Thursday, November 02, 2006

L'elettricista svalvolato


Continuo sul post precedente perchè ne vale decisamente la pena. Il 15 Luglio 2005, il Professor Carlo Rubbia, allora ancora presidente dell'ENEA, scriveva una lettera aperta al quotidiano 'La Repubblica' in cui denunciava l'ostracismo da lui subito da parte di un CdA, altamente politicizzato ed insediato nell'ente dal precedente governo Berlusconi, in materia di ricerca. Praticamente ogni suo progetto, scrive il Professore, insieme ad altri progetti già avviati, vengono bellamente cassati dal CdA, compresi quei progetti, come il famoso 'Progetto Antartide', che in qualche maniera ponevano il nostro paese all'avanguardia. La lettera è quella di un uomo frustrato che rovescia nelle righe tutta la propria amarezza, arrivando a definire il CdA "il branco" che lo osteggia. Il giorno dopo Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica nel 1984, viene letteralmente defenestrato, mentre l'ENEA viene commissariata e messa in mano ad una terna di persone: commissario, su indicazione di FI, è Luigi Paganetto, Preside della Facoltà di Economia a Tor Vergata, vice-commissario Corrado Clini (operante nel ministero dell'Ambiente e gradito ad AN e socialisti) e Claudio Regis, uomo del carroccio ed 'ingegnere'. Quest'ultimo ha per il Professor Rubbia parole di fuoco: "Nessuno mette in discussione le competenze di Rubbia sulle particelle, ma quando parla di ingegneria è un sonoro incompetente". Un ingegnere che da dell'incompetente ad un fisico! Per di più un premio Nobel!!! Che scontro di cervelli! Quale imponente confronto!!! Se non fosse che...Claudio Regis, bontà sua, non è per niente ingegnere. In uno dei sindacati per la ricerca, l'Usi/Rdb, si insospettiscono, svolgono delle indagini e scoprono che il 'Sig.' Regis non risulta in nessun albo professionale. Anzi, lui stesso afferma di "sentirsi" ingegnere, avendo frequentato l’Ecole Polytechnique di Friburgo. In realtà non è altro che un elettricista!!! Noto come 'Il Valvola' a Telebiella dove lavorava, non ha mai conseguito nessun titolo accademico! Ma si sa, i leghisti ce l'hanno duro. Peccato che a volte questo priapismo sottragga prezioso sangue ossigenato ai neuroni!!! Nel frattempo, Carlo Rubbia ha deciso, giustamente, di andarsene dall'Italia ed in Spagna, come dicevo nel post precedente, sta realizzando grandi cose. Io, per quello che sta facendo e per avere avuto il coraggio di abbandonare il paese per cui 'lavorava' (il virgolettato è d'obbligo), lo ringrazio lo stesso!!!

3 comments:

dacia said...

Ciaociao,

ti ringrazio per il commento. Scusa l'OT, ma non sapevo dove lasciarti una risposta.

In effetti un commento che non contenesse maledizioni, parolacce, considerazioni sulla mia famiglia e sulla mia moralità mi ha leggermente spiazzato.

Dacia Valent

Lesandro said...

Amedeo, grazie per il linkaggio. Appena ho due minuti ti vengo a trovare e ti linko anche io. Però ti pregherei lo stesso di non accendere troppo i toni con Dacia, sai com'è, ci tengo all'ospitalità. Se hai qualcosa da dirle sul mio blog PRETENDO che tu ti senta libero di farlo, così come lei di rispondere (con buona pace del povero Rubbia che non se lo caga nessuno...eppure a me sta simpatico), ma cerchiamo di farlo senza incazzarci, sennò non si arriva a nulla. So di poter contare su di te e spero apprezzerai.
A presto

Lesandro said...

Ma perchè in miniatura? Anzi, son dell'idea che la rilevanza delle decisioni che prendiamo sia relativa al nostro contesto privato. Scommetto che c'è voluto molto più coraggio per mandare a cagare il tuo relatore, che non per decidere di emigrare in Spagna con un Premio Nobel nel CV!
Comunque anche a me dicevano le stesse cose quando esprimevo la mia volontà di fare ricerca. Mi indirizzavano sempre verso l'ambiente ospedaliero ed i gabinetti di analisi come unica prospettiva di lavoro per un biologo. Non ho mai capito se fosse un'amara constatazione della realtà o il desiderio, tutto 'baronale', di preservare intatti quei pochi posti disponibili nella ricerca per qualche parente o amico! Ma probabilmente entrambe le cose.