Friday, March 09, 2007

Madre Mastella da Ceppaloni...

Davvero non vedevo l’ora ieri sera di sedermi davanti al mio laptop e seguire la diretta streaming di Annozero. Non sapevo nemmeno quale fosse l’argomento. Non sapevo si sarebbe parlato dei Dico. Pensavo invece che si sarebbe parlato di Afghanistan e già mi pregustavo le interviste della Jebreal (che invece non c’era ieri…zigh…). Invece si parla di omosessualità e diritti e l’ospite di turno e nientedimeno che il Ministro di Grazie e Giustizia Clemente Mastella…il nostro beneamato Ceppalonico. Quello che è accaduto ormai lo sanno tutti. Messo alle strette dalle domande sia di Santoro che di un ragazzo gay presente in studio, Mastella ha prima iniziato a trincerarsi dietro la più spaventosa delle sequenze di frasi fatte (salvo tacciare il ragazzo di ‘saccenza’ per essersi permesso di ricordargli la disparità di diritti attualmente presente tra eterosessuali ed omosessuali, o ricordare a Santoro che ‘non può metterlo in imbarazzo in quel modo davanti a tutti’…roba da matti), poi, prendendo spunto da una innocua quando divertente battuta di Vauro, ha alzato i tacchi e se n’è andato.
Non voglio entrare nel merito di che razza di animale sia il Ceppalonico. Lo conosciamo già tutti senza bisogno di soffermarsi ulteriormente sulla sua mediocrità. Sono i commenti di oggi che mi lasciano a bocca aperta. Le accuse piovono da tutte le parti. La trasmissione si trova sotto un fuoco incrociato che arriva da entrambe le sponde politiche ed anche dalla terza sponda, quella giornalistica. Santoro ha semplicemente messo il Dipendente Ministro di Grazia e Giustizia di fronte alle domande dei suoi elettori ed a quelle di chi è fatto oggetto di disputa parlamentare, nello specifico i gay e le lesbiche italiani. Questo, apparentemente, in Italia non è possibile. Persino dalle colonne del Corriere della Sera si leggono critiche a tutto spiano. Landolfi (e vabbè…), Cicchitto (e vabbè…), Casini, ma anche Carra (Margherita) e Monaco (Ulivo) sparano a zero sul conduttore.
Un giornalista che chiede spiegazioni ad un politico invece di limitarsi ad ascoltare la sua opinione, è un giornalista ‘arrogante’. Chiedere spiegazioni ad un politico equivale a metterlo ‘sotto processo’. Il servizio pubblico, secondo questi signori, dovrebbe limitarsi ai ‘panini’ telegiornalistici che hanno imbottito per anni i telegiornali di Mimun, riducendo l’informazione politica allo zero assoluto. Disgustoso, non riesco a commentarlo in altro modo. Starnazzano tutti come oche e nessuno che si soffermi un attimo a riflettere sul fatto che, alla fine dei conti, Santoro ha fatto semplicemente quello per cui era pagato. Informazione, approfondimento e, soprattutto, confronto con la gente.
Mastella, dal canto suo, si limita ad osservare che un dipendente pubblico che guadagna un milione di euro l’anno non dovrebbe criticare il governo che lo paga…la stessa identica accusa (peraltro falsa a detta di Santoro) mossa a suo tempo al giornalista da Don Totò ‘o Puparo’ Cuffaro…curioso no?

11 comments:

Lawrence d'Arabia said...

sai dove si può reperire il video della puntata? Purtroppo me la sono persa...

Su mastella, no comment, no commetn c****o. Dico solo che la cosa grave a questo punto non è tanto lui quanto quell'1% della popolazione che si ostina a votarlo. Ma come si fa!!

Lesandro said...

prova su www.annozero.rai.it
dovresti trovare i momenti più 'caldi' della serata

Lesandro said...

il clero ha cominciato a fare distinzioni Leo. E non vedo perchè dovrebbero vivere la propria sessualità di nascosto. Tu lo fai? Inoltre passi la fertilità della famiglia tradizionale, ma sulla serenità avrei mooooooolto da ridire.

Lesandro said...

Si parla degli omosessuali perchè rappresentano una minoranza alla quale non è riconosciuto il diritto di accesso a tutti quei privilegi di cui usufruiscono le coppie tradizionali. Diritti testamentari, di assistenza in caso di malattia, di scelta in caso di decesso (ad esempio sulla donazione degli organi) e via dicendo. Il riconoscimento di questi diritti alle coppie di fatto (quindi senza distinzione tra le eventuali preferenze sessuali che davvero non capisco come possano incidere sull'attività legislativa di un governo laico), richiesto oggi dalle coppie omosessuali, garantirebbe gli stessi diritti anche ad eventuali altre tipologie di coppia non convenzionale. Per cui se tu dovessi decidere di far coppia con un amico o un'amica o tua nonna e via dicendo, te li vedresti riconosciuti automaticamente, sempre indipendentemente dalle preferenze sessuali. Inoltre non è possibile dire 'se vogliono i figli che se li facciano se ci riescono'. Un omosessuale non è necessariamente sterile o impotente. Una lesbica che decidesse di avere un figlio e di vederselo riconosciuto non potrebbe farlo in Italia, e sarebbe costretta ad emigrare in paesi come il Belgio o l'Olanda per rivolgersi ad una banca del seme e rimanere incinta. Quindi come vedi non è una questione di possibilità fisiologica. C'è un divieto preciso, tutto made in Vaticano ed attualmente esercitato nel nostro paese. In altre parole, sotto il punto di vista legislativo, tu come chiunque altro, adulto e responsabile, non sei libero di sceglierti il partner che preferisci, a meno di non voler vivere in una condizione di clandestinità legale, e solo perchè altri ritengono di poter decidere per te quale sia la coppia migliore, in nome di credi religiosi vecchi ed ammuffiti ma che ancora assicurano potere a chi li amministra.

Francis Drake said...

Visto in diretta, mastella è alla frutta. Soffre di protagonismo!

Galatea said...

Sulla polemica Mastella_Santoro si sbaglia il punto di vista.Il problema non è Mastella che si alza e se ne va. Il problema è quando resta in trasmissione e dice fregnacce.

Lesandro said...

già...è vero. E' un problema filosofico. Perchè esiste Mastella?
Quoto comunque Sir Lawrence...il problema vero forse è che c'è ancora gente che lo vota...

Lawrence d'Arabia said...

@leasandro: grazie..non ho ancora trovato nulla ma adesso vediamo!
@galatea: auhauahu hai fottutamente ragione

ciao

Lawrence d'Arabia said...

come non detto: trovata!

Lesandro said...

Che intendi per famiglia e prole Fulmyne? Prova a darmi una definizione precisa, e vediamo se sono d'accordo o meno.

Lesandro said...

Temo non sia sufficiente. La tua definizione non solo comporta il disconoscimento del titolo di 'famiglia' ad un buon 70% delle famiglie convenzionali italiane (dove le capacità educative, come tu m'insegni, sono praticamente assenti), ma innalzerebbe al diritto di famiglia qualsiasi coppia di animali che generino prole, almeno tra i mammiferi che hanno sviluppato comportamenti parentali di educazione. Per lo meno se limitamo il concetto di famiglia alle sole procreazione ed educazione...