Thursday, August 30, 2007

I cani rivoluzionari della Sardegna

Il Nulla. L’abbiamo temuto. L’abbiamo intravisto in 5 anni di berlusconismo spinto, ma non si era mai rivelato appieno. Tormentava il nostro sonno e popolava i nostri incubi peggiori sotto forma di sorrisi smaglianti ad ottantadue denti pronti ad azzannare il ‘comunista’; ciocche di capelli trapiantati e rampicanti pronti a strangolarlo; veline mannare con vagine dentate pronte a sbranarlo. Per cinque anni abbiamo camminato guardinghi per le strade del paese, evitando i faccioni cartellonati degli ‘impegni concreti’ e dei ‘miracoli’ a burro e parmigiano, quasi temendo che reagissero a quel barlume di libero pensiero che ci è rimasto e ci piovessero in testa schiacciandoci. Poi, per qualche motivo che ancora non mi è chiaro, siamo stati chiamati alle armi e, forti della nostra disperazione, abbiamo indossato l’armatura elettorale, impugnato la matita e ci siamo infilati in quella cabina-panzer, pronti a sparare. Abbiamo sognato, abbiamo sofferto per una notte ed un giorno, ci siamo incazzati. Ed alla fine è arrivato Lui. Quest’essere chimerico mezzo uomo e mezzo padrepio, presentatosi agli italiani all’insegna della ‘maestà della Legge’. Col suo primo decreto legge ha svuotato le carceri…Abbiamo sperato di aver sconfitto il Nulla, ma al suo posto è arrivato suo fratello gobbo: il Niente. Oggi il Niente imperversa sulle nostre vite, ma è meno occulto del Nulla e più prevedibile. Non distrugge, si limita ad aspettare la fine naturale degli eventi. Magari dando una spintarella qua e là, per accelerare l’esito infausto, eutanasia forzata del pensiero, unico paziente che, nonostante l’immobilità e la sofferenza, ancora vorrebbe vivere.

Ma il Nulla non è morto. Sbraita, sbuffa, si spettina e sfila in cortei di salme ben vestite che sventolano bandiere D&G, ma non dorme. Anzi, proprio adesso comincia a rivelarsi di nuovo. Ma stavolta in maniera più esplicita, diretta, senza vergogna. è alto, freddo, vestito da uomo che indossa la minigonna e le autoreggenti, stereotipato in ogni movimento, sorriso o sguardo. Il mio frigorifero s’è arrapato quando l’ha visto. L’ho portato a far riparare.

Il Nulla non parla, recita. Quasi nessuno l’ha mai visto di spalle ma alcuni giurano di aver scorto un cordoncino munito di anello fuoriuscire dalla schiena, tra le scapole. Non esprime concetti, parla di se stesso. Provate a trascrivere uno qualsiasi dei suoi discorsi e dopo cancellate tutte le parole inutili, i luoghi comuni, i congiuntivi sbagliati e le frasi fatte. Rimarranno solo le domande dei giornalisti, e nemmeno tutte. Non è in grado di sostenere una conversazione coerente. Reagisce invece in maniera monosinaptica a precise parole-stimolo che attivano direttamente il generatore automatico di risposte che Gasparri ha installato ad Arcore. Laureato in accavallamento di gambe, non è mai nato. È stato generato alchemicamente. Sotto gli occhi avviliti di un marmoreo quanto massonico Ermete Trismegisto, moderne tecniche di clonazione genica hanno sposato antichi processi di calcinazione. Il risultato magari non trasforma in oro i metalli vili, però smerda tutto il resto che è una bellezza.

Il Nulla, il Niente ed ancora il Nulla.

I cani della Sardegna sembrano essere gli unici ad aver percepito questo orrore, e cercano la libertà allo stato brado!

Wednesday, August 29, 2007

Tra 12 mesi vado in ferie


Eccomi qua, reduce da tre settimane di vacanze durante le quali sono tornato a respirare la mia lingua, a mangiare il mio cibo e, soprattutto, a bere il mio vino! Sarà cambiato qualcosa rispetto a tre settimane fa? Vediamo…apro il giornale e leggo “Al sud laurearsi non basta. Si lavora per ‘conoscenze’”; "Calabria: spari allo spettacolo di Benigni"; "Sommossa nella notte nel CPT di Bari Palese: due feriti". Ok, non è cambiato niente. Ricominciamo…

Friday, August 03, 2007

Buone vacanze a tutti

Cari amici vicini e lontani (ma per lo più lontani), Lesandro saluta tutti, monta in macchina, si fa 1800-1900 km circa e se ne torna a casa per le ferie! Finalmente. Un saluto a chi passa, a chi va in ferie come me e a chi invece lavora anche in questo periodo.

A presto

Wednesday, August 01, 2007

Harry "John Holmes" Potter

È interessante curiosare tra le chiavi di ricerca che la gente utilizza per accedere al mio blog. Ovviamente molti inseriscono sequenze di parole che magari ho utilizzato anche io in post diversi, e si ritrovano da Lesandro’s per sbaglio, però è proprio questa varietà che trovo interessante. E, da quando determinati post sono comparsi su questo blog, anche…preoccupante.

Ad esempio, nel mese di luglio la chiave più utilizzata è stata la parola ‘millanta’, versione un po’ arcaica di ‘mille’ che compare nel mio post sulla liberazione di Hanefi. Segue, apparentemente campione indiscusso di ricerche cyberspaziali, la sequenza ‘legna da ardere’, argomento trattato dall’amico Fulmyne in uno dei suoi post al vetriolo. Fin qui parrebbe che gli italiani, azzardando un’improbabile media sulle poche visite del mio blog, siano tutti dei grandi romantici rispettosi dell’ambiente. Poi però le cose cambiano. L’impeto ecologista si smorza sulla terza posizione che chiama in causa il ‘prezzo dei fucili a pompa’…come si legge in un mio post ormai vecchio di qualche mese. Pertanto, consultate le prime tre posizioni, gli italiani apparirebbero come dei grandi romantici rispettosi dell’ambiente e un po’…incazzosi. Ma tant’è, lo ripeto, è più la curiosità che non la voglia di stilare statistiche, che sarebbero decisamente inopportune visto il traffico di questo mio giornale. Inopportune ed anche preoccupanti. Che pensare infatti del simpatico utente che è venuto a trovarmi chiedendo del…’pisello di harry potter’?