Gli amici del '90-'91-'92"
E anche qualcuno un po' piu'...stagionato
Serata di merda. Sommerso di scartoffie ministeriali faccio appena a tempo a mangiare per rendermi conto di quanto ho sonno. Solo che le dieci e mezza per andare a letto sembra un po’ presto. Provo a girare un po’ su siti di giornali italiani ed esteri, ma come vedo che la vita coniugale di Carla Bruni sembra essere la notizia del giorno, mi passa la voglia. Trovo sul sito di Repubblica un video di una band italiana a me sconosciuta. Fanno un bel crossover e se la spassano in California. I Linea 77. Non basta. Mi ci vorrebbe adesso l’Earls Court ed un bel concerto come cristo comanda. Tipo i System of a Down, o i Red Hot Chilli Pepper. Ed invece mi cade l’occhio su un link sempre di Repubblica che…che…
Bè, giudicate voi e ditemi se c’è un modo più stronzo per andare a dormire.
“Anche embrione o in coma, l’uomo resta uomo” affermava il papen qualche tempo fa. Verrebbe da chiedersi, a questo punto, cosa intenda la chiesa per ‘uomo’. Probabilmente, stallone da monta, portatore sano di spermatozoi. Che non è più tale nel momento in cui non c’è più verso di fare uscire i simpatici animaletti simil-protozoi dagli ‘appositi contenitori’. E non parliamo della donna, ovviamente, chè il cattolicissimo ‘non lo fo per piacer mio ma per dare un figlio a Dio’ sembra essere ancora attualissimo in Vaticano. Ovviamente, sia la Curia che il vescovo Lorenzo Chiarinelli, si affrettano a condire il tutto con vagonate di "amore cristiano","solidarietà affettuosa" e "verità che renderà liberi" quanto mai fuori posto. E fastidiosi di quella ipocrisia tipica di questo genere di corvacci, sempre inclini a chiudere un occhio di fronte al minorenne di turno inchiappettato da questo o quel porporato, ma assolutamente intransigenti quando il campo d’azione è quello degli altrui (legittimi) talami.
Ma messe da parte queste riflessioni, immediate per chiunque conservi a pieno diritto il titolo di ‘essere umano’, rimane il fastidio per i mezzucci meschini con cui il Corriere tenta di camuffare l’enormità dell’accaduto. Un uomo accoltellato a Milano dopo una lite. Un incidente di rally in cui muore la moglie di un pilota. Eppoi l’immancabile Maddaleno Cristiano Allamio che, come sua abitudine, prova a convincerci che ‘noi’ siamo meglio di ‘loro’. Tre notizie che non c’entrano niente col titolo principale e fanno spostare lo sguardo e l’attenzione del lettore verso altro, associando alla notizia principale altre notizie, di impatto emotivo diverso e più semplice e diretto per il consumatore medio di grandi fratelli e mariedefilippi.
Berlusconi magistrato, Fede docente universitario, la Binetti pornostar, Luca Volontè transessuale, Borghezio rasta man, Calderoli mussulmano, la Carfagna vergine, la Mussolini black bloc, Pannella proibizionista, la Bonino suora, il papa abortista e Veltroni comunista.
Se Fini cita Calamandrei, allora tutto è possibile!
Don’t touch my Breil porcozzio!!!
Non e’ piu’ o meno quello che accade in Italia dalla fine della seconda Guerra Mondiale?
Me ne stavo, dicevo, a casa. Ero davanti al piccì ed ascoltavo, in non ricordo quale telegiornale, le parole di una cantante, autrice di un pezzo su Pasolini. La ascoltavo esaltare l’attualità del messaggio di quest’uomo. Sarà possibile, mi son chiesto, racchiudere Pasolini in una canzone? E con questo pensiero in testa sono uscito, ho comprato una bottiglia di vino pensando a quanto ci sarebbe bisogno in Italia di riconsiderare l’opera di Pasolini e per tutto il tragitto verso il ‘barbie’ ho cercato di immaginare se fosse possibile o meno ripresentare oggi le sue idee, senza necessariamente averle digerite prima nei nostri stanchi succhi gastrici di consumisti geneticamente modificati. Avrei voluto parlarne con qualcuno, ma con chi? Che ne sanno ‘sti qua di Pasolini? Arrivo a destinazione e mi sento arrabbiato e ricco al tempo stesso. Arrabbiato perché la vedo dura. Mi viene sonno solo a pensare alla fascia oraria in cui verrebbe trasmesso uno ‘special’ su Pasolini al giorno d’oggi. E ricco, perché quel messaggio da me è arrivato, ed ha sfondato le porte già aperte dei magazzini del mio sapere e delle mie convinzioni personali, correggendone alcune (come succede dopo ogni libro) e rafforzandone altre.
Mi siedo. Inglesi, scozzesi, irlandesi, australiani, sudafricani, cinesi. C’è di tutto, compresi due coniglietti che zampettano in giardino. Stappo la bottiglia e agguanto una coscia di pollo appena tolta dalla brace. Accanto a me, un australiano con indosso una maglietta della ‘Vespa’. Mi guarda e subito, forse pensando di risultar simpatico, mi chiede “ma se l’è preso poi Mourinho l’Inter?”…
Non dico l’individuo, il fenomeno
dell’ardore sensuale e sentimentale…
Altri vizi esso ha, altro è il nome
e la fatalità del suo peccare…
Ma in esso impastati quali comuni,
prenatali vizi, e quale
oggettivo peccato! Non sono immuni
gli interni e esterni atti, che lo fanno
incarnato alla vita, da nessuna
delle religioni che nella vita stanno,
ipoteca di morte, istituite
a ingannare la luce, a dar luce all’inganno.
Destinate a esser seppellite
le sue spoglie al Verano, è cattolica
la sua lotta con esse: gesuitiche
le manie con cui dispone il cuore;
e ancor più dentro: ha bibliche astuzie
la sua coscienza… e ironico ardore
liberale… e rozza luce, tra i disgusti
di dandy provinciale, di provinciale
salute… fino alle infime minuzie
in cui sfumano, nel fondo animale,
Autorità e Anarchia… ben protetto
dall’impura virtù e dall’ebbro peccare,
difendendo una ingenuità di ossesso
e con quale coscienza!, vive l’io: io
vivo, eludendo la vita, con nel petto
il senso di una vita che sia oblio accorante, violento…
…”non lo so e non me ne frega un cazzo. Assaggia il pollo, è ottimo.”