Monday, February 27, 2012

Alla ricerca dell'epitopo perduto

Saranno stati i funghi secchi. Porcini. Quelli che normalmente si trovano nei supermercati dentro bustine appese una sotto l'altra su un pannello di cartone. Ieri ne ho comprata  una e per cena ho optato per un piatto di mezze maniche in salsa di pomodoro ai funghi porcini. Non è una cosa che mangio di rado, in verità, ma stavolta saranno stati quelli. Magari erano trattati con sa-la-mazza quale schifezza chimica. O magari il brodo di carne. Quelli che si fanno col 'dado'. Ne ho aggiunto mezzo alla salsa. Magari anche quella famosa marca italiana che li produce ha spostato la produzione in qualche ex paese ex sovietico per intascare sovvenzioni pubbliche ed abbattere i costi. E per non farsi mancare niente, adesso i dadi invece che con il manzo li fanno coi cadaveri di chissà quali bestie. Fatto sta che adesso, alle quattro del mattino,  l'angoscia e senza vino, voglia di bestemmiare come se piovesse, mi ritrovo davanti al piccì alla ricerca di un valido motivo. Provo ad aprire la pagina del Corriere, hai visto mai. Ma la situazione sembra deludente a prima vista. Le solite cose. Gli italiani che guadagnano la metà dei tedeschi (eppure nessun crucco si sognerebbe mai di licenziare dei tedeschi per spostare la produzione in Italia. Semmai occupano in Italia i posti lasciati liberi. Vedi Razzinghè), Bossi dice che Berlusconi è stato prescritto per ragioni politiche (e quindi ora sappiamo che Renzo non ha preso dalla mamma), le banche lamentano un miliardo di perdite in seguito alle manovre di Monti (la vergogna...questa sconosciuta. La banca centrale europea ha iniziato ad operare espianti di orifizio anale a carico dei cittadini europei, solo per finanziare le banche e loro lamentano un miliardo di perdite), Passera (che è sempre un piacere leggerlo) dice che per la riforma del lavoro si troverà un accordo coi sindacati (ma, per contrappasso col nome, solo quelli con segretari maschi il cui cognome non inizi per L e non finisca per andini). Insomma le solite cazzate, niente che possa giustificare lo stato di cose attuale. Vediamo un pò, ah ecco, "Baciai Schettino, saremmo andati di sicuro oltre", dice Domnica. Il che induce ad una serie di considerazioni riguardo a a) laddove il naufragio era riuscito a risparmiarci quest'immagine orrida, il corriere pose rimedio pubblicando una notizia di cui veramente non frega un cazzo a nessuno; b) Domnica è veramente un cesso; c) varie ed eventuali. 
Però no, non ci siamo ancora. Sebbene questo titolo in effetti possa avere effetti collaterali indesiderati, non darei a Domnica la responsabilità del tutto. Forse più avanti. Arance a Rosarno, la Coca Cola chiude i contratti (che uno per prima cosa dovrebbe prendere a schiaffi il titolista del corriere), le bombe in Siria, Mandela esce dall'ospedale, liberalizzazion...un momento...eccolo. Trovato!
Presenze e gaffe. "Ecco a voi il magico mondo di Lapo. In abito bianco alla sfilata di Gucci, in Ferrari mimetica alla festa di 'Vogue'".
Ecco. Ora si che c'è un motivo valido se alle quattro del mattino mi sono svegliato in preda ad una botta d'orticaria furibonda. 
Altro che funghi secchi.

Saturday, February 25, 2012

Chiavi di ricerca

E' confortante notare come, nonostante tutto, tra le chiavi di ricerca più utilizzate nel mese di Febbraio per arrivare su questo blog, 'Calimero' e 'il Brutto Anatroccolo' ancora stacchino di diverse distanze 'la fica di Belen'.

Friday, February 24, 2012

Il più grande

Secondo Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello IOR (che a discapito di ogni decenza significa sempre Istituto per le Opere Religiose), il più grande economista al mondo sarebbe il Papa, in quanto più grande conoscitore dell'Uomo e dei suoi bisogni. Ma allora, secondo questo ragionamento il Papa sarebbe anche il più grande idraulico, il più grande ginecologo, il più grande tabaccaio, il più grande tassista, il più grande pizzaiolo, il più grande attore porno, il più grande poliziotto, il più grande netturbino, il più grande oculista e via dicendo.
Ma forse Ettore Gotti Tedeschi si riferiva ai bisogni spirituali dell'Uomo, non a quelli materiali. Si però allora che c'entra l'economia coi bisogni spirituali dell'Uomo? Che la spiritualità si compra un tanto al kilo?
Certo che no, è un'altra la chiave di lettura delle parole di EGT. E cioè, il teologo Razzinghe meriterebbe il Nobel per l'economia, perchè l'economia è solo uno strumento in mano all'Uomo, di cui il papen è profondo conoscitore, e se va male è perchè è l'uomo che è sbagliato, non l'economia. 
Quindi, se io, da uomo fallace, decidessi di riciclare denaro sporco su un conto corrente, ad esempio, dello IOR, magari lasciando fare i versamenti a uomini sbagliati come, tanto per dirne due, Cusani o Bisignani, il Grande Razzingher, in virtù dello stretto legame che unisce l'economia al mio essere uomo sbagliato,...comprenderebbe perfettamente.

Wednesday, February 22, 2012

Lavoro da neutrini


"La velocità della luce non è comunque un tabù" si affretta a precisare il ministro Fornero. "Con o senza neutrini andremo avanti nelle riforne".
Furibonda, l'ex-ministro Gelmini pretende che vengano restituiti i soldi per la costruzione del tunnel.

Tuesday, February 21, 2012

Gente che spera...che cambiate lavoro tutti e due

Ho letto il testo del nuovo inno pidiellino. Quello che si dice sia stato composto da Berlusconi in persona. Poi ho letto il testo della canzone 'Gente che spera', degli Articolo 31. L'ex cantante del gruppo si dice infuriato perchè secondo lui il nuovo inno berlusconiano è stato copiato dalla sua canzone. In effetti ci sono molte somiglianze tra i due testi. Eppure non parlerei di plagio. Parlerei di statistica. Quando due persone buttano parole a casaccio nel testo di due canzoni, per la legge dei grandi numeri, prima o poi qualche somiglianza tra i due testi viene fuori.

Come tassare le pippe per uscire dalla crisi

Vuoi la farfallina di Belen in prima serata? Paghi il canone della televisione e te la guardi. Non contento decidi di perpetuare in quelle tue pratiche autoerotiche che tanto fanno contento te e il tuo oculista anche dopo che è finita la diretta? Paghi il canone del PC e ti smaneggi a tuo piacimento venerando quelle immagini su internet. Sei travolto dalla passione per l'inguinale lepidottero anche mentre sei a lavoro? BENE! Sarà cura del tuo datore di lavoro (così degradato al ruolo di affitta-PC ad ore per onanisti digitali) provvedere a pagare il canone per il PC della tua workstation, ovviamente detraendone il costo dal tuo stipendio. L'ondeggiare di quelle vellutate ali ti sfrucuglia l'ormone mentre sei sull'autobus e non puoi fare a meno di andarti a trovare nei calzoni? OTTIMO! Basta pagare il canone per quel ruffiano del tuo smartphone sempre pronto a spacciarti provocanti pelurie, ed anche l'autobus diventerà un caldo nido pronto ad ospitare il tuo raccoglimento. Sempre se trovi un posto a sedere però, chè in piedi è un pò problematico. Capisci, con una mano ti reggi al mancorrente, con l'altra gestisci lo smartphone...o chiedi aiuto a qualcuno seduto oppure rinunci. "Scusi, le dispiace? Sa, io pago il canone...".
Insomma, una tassa sulle pippe. 
E allora? Che problema c'è? Hanno tassato già tutto il resto ormai, una più una meno. Oltretutto, visto l'argomento dell'imponibile, meglio parlare di tasse che di tagli no?
D'altra parte, parliamoci chiaro, grandi artisti come Frizzi o Conti, o grandi giornalisti come Giacobbo o Ferrara, vanno pagati come si deve. E non è mica giusto che uno si vada a prendere l'intrattenimento (ammesso che con Frizzi e Conti di intrattenimento si possa parlare) e l'informazione (stante che l'informazione con Giacobbo e Ferrara non c'entra un cazzo) in rete, senza pagare il dovuto dazio. Dove andremmo a finire se tutti facessero così? Di questo passo presto potremmo vedere gente che vive senza televisione in casa! Rendetevi conto di quale abominio sarebbe una cosa del genere!!!
Quindi caro tipico italiano medio, paga i tuoi canoni e abusa pure delle tue diottrie a tuo piacimento. E se ti riesce cerca di non sporcare.

Oppure smettila di farti le pippe davanti a quella merda che chiami televisione.
Boicotta la Rai.
Boicotta Mediaset.
Prova ad aprire un libro dopo cena invece di andarti a rincoglionire dietro a un telecomando Cristo!
E soprattutto disobbedisci.
Rifiuta di pagarla questa ennesima porcata.
Insomma incazzati come si deve, una buona volta.
Chè la rete è l'ultimo posto dove ancora conservi uno straccio di libertà. Dove ancora puoi provare a parlare senza venir manganellato (e nemmeno sempre). 
Quando ti avranno tolto anche quello, anche se ti incazzerai, non lo saprà nessuno.


 

Saturday, February 18, 2012

Per una volta...

Belen Rodriguez, l'iperlordotica, mostra la fica in televisione e tutti si scandalizzano. Non capisco perchè. Per due serate a Sanremo avrà percepito uno stipendio per lo meno a quattro zeri. Mettiamo, chessò, 10,000 euri come minimo. Per una cifra del genere la sua professionalità le imponeva come minimo di farla vedere, che diamine. Qualsiasi altra sua collega sulla Salaria, per una cifra del genere avrebbe fatto ben altro, è chiaro. Ma all'Ariston ci saranno state migliaia di persone. Non si poteva pretendere il trattamento completo per tutti no? I diritti dei lavoratori ce li siamo guadagnati a forza di scioperi in questo paese perbacco!
Per una volta che i soldi del canone non vengono sperperati per promuovere qualche incompetente raccomandato, bisognerebbe essere contenti, dico io. Vogliamo finalmente iniziare a premiarla la serietà oppure no? Il merito, vogliamo cominciare a riconoscerlo in questo paese? Davvero non capisco. Oltretutto mi è sembrato che anche quest'anno l'intrattenimento/ottundimento da festival abbia seguito i soliti binari. Quelli di sempre, gli unici che riescono a far sobbalzare un tantino sulla poltrona i neuroni tetraplegici degli italiani. Gli italiani sono gente di bocca buona, suvvia. Basta poco a farli contenti dopotutto. Un ex cantautore in delirio mistico-amiloide che parla di Dio, una ragazza con la spina dorsale bloccata dalla nascita in posizione di accoppiamento che mostra tutto quanto passa tra le grandi labbra e le tonsille, e Pupo. Basta. Non serve molto altro. Per una volta che la Rai fa le cose come si deve... 

(nella foto: Belen legge il contratto d'ingaggio prima di firmarlo)