Saturday, March 31, 2012

Dormi Gigante



Con un diploma di scuola superiore trovavi un lavoro in un batter d'occhio, e con quello stipendio, e nient'altro, ci compravi una casa degna di questo nome e ci mantenevi una famiglia. Scuola, sanità, trasporti, pensioni, semplicemente non erano in discussione. E chi non era d'accordo, chi obiettava, chi contrastava quelli che pure erano i mali di quell'epoca, le contraddizioni di quello stato di cose, scendeva in strada con il coraggio (giusto o sbagliato che fosse, ma sempre con coraggio) della lotta armata. 
Son passati quarant'anni. Con un diploma di scuola superiore sei considerato appena sopra la soglia dell'analfabetismo, per avere un lavoro garantito non esistono titoli di studio abbastanza avanzati, e quand'anche lo trovi, prima di poter pensare di comprare un monolocale devi impegnarti gli organi interni tuoi, dei tuoi genitori e dei tuoi discendenti fino alla terza generazione. La scuola pubblica, la sanità, i trasporti, sono diventati un intralcio lungo il cammino di arricchimento di grandi gruppi privati (e spesso confessionali), mentre le pensioni ormai sono niente altro che un grande salvadanaio da cui attingere di volta in volta per coprire le necessità di una classe dirigente, pubblica o privata che sia, che ci considera alla stregua di bestiame da macello. E se qualcuno non è d'accordo, si mandano legioni di poliziotti contro persone il cui coraggio si misura in base al numero di manganellate che riesce a beccare o, al massimo, di vetrine di McDonalds infrante.
Oggi i veri responsabili di questo sfacelo escono allo scoperto, si tolgono la maschera da statisti, da politici, da intellettuali e mostrano il proprio volto di grassi banchieri, pescecani della cosiddetta alta finanza, che altro non è se non la più bassa usura.
Sarebbe ancora niente. Teoricamente, contro un sistema del genere la volontà popolare potrebbe ancora farsi valere. E invece, questi sciacalli si contendono la carcassa del paese contando sul supporto di italiani ed italiane che, indirettamente, attraverso il voto espresso a questo o quel partito, li sostengono.
Non eletti, prima hanno provato ad imporre il pensiero unico attraverso le televisioni, adesso hanno scoperto che non è più necessario, basta dire, sobriamente, che le cose stanno così e basta. Smontano pezzo per pezzo ogni briciolo di diritto che la classe lavoratrice ha faticosamente conquistato attraverso il secolo scorso (e non mi riferisco certo alla buffonata dell'articolo 18, che viene ignorato da anni ormai, senza che nè la Camusso nè Bersani abbiano mai avuto niente da obiettare in proposito), al solo scopo di rendere il lavoratore un oggetto produttivo, eventualmente rimpiazzabile, quale che sia il motivo (una gravidanza, un'obiezione ad un superiore, un mancato inchino), come un qualsiasi macchinario difettoso. Per finire, viaggiano attraverso il globo per tentare di svendere le nostre esistenze ad un paese come la Cina. Eppure c'è gente in Italia che continuerà a sostenerli col proprio voto. Perchè? Perchè hanno paura del comunismo!!! O magari perchè pensano che sia giusto perseguire una 'corretta' e 'costruttiva' opposizione, all'insegna di una sana dialettica parlamentare e, per carità, sempre della non violenza.
Le banche ringraziano, siamo andati decisamente oltre quelle che erano le loro aspettative. Non hanno più bisogno nemmeno di spingere per mettercelo in culo. Siamo noi che gentilmente spingiamo indietro le natiche per facilitargli il compito.
Gigante, non ci pensare più. Tanto nemmeno tu puoi farci niente ormai.

Wednesday, March 28, 2012

Tuesday, March 27, 2012

Lugano addio


Titoli come questo di prima mattina sono meglio del caffè. Ora si tratta solo di stabilire cosa sia più divertente, se l'immagine di Emilio Fuffi che viene accompagnato recalcitrante alla porta dell'istituto di credito, sbraitando "leinonsachisonoio", "maioladenuncio", sputando a destra e a manca, tenendo la valigetta col denaro con una mano e il catetere con l'altra, o l'idea di un istituto di credito svizzero che rifiuta un deposito di due milioni e mezzo perchè 'di provenienza sospetta'.

Monday, March 26, 2012

Volere è godere

Mario Monti "rifiuta" l'idea stessa di una crisi di governo sulla riforma del lavoro perchè lui è stato "chiamato" per svolgere un compito, e non ha intenzione di "tirare a campare". 
Quanto vorrei che in Parlamento sedesse ancora una sinistra degna di questo nome. Me la godrei allora la vista di Monti che, dopo che il suo governo è caduto, "rifiuta" di cadere, con la Fornero che piagnucola che anche lei è stata "chiamata", mentre il resto del paese gli urla in faccia che se c'è qualcuno che "tira a campare", di certo non per vocazione, siamo noi, e non loro, cialtroni che tagliano le pensioni e distruggono i diritti dei lavoratori avendo già in tasca pensioni milionarie e decine di contratti a vita, per loro e per i loro figli.

Bersà, e falla 'sta pazzia. Facce godè!

Thursday, March 22, 2012

Degli strani feticci del Pakistan

Cellulare in mano, compongo il numero del servizio di assistenza della British Telecom. Vocine automatiche, tasti da premere, pubblicità, ecc. Alla fine risponde una voce maschile. Saluta, si presenta, ha un nome strano, forse pachistano. E' l'addetto del call center. Cerco di spiegargli il problema. Il telefono non funziona, la linea è disturbatissima. Inoltre, ogni volta che squilla il telefono, crolla la banda larga. Che crolla pure ogni volta che piove. Pago miliardi di canoni e bollette, vorrei almeno non essere costretto a consultare il meteo ogni volta che voglio spedire una mail. Il ragazzo mi dice che secondo lui il problema è il filtro ADSL che non funziona e va sostituito. Tra il mio inglese maccheronico ed il suo inglese persianeggiante, inizio a sudare quasi subito. E anche lui. Però rimango calmo e invece di rispondergli come vorrei, gli faccio presente che non sono esattamente uno sprovveduto, e che il filtro ADSL è stata la prima cosa che ho cambiato, ma che il problema è rimasto. 
Lui però insiste: "tu deve cambiare filtro ADSL. Tu no bisogno di ingegnere per risolvere tuo problema".
Io: "IO GIA' CAMBIATO FILTRO ADSL!!! E HO PURE PAGATO DI TASCA MIA (mortacci vostra)!!! PER FAVORE TU DARE ME APPUNTAMENTO CON INGEGNERE JA?".
Ma niente. la discussione si protrae per altri dieci minuti buoni, tutti a spese mie, che sto chiamando dal cellulare, dato che il fisso è andato. Alla fine, esausto, lo saluto, proprio mentre mi ripete che il problema, secondo lui è il filtro ADSL, chiedendomi se l'ho cambiato.
Mi demoralizzo per un pò e accetto di andare avanti con questa connessione barocca che va e viene, e senza telefono. Questo succedeva circa quattro mesi fa.
Due mesi fa, dopo aver pagato il canone, rispolvero un pò d'incazzatura, vado sul sito della BT, e vedo che hanno aggiunto un servizio di assistenza su chat. Penso che con una chat sarà tutto meno faticoso. Mi collego al volo. Mi risponde Meheli. Per curiosità, gli chiedo da dove viene. E' pachistano anche lui.
Vavè, saluti, presentazioni, richieste di informazioni. Poi arriviamo al sodo. Fornisco la descrizione del problema e specifico immediatamente che il cazzo di filtro ADSL l'ho già cambiato 7 volte, sperando che il numero 7 abbia una qualche valenza mistica per un pachistano. Lui ci pensa un pò. Per un pò, di fianco al suo nome, nella finestra di chat, si vedono comparire e scomparire dei puntini di sospensione. Poi riappare chiedendomi di aprire la mascherina della presa a muro e di collegare il filtro ADSL alla presa interna (c'è una presa interna dietro la presa del telefono). Originale, ma avevo già provato anche questa. Glielo faccio notare e gli dico anche "DEAR Meheli, oltretutto, se facessi questa operazione, convieni con me che smetteremmo di chattare, dal momento che scollegherei la banda larga". Puntini di sospensione che appaiono e scompaiono. Poi "Mi sa che hai ragione". Grazie Meheli. Mi chiede un numero di telefono alternativo, gli do il cellulare, e mi dice che il servizio tecnico mi chiamerà per parlare con me. Gli chiedo di farmi chiamare dopo le 6 pm, chè prima sono a lavoro e non sono sicuro di poter rispondere (alla fine non mi chiameranno mai). Comunque lo ringrazio, speranzoso, sul momento, in una soluzione rapida. Lui mi saluta gentilissimo e, prima di riattaccare, mi suggerisce di cambiare il filtro ADSL...
Passano altri due mesi. I tanti cazzi della vita aiutano a dimenticare certi problemi. Poi stasera mi arriva a casa la ricevuta del canone pagato per i prossimi sei mesi. Mi sale il sangue al cervello, mi ributto sulla chat alla caccia di qualcuno che mi risolva il problema.
Mi ha risposto Sadip...

Wednesday, March 14, 2012

La cura del maleppeggio

Si dice che un disegno vale più di mille parole. Io aggiungo che certe espressioni, usate in determinati contesti, valgono più di un'enciclopedia.
Una 'paccata' di miliardi. Con quel tono di voce poi. Quello di chi chiude la fabbvichétta pev andave a fave il bvunch sul bavchino del Dodi.
Me la immagino davanti a qualche minatore del Sulcis che dice "Io non butto lì una paccata di miliardi". E mi immagino il minatore, serio, quasi compunto, che la fissa annuendo con la testa mentre estrae lentamente il maleppeggio dal gancio della tuta da lavoro.
Che idea può avere della disoccupazione una che dice "una paccata di miliardi"? Come immagina il concetto di frigo vuoto il quindici del mese una che concepisce i milardi a 'paccate'? Miliardi che, oltre ad appartenere a-, dovrebbero rappresentare la speranza di- milioni di persone che magari si sono fatte un mazzo tanto per tutta la vita e oggi si ritrovano col mazzo di cui sopra per terra, e che vedono il proprio destino nelle mani di qualcuno che distrattamente butta 'paccate' di miliardi su un tavolino.
E le motivazioni poi, che pure esistono, si nascondono dietro una frase tanto incauta, e appaiono chiaramente anche peggiori della frase stessa. Io metto 'paccate' di miliardi (forse è proprio quel 'Io' che dà fastidio, come se fossero soldi suoi) ma voi sindacati dovete prima accettare le proposte del governo. Sennò io non la butto lì una 'paccata' di miliardi. I soldi devono necessariamente comportare l'assenso automatico.
Viene definito un governo di tecnici questo qui. Mi domando se per 'tecnici' in questo caso non si intendano quelli che aggiustano le lavatrici. Senza offesa per chi aggiusta le lavatrici ovviamente.
Tristezza, pessimismo e fastidio. Sarà che secoli fa, quando il blogger era giovincello, per 'paccata' si intendeva ben altro.

Sunday, March 11, 2012

Confederazione Generale Portoghese del Lavoro

Adesso anche la Camusso si dice favorevole alla TAV Torino Lione. Dice che c'è bisogno di occupazione. Non si capisce bene se questa parola ormai venga utilizzata per indicare la necessità di creare nuovi posti di lavoro per riavviare un pò l'economia, o se bisogna intenderla nel senso che bisogna tenere occupata la gente per non farla pensare allo stato penoso in cui è precipitato il nostro paese in termini politici e soprattutto sociali.
Giorni fa, tentavo di spiegare ad un collega scozzese cosa stava succedendo in val di Susa. Gli parlavo del progetto nuovo e di quello vecchio, degli scavi tossici nel fianco del monte, e via dicendo. Ed anche dell'apparente ottusità con cui i governi italiani hanno sempre 'tirato diritto' a suon di manganellate di fronte alle rimostranze degli italiani e dei valsusini in particolare. Lui ha ascoltato il tutto in silenzio e poi mi ha detto: "Qualche anno fa me ne sono andato in vacanza in Portogallo con la mia famiglia. Mentre eravamo sul taxi che ci portava dall'aeroporto al mare, ci siamo ritrovati a passare per un tratto di campagna bellissima. Un paesaggio fatto di tante colline verdi, non altissime, ma vicine tra loro. Mentre ci avvicinavamo al mare però, il paesaggio è cambiato all'improvviso. Alcune colline erano state semplicemente spianate. Su altre invece, la maggior parte, erano stati costruiti dei ponti. Ponti che univano le colline tra di loro. Era surreale, sembrava un labirinto di ponti. Anche due o tre per ogni collina. Allora ho chiesto al tassista come mai fossero stati costruiti tutti quei ponti. Dopotutto andare da una collina all'altra sembrava cosa facile usando le strade che vedevo. Il tassista mi ha risposto che i ponti non servivano per andare da una collina all'altra. In realtà non servivano a niente, dal momento che i ponti erano stati fatti, ma le strade no, non c'erano strade che li attraversassero. Iniziavano e finivano nei prati, e non ci si poteva passare con la macchina. Erano stati costruiti solo 'per creare nuova occupazione'. Capisci?" mi ha detto il collega, "hanno devastato un paesaggio bello come quello solo per poter tenere la gente occupata". 
"Capisco capisco, eccome se capisco" gli ho risposto.

Ti do un ingegnere se mi dai due marò

Rientra in Italia il corpo dell'ingegner Lamolinara. Io manco lo sapevo che era stato rapito. Cioè, non mi pare che durante gli ultimi nove mesi, tanto è durata la detenzione di Lamolinara e di McManus, l'operaio inglese rapito insieme all'italiano, non mi pare ci sia stato tutto questo baccano mediatico. In genere dicono che il silenzio aiuta le trattative. Sarà...
Intanto questi due cristiani sono stati ammazzati da rapitori nigeriani nel momento in cui forze super specializzate inglesi hanno tentato un'incursione che se l'avessero annunciata il giorno prima su tutti i giornali, forse le cose sarebbero andate diversamente.
Cameron è un'interventista. Lo è sempre stato. Ed un ostaggio inglese da nove mesi in mano ai suoi rapitori non era una bella cosa per il primo ministro inglese, che vede la propria popolarità diminuire di giorno in giorno per tagli e politiche economiche dettate dalla crisi. E quindi parte un'operazione dissennata, forse proprio per dimostrare che la Corona non si piega alle richieste di un branco di sbandati africani (tra l'altro, il gruppo jihadista al quale era stata riconosciuta la paternità del doppio rapimento, si è affrettato a dissociarsi dal tutto, ed anche questo non è un dettaglio da poco, dal momento che quando la fanno sporca, queste persone non solo non si dissociano, ma iniziano a sventolare corani a destra e a manca, vantandosi del proprio operato e della propria santità). L'Italia non viene avvertita se non ad operazione conclusa. E giù tutti a lamentarsi. Anche questo non mi suona bene. Si fa presto ad archiviare il tutto come un semplice gesto di disprezzo nei nostri confronti, da parte del governo inglese. C'è pure chi tira in ballo l'imperialismo britannico, e la mancanza di considerazione che gli inglesi avrebbero nei confronti di tutto quanto non sia anglosassone. Se fosse veramente così, allora gli SBS sarebbero intervenuti e basta, senza cercare improbabili appoggi nella polizia e nell'esercito nigeriani, che pure hanno preso parte allo show, con elicotteri e sembra addirittura con un blindato (l'effetto sorpresa...). Inoltre non si nasconderebbero adesso dietro il dito dell'Italia che non muove obiezioni quando gli si prospetta una possibilità d'intervento. Direbbero chiaramente che per loro era il momento di intervenire, e sticazzi dell'Italia. Punto. Sia gli inglesi che altre nazioni non hanno esitato a farlo in passato (vedi l'ultimo intervento francese in Libia).
Eppure, nonostante tutto, il TechnoMinistro Terzi, pur dopo la manifesta indignazione del Presidente della Repubblica, invita a non 'cercare risse'. 
Eggià
Dopotutto ci sono ancora due marò italiani prigionieri in India.
E indovinate un pò chi è il primo partner commerciale dell'India in Europa?

Thursday, March 08, 2012

Invecchiandro

Il culo è importante. Per me almeno lo è. Non voglio dire la prima cosa che guardo in una donna, ma sicuramente un dettaglio che considero, e che mi attrae. Per questo mi ha sorpreso la reazione che ho avuto nel vedere, qualche giorno fa, le foto di questa tipa, presunta laurea in economia alla Bocchi...Bocconi di Milano, che dopo aver tenuto un discorso sul signoraggio bancario alla camera dei deputati (e dico, la camera dei deputati. Mica pizza e fichi), esce in strada e mostra le abbondanti curve ai fotografi. Un bel culo, non c'è che dire. Eppure niente salivazione aumentata. Niente ormone barzotto. Niente di niente. Mi ha sorpreso e anche preoccupato ovviamente. Anche perchè nel vedere quelle foto, ho avvertito distintamente una sensazione nuova, insolita, quasi fuori luogo. Solo che non sono riuscito ad identificarla questa sensazione. Almeno non sul momento. Poi ho visto questo, ed ho realizzato finalmente.
Ho realizzato che se mi fossi trovato davanti a quella tipa nel momento in cui mostrava il culo a tutti, l'avrei presa a zampate (nel culo di cui sopra) per tutto il centro di Roma.
Significa che sto invecchiando?

Wednesday, March 07, 2012

Baffo Jorg

Un paio d'immagini sfocate nella memoria, uno scantinato bollente della periferia romana, sede ufficiale di quella che allora era ancora una radio piccola piccola, Radio Rock. Un caldo bestia. Ed un pub 'irlandese' del centro di Roma, via dell'Olmata, il 'Fiddler's Elbow'. Un tavolino con pochi amici intorno, tutti più grandi di noi. Atmosfere magiche per me, in entrambi i casi. Ed in mezzo sempre lui, 'Baffo'. Sempre sorridente, sempre cordiale. Sempre nero! Poche battute scambiate. Pochissime. Eppure, quando poi mi è capitato di incontrarlo di nuovo, un saluto ed un sorriso non sono mai mancati. Quanto bastava a far sentire anche me parte di quel 'underground' metal romano, a cavallo tra gli anni ottanta ed i novanta, col quale forse avevo poco a che spartire (il mio unico strumento era ed è il citofono, e riesco a stonare anche con quello), ma dentro cui sguazzavo con un piacere immenso.
Sempre immerso nella musica. Organizzatore di eventi, di concerti, promotore di gruppi giovani.
Ti direi "Riposa in pace", ma ho idea che sarebbe fiato sprecato. Ti raccomando quel pezzetto dei miei anni verdi che porti con te.


Bang the head that doesn't bang!


Tuesday, March 06, 2012

Candidandro

Nulla accade per caso. Ogni singolo avvenimento della nostra vita ha una sua ragion d'essere. Avviene per un motivo preciso. E questo motivo non può essere altro che il tentare di indirizzare la nostra vita verso un sentiero migliore. Anche gli avvenimenti più infausti, più tristi, più drammatici, possono essere spiegati alla fine, come tentativi estremi del Destino di migliorare la nostra condizione in questa vita.
Deve essere necessariamente così. Altrimenti non mi spiego per quale cazzo di motivo il mio orologio debba essersi fermato stanotte per sessanta minuti esatti, facendomi arrivare stamattina con un'ora precisa di ritardo al mio appuntamento col dentista.
Chissà quale aberrante concatenazioni di eventi il buon Fato è riuscito ad impedire operando questa distorsione di ingranaggi temporali. Forse, se fossi stato in tempo, nell'attraversare la strada sarei finito sotto ad un camion. O magari nell'aprire la porta dello studio medico, avrei attivato una cascata di reazioni frattali di causa-effetto che avrebbero in ultimo portato il dentista a svenire durante la trapanazione del molare, e a trapanarmi i lobi frontali del cervello.
Chissà...
Comunque, Egr. Dr. Fato, le faccio presente che il mio dentista non ha potuto fissarmi un nuovo appuntamento prima del  23 MARZO ALLE 9:10 AM, ovvero tra più di due settimane, e che se nel frattempo il mio molare va a farsi benedire, dovrò far operare un'estrazione ed un impianto il cui prezzo non è generalmente inferiore alle 3000 sterline (leggi 5000 euri). 
Ecco, ora mi dia pure dell'ingrato se crede, ma è giusto per farle capire che, alle volte, finire sotto un camion o farsi lobotomizzare non è necessariamente un'opzione da scartare a priori.

Sunday, March 04, 2012

Mosca-Civitavecchia 10-0

Putin piange.



Che paese del cazzo il nostro dove al massimo piange qualche madonna.

Saturday, March 03, 2012

Gli ultimi giorni



Vita dura per i catastrofisti, la fine si avvicina. I giornali riversano nei loro occhi prove inconfutabili del prossimo Armageddon. Asteroidi in rotta di collisione col nostro pianeta, luci misteriose che che si innalzano da antiche piramidi Maya, Angelino Alfano che mangia leader politici a colazione, Scilipoti assalito da orde di formiche tropicali (che lo assaggiano e scappano disgustate). 
Fatica sprecata. Preoccupazioni inutili. Se volete davvero preoccuparvi, le brutte notizie vanno cercate altrove.

Thursday, March 01, 2012

La felicità nelle piccole cose

Quelle belle giornate. La primavera nell'aria, giornate tiepide. Ti alzi la mattina e trovi quella luce soffusa, quell'aria trasparente, quel venticello ancora a metà tra il freddo ed il frizzante che lega insieme tutto e ti fa incamminare verso la macchina con un sorriso beota sulla faccia. Sorriso che trovi negli occhi intelligenti dei colleghi di lavoro che ti salutano in ufficio, con quello sguardo che dice "allora vecchio mio, un'altra giornata insieme eh?". E poi il tuo lavoro, che ti accoglie a braccia aperte e ti coccola coi suoi risultati brillanti. Che non te ne andresti mai da quell'ufficio. Poi però la luce si abbassa e nella stanza entra quell'opacità rilassante che ti annuncia la meritata stanchezza, infondendoti un senso di soddisfazione nelle ossa che è solo l'antipasto di quello che ti aspetta. E allora voli in macchina e guidi alla volta di casa. La tua casa, il tuo focolare, il tuo divano, il tuo liquore, la tua televisione. La tua cena poi! Che goduria restare davanti ai fornelli della tua meravigliosa cucina, preparandoti cene deliziose. Un pizzico di sale, un bicchiere di vino, e ti piazzi davanti alla televisione insieme al migliore dei pasti, mentre la micia sgranocchia croccantini nella ciotola e fa le fusa. E alla fine, il coronamento di tutto questo. Gustare la cena, comodo, assaporare il vino, vedere Bersani in diretta da Serviziopubblico che demolisce e seppellisce ogni briciolo di consenso di ciò che resta della sinistra parlamentare italiana, difendendo le posizioni di un potere che sembra godere ad imporre agli italiani l'opera ferroviaria più inutile della storia del pianeta, un goccio di limoncello, una sigaretta, e poi via, a letto! Per il meritato riposo, fremendo nell'attesa di ricominciare.
Ma vaffanculo...

Tra i gatti che non han padrone

Non mi sognerei mai di unirmi a quella massa di cialtroni che solo oggi si ricordano che esisteva Lucio Dalla, mentre se ne sono sempre disinteressati mentre era ancora vivo.




PS: Ciao Luciodalla, tu non sai le risatine che ci facevamo da ragazzini canticchiando quello che succedeva prima di salir le scale, o i molteplici interrogativi che, sempre in tenera età, ci suscitava l'idea di una puttana ottimista e di sinistra. 
Ti sia lieta la compagnia dei gatti senza padrone.