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Sunday, May 13, 2007

Fratelli di Giorgiana Masi...dove siete?

Giornata davvero strana quella di oggi. Dovevano esserci due manifestazioni a Roma oggi. Una di stampo conservatore, a difesa di valori un pò antichi magari, ma comunque positivi. L'altra più innovatrice, portatrice di un messaggio di laicità delle istituzioni tanto necessario al giorno d'oggi e soprattutto in difesa di diritti civili ormai riconosciuti a tutti in buona parte del mondo. In teoria, le due manifestazioni, seppur radicalmente diverse, non avrebbero dovuto essere l'una in opposizione dell'altra. A San Giovanni si celebrava l'idea cattolica di famiglia, a Piazza Navona quella laica. Da un lato si esaltava la decisione, tutta religiosa, di contrarre un legame davanti al Dio dei cattolici, dall'altro si chiedeva la possibilità di poter vivere in coppia anche senza essere religiosi. A ricercarli, si potrebbero trovare miliardi di punti d'incontro tra due posizioni del genere, non ultimo quel Matteo 25, 40 che recita 'Ciò che farete a uno dei miei piccoli fratelli, lo farete a me'.
Basterebbe un pò di buonsenso insomma, e di buona volontà. Che guarda caso sono esattamente le cose che sono mancate. Soprattutto alla manifestazione di San Giovanni, per quanto anche da Piazza Navona siano arrivate affermazioni da pelle d'oca. Sul sito de l'Unità, si sono presi la briga di elencare le 'migliori'. "Fieri di poter baciare l'anello al papa!" esclama Gramazio (AN; anche noto come 'er pinguino' negli ambienti della destra popolare romana). Contento tu, verrebbe da rispondergli, ma attento agli incisivi sennò fai come Fantozzi davanti al Megapresidente Galattico. "Scientificamente l'omosessualità non esiste, è una devianza dell'età evolutiva, dell'adolescenza" afferma il noto psicobiologo don Oreste Benzi. Curioso. Scientificamente nemmeno la castità esiste in natura, tantomeno durante l'adolescenza. Chi glielo spiega adesso a lui, che è un prete, che sta andando contro natura come i gay? Per Berlusconi, che alla fine è ri-sceso in piazza fomentato da una delle migliori vignette che Vauro abbia mai prodotto, i buoni cattolici non possono essere di sinistra (sta studiando da papa ma non lo eleggeranno mai. Ci sono regole precise in Vaticano in merito all'altezza minima dei pontefici e lui non ci rientra). A queste parole, il ceppalonico sobbalza, coopta un cronista e gli dice "No no, aspè! Però anche quelli di sinistra possono essere buoni cattolici èh? Ecco!". Insomma, c'è posto per tutti. Persino Totò 'vasa vasa' Cuffaro riesce a dire la sua, invocando il ritiro del ddl sui Dico, proprio come Pezzotta.
La piazza appare piena. Dalle interviste dei tiggì si sentono parlare uomini e donne che, prima di esprimere ogni pensiero sull'avvenimento, ci tengono a precisare che hanno 4, 5, 6, fino ad 8 figli e che, durante tutto il viaggio per arrivare a Roma, con essi hanno intonato le lodi al Signore. Al che, mi sono venute in mente due riflessioni: a) se proprio non volete usare il preservativo, allora la sera ogni tanto uscite cazzo! Chessò, un cinema, un ristorante...; b) Se mio padre, che pure è cattolicissimo, mi avesse cresciuto così, probabilmente adesso avrei le tette, i labbroni a canotto e mi farei chiamare Marisa. Per i gay, in questa piazza, non c'è spazio. Sono, nella migliore delle ipotesi, persone malate da compatire.

Nell'altra di piazza invece, i commenti sono un filo più moderati (il che è curioso dal momento che la piazza è piena di 'comunisti'), ma ugualmente sconvolgenti a modo loro. La frase più divertente è della Bonino: "Non ci avete creduto alle elezioni dello scorso anno, meritavamo di più. Se fossimo stati più forti avremmo potuto far valere i vostri e i nostri valori". Insomma, è colpa nostra che non li abbiamo votati. Pecoraro Scanio partecipa "ad un'iniziativa in linea con il governo" mentre Manconi si oppone ai "veti confessionali". Un vero assalto frontale, non c'è che dire. Sembra che anche il papen abbia tremato nel lontano Brasile. Ma tant'è, anche qui c'è posto per tutti, persino per Intini e Bobo Craxi, l'avanguardia socialista italiana. Per i gay, anche in questa piazza, non c'è spazio. Sono, nella migliore delle ipotesi, 'compagni' che hanno sbagliato.

E fu così che due manifestazioni potenzialmente innocue vennero trasformate in due enormi pagliacciate e come tali le racconto.
Meno male però che almeno Pannella si sia ricordato di Giorgiana Masi. Con chi avresti sfilato oggi Giorgiana? Con chi discrimina, disprezza, emargina o con chi, molto più semplicemente, non ha il coraggio per contrastare tutto questo?

Monday, May 07, 2007

Il Manifesto della razza cattolica


Ho trovato su internet il sito del Family Day e da questo ho scaricato il suo manifesto. Ho avuto lo stomaco di leggermelo tutto. Poche righe in verità, ma pesanti. Ne riporto gli stralci più illuminanti:
Solo nella famiglia fondata sull’unione stabile di un uomo e una donna, e aperta a un’ordinata generazione naturale, i figli nascono e crescono in una comunità d’amore e di vita, dalla quale possono attendersi un’educazione civile, morale e religiosa.”
Più giusto sarebbe stato dire ‘alle volte’ e non ‘solo’. L’errore viene recuperato più tardi però, quando si stabilisce che tali figli, nati e cresciuti in queste condizioni paradisiache, ‘possono attendersi ecc. ecc.’. Possono attenderselo certo, ma non è detto che l’otterranno. Rimane aperto il problema di cosa succede a questi fortunatissimi bambini quando l’unione ‘naturale’ non è per niente stabile e babbo e mamma si mandano educatamente, civilmente, moralmente e religiosamente a cagare l’un l’altra, come sempre più spesso accade. Inoltre, passi l’educazione civile e morale (civiltà e moralità sono notoriamente virtù precluse ai gay, esseri incestuosi e cannibali che vivono nelle caverne come faceva Leonardo da Vinci), ma chi l’ha detto che un bambino per crescere debba per forza sottostare anche ad una educazione religiosa? Direi anzi che, a giudicare dai tanti baby-kamikaze che popolano il medio oriente, questa sarebbe una possibilità decisamente non augurabile. Ma questa è solo una provocazione del blogger. È ovvio che la religione di cui si parla è, implicitamente, quella cattolica che è la più bella e la più buona di tutte. Prima omissione di dati. Su cosa si basano queste affermazioni? Qual è la fonte? Persino nel manifesto fascista dell’italica razza si chiamavano a testimoniare professori universitari ed esperti vari. In questo caso invece non è necessario evidentemente…basta la fede.
Anche in Italia la famiglia risente della crisi dell’Occidente - diminuzione dei matrimoni e declino demografico - e le sue difficoltà incidono sul benessere della società, ma allo stesso tempo essa resta la principale risorsa per il futuro e verso di essa si rivolge il legittimo desiderio di felicità dei più giovani.”
Totale sconvolgimento delle relazioni di causa-effetto. L’Occidente è cattolico-cristiano e si basa da sempre sul concetto di famiglia cattolica-cristiana. La crisi cui si accenna nasce all’interno dell’occidente, non gli piove tra capo e collo da Marte. Se c’è una crisi in occidente oggi, questa è la crisi del cattolicissimo capitalismo gestito da cattolicissimi imprenditori che in nome del proprio cattolicissimo conto in banca, spesso e volentieri col beneplacito del Vaticano, hanno operato il cattolicissimo massacro dell’ambiente, il cattolicissimo sfruttamento delle fasce più deboli, povere o emarginate delle società mondiali a proprio vantaggio, sparando cattolicissime cannonate in testa ad uomini e donne che con questo cattolicissimo occidente non hanno, e non vogliono avere, più niente a che fare, oppure popolando le cattolicissime televisioni di cattolicissime tette e chiappe di sedicenni che inevitabilmente spingono il cattolicissimo babbo ad andare a puttane la sera mentre la cattolicissima mamma, ormai sfatta dalle numerose e cattolicissime gravidanze, ed i fortunatissimi bambini dicono le preghiere del vespro. Non vedo come i gay possano entrare in tutto ciò…
Seconda omissione di dati: chi l’ha detto che i giovani aspirano alla famiglia cattolica?
Aiutiamo i giovani a fare famiglia
Aumentate gli stipendi minimi, rendete l’acquisto di una casa una cosa fattibile e non più un’utopia e smettetela di pagare stipendi d’oro agli alti funzionari pubblici invece di starnazzare cazzate all’ombra del Crocefisso.
A partire da queste premesse antropologiche…”

…letto questo ci si aspetterebbe di leggere in calce la firma di Starace. Ma quali antropologiche? Dove sta l’antropologia in questo mare di puttanate? Qualsiasi antropologo potrebbe dirvi che il vostro concetto di famiglia ‘naturale’ è tale solo in Italia o in occidente. Numerosissime sono le culture, le etnie, le razze, oggi come nel passato, che hanno affidato l’allevamento dei figli solo ai padri, o solo alle madri, o in cui l’omosessualità era vissuta come un pregio ed una virtù che nobilitavano l’omosessuale e lo eleggevano ad uomo o donna di riferimento per la comunità, non ultima la civiltà della Grecia antica o quella dei pellerossa, quest'ultima cattolicamente sterminata neanche da tanto.

Saturday, May 05, 2007

Lo smemorato di Ceppaloni

Si avvicina la data del Family Day, la manifestazione organizzata allo scopo di rivendicare la presunta superiorità della famiglia ‘tradizionale’ (un uomo e una donna…) su quella alternativa composta da persone dello stesso sesso. Sebbene molte persone illustri che vi parteciperanno si sforzino di far passare questo evento come celebrativo di ‘valori’ e ‘morali’ fondamentali per la civiltà (pur senza spiegarci in che maniera l’assortimento sessuale della famiglia dovrebbe garantirli), ieri il sindacalista Pezzotta, probabilmente stanco di vedere queste persone eseguire acrobazie dialettiche da circo, ha tagliato la testa al proverbiale toro affermando, finalmente, che il Family Day è una manifestazione contro i Dico. Piccolo problema: come conciliare la presenza a questa manifestazione, di esponenti del governo attualmente in carica, dal momento che il ddl sui Dico è parte dell’attività governativa. La Bindi, che più passa il tempo più guadagna punti sul mio personalissimo cartellino, sostiene che nessun Ministro dovrebbe partecipare. E parla chiaro, anche la Bindi, sostenendo che la famiglia non c’entra niente e questa manifestazione sia semplicemente un tentativo messo in atto dalla destra di polarizzare l’opinione pubblica tra cattolici e laici (o atei, comunisti, omosessuali…fate voi) in maniera da strumentalizzare, rallentare e, in ultima analisi, bloccare il processo di laicizzazione dello Stato italiano. Laicità tanto sbandierata da tutti quanto assente nei fatti.
Dal canto loro, i ministri a cui la Bindi si riferisce, Fioroni (pubblica istruzione…) e Mastella (grazia e giustizia!!!), rispondono in maniera diversa. Fioroni si salva in calcio d’angolo, sostenendo che lui va per ‘ascoltare’ e per parlare con gli altri delle proprie idee e convinzioni. Diciamo che va bene…anche se viene da chiedersi come mai tutta questa curiosità ed interesse non ci siano stati anche, ad esempio, quando migliaia di persone, omosessuali e non, si sono riunite ed hanno manifestato anche loro per invocare uguali diritti. Dov’era allora Fioroni?
Mastella invece già indossa l’armatura da crociato ed erge da subito il proprio petto a scudo della morale cattolica. Lui sarà in piazza contro i Dico insieme alla moglie ed ai figli e ritiene che un’eventuale partecipazione di gruppi omosessuali alla manifestazione sarebbe “un comportamento scostumato, politicamente ed eticamente” (leggetevi quest’intervista…vi prego gay di tutto il mondo!!! ANDATE!!!). Lui ci sarà a difesa della famiglia, come ha sempre fatto nella stesura del programma dell’Unione, in campagna elettorale e adesso in Parlamento, perché la promozione di politiche per la famiglia sono “valori che rappresentano il DNA del nostro partito”!
Evidentemente il Ceppalonico ha memoria corta, e non ricorda almeno due cose fondamentali a questo riguardo. La prima è che la formulazione di nuove leggi per la regolamentazione delle coppie di fatto è una voce che è stata sempre presente nel programma dell’Unione (come anche la necessità di una nuova legge elettorale). La seconda, e questa dimenticanza è decisamente più grave della prima, è che…il DNA…non esiste. L’ha detto il papen. Ce lo siamo scordato?