Thursday, March 01, 2012

La felicità nelle piccole cose

Quelle belle giornate. La primavera nell'aria, giornate tiepide. Ti alzi la mattina e trovi quella luce soffusa, quell'aria trasparente, quel venticello ancora a metà tra il freddo ed il frizzante che lega insieme tutto e ti fa incamminare verso la macchina con un sorriso beota sulla faccia. Sorriso che trovi negli occhi intelligenti dei colleghi di lavoro che ti salutano in ufficio, con quello sguardo che dice "allora vecchio mio, un'altra giornata insieme eh?". E poi il tuo lavoro, che ti accoglie a braccia aperte e ti coccola coi suoi risultati brillanti. Che non te ne andresti mai da quell'ufficio. Poi però la luce si abbassa e nella stanza entra quell'opacità rilassante che ti annuncia la meritata stanchezza, infondendoti un senso di soddisfazione nelle ossa che è solo l'antipasto di quello che ti aspetta. E allora voli in macchina e guidi alla volta di casa. La tua casa, il tuo focolare, il tuo divano, il tuo liquore, la tua televisione. La tua cena poi! Che goduria restare davanti ai fornelli della tua meravigliosa cucina, preparandoti cene deliziose. Un pizzico di sale, un bicchiere di vino, e ti piazzi davanti alla televisione insieme al migliore dei pasti, mentre la micia sgranocchia croccantini nella ciotola e fa le fusa. E alla fine, il coronamento di tutto questo. Gustare la cena, comodo, assaporare il vino, vedere Bersani in diretta da Serviziopubblico che demolisce e seppellisce ogni briciolo di consenso di ciò che resta della sinistra parlamentare italiana, difendendo le posizioni di un potere che sembra godere ad imporre agli italiani l'opera ferroviaria più inutile della storia del pianeta, un goccio di limoncello, una sigaretta, e poi via, a letto! Per il meritato riposo, fremendo nell'attesa di ricominciare.
Ma vaffanculo...

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