Ho appena finito di vedere la puntata di Annozero del 12 aprile scorso, quella dedicata alla carcerazione di Rahmatullah Hanefi. Non ero in casa quel giorno a quell'ora, ma sul sito del programma di Santoro è possibile rivedere tutte le puntate passate (una delle poche cose che funzionano bene sulle pagine web del nuovo sito Rai...).
Ho appena finito di vederla, è mezzanotte passata e adesso ho una frase che mi gira in testa senza tregua. Non c'è misura! Non c'è vergogna. Insomma, non solo Santoro ha dovuto fare i salti mortali per tentare di mantenere i suoi ospiti 'sul pezzo', dal momento che tutti cercavano di divagare, chi più chi meno, in altre direzioni. Ma poi, durante la trasmissione s'è visto e si è parlato di sgozzamenti, decapitazioni, torture, bombardamenti, rapimenti, uccisioni e morti ammazzati vari. E la conclusione è stata che la colpa sarebbe di Gino Strada!!! Non c'è vergogna. O meglio, c'è, ma si tende a dimenticarla, si fa il possibile per ignorarla. Non è un caso che nessuno ridesse alla fine mentre Vauro, che come al solito ha dimostrato di essere uno con le idee chiare e che infatti era tutt'altro che ilare durante il suo intervento, mostrava le sue vignette. Memorabilmente triste l'ultima, in cui si legge 'Emergency costretta a lasciare l'Afghanistan' e sotto, una nera signora con tanto di falce a tracolla che, rivolta ad un bambino che si appoggia su di una stampella, dice : "non ti preoccupare, io resto!" Triste verità.
A mio avviso, la conferenza stampa di Gino Strada, con cui si apre il servizio, è più che sufficiente a chiarire la situazione. E' esaustivo, definitivo e non necessita di aggiunte. Lo riporto di seguito.
" 'Il governo Karzai ha deciso autonomamente di liberare...' ma cosa stiamo dicendo? Che Karzai si sveglia al mattino dicendo 'che cazzo faccio oggi che non c'ho niente da fare? Ma si, libero cinque prigionieri!' e di culo gli va che becca proprio quei cinque che Dadullah vuole che sian liberati! Ma vogliamo far credere 'ste bufale?! E vivaddio! Allora, la liberazione dei cinque l'ha negoziata direttamente Prodi con Karzai. Ed ha negoziato che questa liberazione avvenisse attraverso le strutture di Emergency. E allora non possono essere gli uomini di Emergency a pagare per questa cosa. Rahmatullah non è un mediatore. I mediatori sono coloro che agiscono come forze neutrali ed equidistanti tra due parti. Rahmatullah invece sta da una parte sola, è uno di Emergency. Non ha mediato con nessuno. Ha soltanto chiesto ai Talebani, a nome di Emergency, che non venisse usata violenza contro gli ostaggi. E lo ha chiesto a nome di Emergency, questo deve essere assolutamente chiaro, perchè ad Emergency è stato richiesto dal Governo italiano di farlo, ed ha accettato questa richiesta. Nel giro di mezz'ora io sono stato chiamato dal direttore di Repubblica, in contatto con la famiglia di Mastrogiacomo, dal Ministro degli Esteri e dal Presidente del Consiglio. Che ci hanno chiesto di intervenire in questa questione. Non ci siamo proposti noi. E quindi non si tratta assolutamente di un mediatore, ma si tratta di una persone che in quel momento, se così possiamo dire, visto che per questo lavoro non ha intascato un centesimo, stava facendo del volontariato per il governo italiano. Stava mettendo a rischio la vita propria e della sua famiglia perchè crede in quello in cui crede Emergency, che bisogna fare sempre tutto il possibile per salvare vite umane.
E allora non ci bastano le dichiarazioni del governo e della Farnesina che invitano a fare luce ed a chiarire la posizione di Rahmatullah Hanefi. Non c'è nulla da chiarire! Proprio nulla da chiarire! Non si tratta di fare luce. Espressione usata negli ultimi 30 anni in Italia che tradotta in italiano vero significa 'che tutto resti nel buio'. Non c'è da fare appelli a nessun governo. C'è da prendersi le responsabilità come governo italiano. L'accordo per la liberazione dei prigionieri è stato fatto direttamente dal Presidente del Consiglio Prodi con il Presidente del Consiglio Karzai. Questo accordo prevedeva che la liberazione dei prigionieri avvenisse attraverso i canali e gli ospedali di Emergency. Da questo punto di vista, Rahmatullah Hanefi stava lavorando davvero per il Governo italiano. Ed io trovo indecente e vergognoso che non si abbia il coraggio delle proprie scelte e che non si abbia il coraggio di richiedere semplicemente, pubblicamente, ufficialmente e anche per iscritto al Governo Karzai di liberare immediatamente Rahmatullah Hanefi in quanto incaricato dal Governo Italiano di svolgere una funzione umanitaria.
Il ministro della sanità afgano che ho incontrato qualche giorno fa a Kabul mi ha spiegato che è una situazione complessa pechè dietro ci sono 'mani invisibili'. Ha usato esattamente quest'espressione: 'invisible hands'. Io gli ho risposto, in presenza dell'ambasciatore italiano che è vero che le mani saranno invisibili, ma le uniformi sono visibilissime e a stelle e strisce!
Perchè il nostro paese ha militari in Afghanistan da un periodo superiore alla durata della seconda guerra mondiale, e non sappiamo ancora perchè siamo lì. E l'unica ragione per cui siamo lì, l'unico denominatore che accomuna la casta politica, è che noi siamo lì solo per servilismo nei confronti del padrone! Emergency non intende pagare per i giochi della politica, per le sudditanze ed i servilismi di nessuno rispetto a nessuno. Tantomeno per i servilismi di un governo rispetto ad un altro. Se qualcuno ha qualcosa da ridire, gli interlocutori non siamo noi, ma il Presidente del Consiglio Prodi e il Ministro degli Esteri Massimo d'Alema. Noi non abbiamo trattato con il governo Karzai. Loro hanno raggiunto un accordo. E la condizione di Rahmatullah Hanefi è certamente responsabilità del governo afgano, ma il governo italiano è altrettanto responsabile di quanto è successo e di quello che succederà a Rahmatullah Hanefi."
5 comments:
purtroppo, non c'è nulla da aggiungere...
Rahmatullah Hanefi è in una terribile situazione, aggravata dal fatto che la stampa e l'opinione pubblica ( ed anche un pò io), hanno voltato le spalle al responsabile di Emergency in Afghanistan, dopo che Mastrogiacomo è stato liberato. Faccio mie le tue parole in un tuo Post precedente: "è frustrante perché il nostro intervento non riesce ad andare oltre al commento passivo su qualche blog".
Leggo sul blog di Sandro Ruotolo: RAHMATULLAH RISCHIA LA PENA DI MORTE.
10 commenti di vario tipo, e continueranno ad aggiungersi altri...
Il passa parola nei blog a volte riesce a destare la curiosità dei TG e della carta stampata e credo che come nel caso di Mastrogiacomo, si può fare, si deve fare qualcosa per Hanefi!
Io metterò ( almeno per iniziare) la foto di Rahmatullah Hanefi, permanente sul mio blog.
Se tu hai qualche idea migliore, (visto che te la cavi meglio di me al computer) la accoglierò volentieri.
SALUTI
Caro mio, una gran bella idea la tua. Provvedo immediatamente anche io.
Ho provato a pubblicare la foto, ma il server si rifiuta di accettarla. Nel tuo blog invece compare solo la scritta... peggio di così... non aggiungo altro!!
ho provato a postare lo script completo ma alcune tag non vengono accettate. Prova a contattarmi in e-mail (nel profilo) e te lo spedisco per intero.
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