Monday, June 30, 2008

Tra fiori e mandarini

Vecchio mio, oggi avresti festeggiato il tuo compleanno. Vecchio per modo di dire ovviamente, che' avresti fatto 34 anni! Ma cosa conta poi alla fine l'eta'? Non s'era sempre detto che eravamo diciottenni dentro? Magari con qualche decennio d'esperienza (almeno io...), ma sempre diciottenni. Non stupisce quindi che altri ragazzi (giovani sul serio pero' stavolta) abbiano voluto salutarti lasciando queste righe sotto la tua foto, tra fiori e mandarini. Ne' che altri, chiaramente a te cari, si ricordino, e mi ricordino, del tuo compleanno, e mi chiedano di pubblicarle su questo blog. Cosa che faccio piu' che volentieri.

"Tutto e' cominciato otto mesi fa, quando ti chiedemmo un parere sulle modifiche al motorino e tu ci risposi che di modifiche non ne capivi un granche'... e da li' ogni sera ai giardini, sulla palestra di legno, ci intrattenevi con i tuoi video su Youtube e le foto delle auto che avresti voluto provare. Tra mille discorsi, per noi incomprensibili, e divertenti serate, l'estate e' passata in un baleno sulle note della tua musica. Si, la musica, la tua passione, il tuo lavoro. Quando le dita sfioravano quei dischi in vinile, gli occhi ti si illuminavano. In fondo, per un DJ, la musica e' tutta la sua vita...
A Dicembre, le innumerevoli tombolate erano accompagnate dagli spuntini di mezzanotte e da un buon bicchiere di birra. Pian piano ci hai svelato molte sfaccettature della tua vita e illustrato i tuoi stupendi quadri, ognuno dei quali conteneva un pezzo della tua esistenza, anche l'ultimo, che proprio tra un mese avresti dovuto terminare e che adesso rimarra' solo un'opera incompleta...
Giunti a Capodanno, non ti sei smentito e quando e' sorto un problema, te eri li' a risolverlo, anche dopo una lunga serata di lavoro sei comunque riuscito a farci divertire suonando per tutta la notte. Nei giorni che seguirono le feste ci riunivamo a casa tua per vedere i film che piu' ti piacevano e per fare quattro chiacchiere insieme.
Oggi di te non ci rimane che qualche fotografia scattata insieme in quei momenti di divertimento e spensieratezza, mentre ognuno di noi non riuscira' a dimenticare la tua voce, un po' timida all'apparenza, ma piena di coraggio, che continua a risuonare incancellabile nelle nostre teste.
Era ormai una settimana che avevi un'aria diversa dal solito, ma agli occhi di un diciottenne poteva sembrare solo un momento di sconforto o, come si dice in gergo comune, 'una settimana no'. Ma purtroppo ci sbagliavamo e quel contegno adesso lo avremmo capito.
Sabato 23 Febbraio, un sabato che non scorderemo piu', lo stesso pomeriggio ci siamo incontrati, e le tue parole riecheggiano incontrollabili: "Come state raga'? Ci si vede in settimana allora...poi adesso arrivano le belle giornate e si ritorna al lago a divertirsi eh? Prossimamente faremo un'altra festa...ci vediamo...ciao." e ti incamminasti a testa bassa verso la curva, con il tuo inseparabile zainetto nero, chissa', forse per scorgere ancora una volta il tramonto. Poi, poco piu' tardi, la spiacevole notizia. E i ricordi dei momenti passati insieme riaffiorarono velocemente, uno dopo l'altro, e te ne sei andato in un lampo, come un fulmine, proprio come ti facevi chiamare dagli altri.
Anche se poteva sembrare strano agli occhi della gente, tra noi si era instaurato un rapporto di amicizia, un'amicizia che restera' per sempre come te nei nostri cuori.
Addio Leonardo, grande scultore, musicista e scrittore, oltre ad essere un uomo semplice, intelligente ed un amico speciale ed altruista.

Gli amici del '90-'91-'92"

E anche qualcuno un po' piu'...stagionato

10 comments:

Anonymous said...

Un ricordo così vivo, così accorato, così ancora incredulo, per un amico così speciale, stringe il cuore, per lui che non c'è più, e per chi, con tanto affetto, ne sente la mancanza.
Tra i fiori e i mandarini, vorrei mettere anche i versi di un poeta spagnolo che, forse, spiegano cosa il suo animo sensibile cercava:

"Si è riempito di luce
il mio cuore di seta,
di campane lontane,
di gigli e di api:
E io me ne andrò
molto lontano,
al di là dei mari,
al di là dei monti,
vicino alle stelle,
per domandare
a Cristo Signore
di restituirmi
la mia antica anima
di fanciullo,
ricca di favole
con l'elmo di piume
e la spada di legno"



Tania

Gerypa said...

Chissà se non c'è una differenza fra togliersi la vita e darsi una morte.
Nikolaus Cybinski

Silvia said...

Tempo fa è capitata la stessa cosa anche ad un ragazzo della mia età che conoscevo...

Non ho fatto altro che cercare di capire quanta disperazione c'è dietro un atto del genere, e soprattutto come sia potuto arrivarci...
Senza avere una minima speranza, così giovane, senza un solo motivo per restare in vita.

Quanta rabbia e quanto dispiacere...

Anonymous said...

Sono l'autore della lettera quì esposta...vorrei ringraziare innanzitutto l'amico di Leo e proprietario di questo blog...per averla pubblicata...è un'onore per me vedere che un gesto così semplice, quale quello di mettere su carta ciò che penso, possa invece essere un atto così importante per coloro che lo conoscevano...
Ringrazio profondamente i familiari di Leonardo, che nonostante il dolore continuano e continueranno per sempre a ricordare Il proprio caro in ogni minimo particolare...
inserisco in questo intervento anche un'ulteriore saluto e augurio a Leo...


30 Giugno 2008;

Ciao Leo,
oggi sarebbe stato il tuo trentaquattresimo compleanno... peccato che tu non fossi quì presente; sono già passati cinque mesi dalla sera in cui ci hai lasciato, sembra però soltanto ieri quando insieme chiacchieravamo di qualunque genere di argomento a casa tua, si proprio quella casa che adesso è rimasta vuota, come il nostro cuore quando ricordiamo quei bei momenti; la stessa casa che prima metteva allegria, e che adesso provoca in me un gelido brivido ogni volta che scorgo quella porta in legno che proprio te avevi fatto.
Cinque mesi, che nonostante la durata del rapporto di amicizia che avevamo, fanno sentire la loro pesantezza...non ti conoscevamo totalmente questo è vero, ma perlomeno avevamo capito che persona èri, e te avevi capito come eravamo noi, a me questo basta per considerarla amicizia...
L'unica cosa che rimpiango degli otto mesi passati insieme è solo una, la stessa che a volte quando ritorni nei miei pensieri ti anticipa; E se quella sera poco dopo averti salutato, fossimo venuti come sempre a casa tua...cosa avremmo potuto fare o non farti fare?....non sò...non c'è risposta a questa domanda, sò soltanto che voglio ricordarti così...con i tuoi occhialetti, e quel marsupio inseparabile che avevi sempre a portata di mano, con la famosa gomitiera che non faceva sentirti il dolore; quel dolore non è però paragonabile a quello che provano i tuoi familiari, io non posso comprenderlo, ma sono certo che sia un dolore talmente profondo, talmente lacerante, che nemmeno il tempo riuscirà ad alleviare...
In questo giorno, il tuo ricordo resterà sempre in ognuno di noi...grazie di tutto quello che hai fatto per noi, grazie per il divertimento che ci hai donato, grazie per l'amicizia che ci hai dimostrato, grazie!....

Buon Compleanno Leonardo, grande uomo, ma soprattutto grande amico; auguri per i tuoi 34 anni...

Grazie ancora ad
Alessandro Ciamei ...Aleck90

Anonymous said...

Un bel ricordo del tuo amico che non c'è più...
E' terribile che un ragazzo giovane, sano, pieno di amici e di interessi abbia preso la tragica decisione di togliersi la vita. Chissà quali motivazioni, quali speranze deluse, quale vuoto vedeva davanti a sé...
Forse ha avuto soltanto la sfortuna di vivere in un epoca e in un mondo talmente sbagliato, forse irrecuperabile, da aver cancellato il suo sorriso, il suo amore per la musica, la voglia di vivere.
Forse siamo tutti un po' responsabili di questo.

Buon compleanno, Leonardo, anche se non ci sei più.

Anonymous said...

Il fiore della vita poteva sbocciare da ogni lato Ma un vento aspro ha impedito la crescita dei miei petali Proprio sul lato che voi nel paese riuscivate a veder. Dalla polvere levo la mia voce di protesta:non avete mai visto il mio lato fiorente!Voi che vivete, voi siete davvero sciocchi E non conoscete le vie del vento E le invisibili forze Che governano i processi della vita.

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Voi esseri ambiziosi, ascoltate la storia
dello sconosciuto
che giace qui senza il segno di una lapide.
da ragazzo un giorno, temerario e sventato,
mentre giravo per il bosco imbracciando un fucile,
vicino alla tenuta di Aron Hatfield,
tirai ad un falco appollaiato sulla cima di
un albero secco.
Lui cadde con un rantolo
ai miei piedi, con un ala spezzata.
Poi lo misi in una gabbia
dove visse molti giorni gracchiando con
rabbia contro di me
quando gli offrivo il cibo.
Ogni giorno io cerco nei regni dell'Ade
l'anima di quel falco
per potergli offrire l'amicizia
di colui che in vita lo ha ferito
e messo in gabbia.

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Padre, mai potrai conoscere
l'angoscia che afflisse il mio cuore per la mia disobbedienza, il momento che sentii la ruota spietata della locomotiva affondare nella carne urlante della mia gamba. Mentre mi portavano in casa della vedova Morris sono riuscito a vedere la scuola nella valle che marinavo per saltare di nascosto sui treni. Ho pregato di vivere per almeno chiederti perdono - e poi le tue lacrime, le tue rotte parole di conforto! Dalla consolazione di quell'ora ho guadagnato un'infinita felicità. Fosti saggio a incidere per me:
" Sottratto al male futuro".



(Edgar Lee Masters – Antologia di Spoon River - http://web.tiscali.it/Ciriminna/antologia/)

Non sapevo quale scegliere, così non l'ho fatto. E' difficile capire quello che non ci appartiene, quella parte di noi che sappiamo esserci,che non sappiamo in cosa potrebbe sfociare, che controlliamo, che temiamo, il retaggio del passato più remoto, la bestia violenta che ci riporta indietro di millenni. Follia, vigliaccheria, saggia consapevolezza del momento ... fate, dite, credete quello che volete, il vuoto è solo il nostro.
Il mio Dio non giudica le persone ma comprende le Anime. Almeno Lui.
LCK

Lesandro said...

Piacere mio Aleck

Dyo said...

Volevo lasciare un commento proprio qui, ieri, ma non ci sono riuscita per problemi di connessione.
E' che lasciarlo adesso, a freddo, mi pare abbia poco senso.
Ho lasciato il commento due volte, e due volte è abortito.
Tu ci credi ai "segni"?
Niente, volevo solo dire che mi è venuto un nodo in gola, e che quel nodo fa parte del mio corredo genetico.
Forse dovrei stare meno al sole.
Ciao Les.

Lesandro said...

Nessun corredo genetico dovrebbe mancare di quel tratto. E si, ci credo ai segni. Ma non a quelli che arrivano da un piccì o da una banda intasata però.
;-)

Dyo said...

Manco io, Lesandro.
A presto, chissà.
:(