Tuesday, July 28, 2009

Voglio un'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Politico e dei Ministri


Non mi tornano i conti. Tanto per cominciare, come mai la lista stilata Dall'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca non corrisponde nemmeno lontanamente a quella che anche quest'anno ha pubblicato il 'Times'? La Gelmini, in risposta alle critiche di chi ha visto in questa classifica un tentativo di penalizzare le università del sud a favore di quelle del nord, afferma che la valutazione ministeriale è stata realizzata adottando criteri che "rispondono a valutazioni attualissime e tengono conto dei parametri adottatti da TUTTE LE CLASSIFICHE INTERNAZIONALI." Dunque, come si spiega che, ad esempio, l'Università 'La Sapienza' di Roma, che compare in zona retrocessione nella classifica ministeriale, risulta al secondo posto tra le università italiane (205° posto a livello internazionale) dopo quella di Bologna (192° posto)? (E, tra parentesi, che diavolo è l'Università 'Foro Italico' di Roma???) E ancora, come mai non sono riuscito a trovare da nessuna parte una descrizione accurata dei parametri adottati per questa valutazione (e per la valutazione della produzione scientifica in particolare)?
Ma soprattutto, come mai non leggo su nessun giornale che questa Agenzia, del cui operato tanto sfoggio fa la seconda ministra più amata dagli italiani, è stata voluta, istituita ed attivata dall'allora Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica Fabio Mussi?
In ultimo, le altre classifiche internazionali, e quella del 'Times' in particolare, non vengono stilate da organismi governativi e soprattutto non vengono utilizzate per regolamentare i finanziamenti pubblici, ma solo per consentire ai cittadini di avere il polso della situazione dell'Università e della Ricerca nel proprio paese, dal momento che la pagano con i propri soldi e, spesso e volentieri (è il caso del Regno Unito ad esempio) ne seguono l'operato. Andandone fieri, quando questo si rivela eccellente.
Mi domando quanti in Italia stessero aspettando questa classifica...

(nella foto una pubblicità del wonderbra)

2 comments:

Anonymous said...

Studio i sistemi di valutazione universitaria e, mi spiace contraddirti, ma in tutti i paesi evoluti (Usa, Uk, Germania, Australia, India, ecc.) e con le università migliori, i ranking governativi determinano i finanziamenti pubblici.
Non voglio assolutamente parteggiare per la Gelmini (lungi da me!), ma se tu studiassi meglio i sistemi di valutazione universitaria internazionali eviteresti di avventurarti in conclusioni affrettate. La classifica del Times si riferisce ad un sistema di valutazione diverso, basato su parametri diversi da quelli istituzionali. La qualità universitaria è misurata in genere da più sistemi, uno di valutazione della ricerca, uno per la qualità della didattica, uno per le strutture e l'attrazione di capitale, alcuni sulla soddisfazione degli studenti. Ogni tipologia di ranking punta su parametri diversi. Permettimi di dire, comunque, che l'Anvur è l'ennesimo ente-carrozzone inutile che fa quello che già dovrebbe fare un altro ente (il Ministero), per dare indennità ad alcuni rettori e professori. Permettimi anche di dirti che solo uno che non capisce nulla di università come Mussi poteva idearlo.
:)
massimiliano

Lesandro said...

Hai ragione, ho parlato da ignorante e ti ringrazio per la correzione. Però continuano a non tornarmi i conti. A questo punto uso il condizionale, ma mi sembra che i parametri 'istituzionali' che hai menzionato te siano gli stessi usati dal Times. Non sarei in grado di menzionarli tutti, ma sono abbastanza sicuro che la valutazione della ricerca, misurata in base all'impact factor medio delle pubblicazioni raggiunte, la qualità della didattica, intesa come 'risorse' umane e tecniche di cui ogni studente può usufruire (spazi di laboratorio fruibili per l'insegnamento della sperimentazione, rapporto tra il numero di docenti e quello di studenti, ecc.), la capacità di attrarre finanziamenti (che personalmente intendo come indice di 'prolificità intellettuale' dei ricercatori), siano variabili analizzate anche dal Times Higher. Al di là di questo, non è strano che, per quanto diversi possano essere i parametri analizzati, esista una tale disparità di risultati nel ranking finale?
Concludo con una specifica minuta. La classifica del Times in UK è annualmente sulla bocca di tutti. Ha maggior risonanza di quella governativa tra la gente. Probabilmente perchè la classifica governativa ha più valore ai fini di un uso interno presumo.
Su Mussi sfondi una porta aperta.