Thursday, January 31, 2008

Voldemort, Marini e Britney Spears

Si presenta subito in salita il percorso che dovrà seguire il responsabile di questo ennesimo 'mandato esecutivo', che presumibilmente traghetterà l’Italia dal governo degli incapaci a quello dei prescritti, condannati, indultati, pseudo-Nerudiani dell’ultim’ora e via dicendo. Franco Marini si ritrova tra capo e collo tutta una serie di nodi che sono giunti al pettine tanto inevitabilmente quanto prevedibilmente. Tanto per cominciare lo scopo del nuovo governo. Dovrebbe essere quello di emendare l’attuale legge elettorale con qualcosa di più rispondente alle necessità di un qualsiasi paese civile. Questo in teoria non dovrebbe essere un problema dal momento che qualsiasi bambino delle elementari potrebbe scriverne una che fosse migliore di quella attualmente vigente. Il problema sono i tempi. Due deputati dell’Udc, Mario Baccini e Bruno Tabacci, si sfilano dal partito lamentando la volubilità di Casini nel cedere alle tentazioni della poltrona (e sai che novità) e si dicono pronti a sostenere questo governo di transizione. Voti preziosi, ma che richiedono giuste garanzie. Ovvero che lo scopo di questo governo sia realmente promuovere una nuova legge elettorale, e non tirare a campare finchè non maturino pensioni e benefits per i parlamentari neo-eletti. Quindi scadenze precise e non superiori a pochi mesi, sennò Marini il loro voto se lo scorda. Come dargli torto?
Segue a ruota la sentenza della Corte di Giustizia Europea che, forse sbadigliando, ripete per l’ennesima volta ciò che infinite altre Corti vanno ripetendo dal 1992 ad oggi. E cioè che il sistema di assegnazione delle frequenze radiotelevisive in Italia ha generato mostri negli ultimi 15 anni, aiutata in questo da una sfilza di leggi e leggine promosse in maniera ‘bipartisan’ per interesse o idiozia di questa o quella parte politica. In UK direbbero che la Corte di Giustizia Europea ‘has reinvented the wheel’, ha reinventato la ruota o, se preferite, ha scoperto l’acqua calda. Sta di fatto però che adesso c’è una sentenza scritta che non può essere ignorata. Tanto più che è stata scritta da parte di un organismo giuridico estraneo al nostro paese e che pertanto non può essere tacciato di comunismo. Almeno non nelle prossime ore, chè ho come l’impressione che ‘voi-sapete-chi’ non tarderà ad additare alla pubblica idiozia le radici bolsceviche dei tribunali comunitari. A non saper né leggere né scrivere, Mediaset si affretta a specificare, in perfetto stile ghediniano, che a loro non frega una cippa perché la sentenza è relativa ad una richiesta di risarcimento mossa da Francesco di Stefano nei confronti dello Stato e non dell’azienda. La sentenza “non può comportare alcuna conseguenza sull'utilizzo delle frequenze nella disponibilità delle reti Mediaste”. Non può! L’hanno deciso loro e tanto basta.

In ultimo, ed è questo che realmente sconvolgerà le esistenze di buona parte dell’elettorato italiano, Britney Spears è nuovamente finita in ospedale dopo aver sniffato, tutto intero, un muflone ubriaco farcito di coca.

Ce n’è abbastanza per una rivoluzione direi. Non vorrei essere nei tuoi panni caro Franchino.

PS
Beppe Severgnini, sul sito del Corriere della Sera, accetta suggerimenti per definire ‘Un motto per l’Italia’. Al momento, guida la classifica lo spettacolare “Chi conosce lei?” di tale Antonella. Io ho contribuito con un più misero “Cam visit auar cauntri! Plis!”. Passo a voi la palla.

5 comments:

Anonymous said...

Ieri sera, previa assunzione di antiemetico per via endovenosa, ho sguito fino in fondo L'Infedele, appunto su questi temi con il condimento in salsa (pro/anti)vaticana. Ho promesso al mio medico che non lo faccio più.
Ma una cosa va segnalata: il bravo, trasparente e leale Giovanni Bachelet che quasi disperato chiede a "preti e vescovi" di farsi da parte e considerare un servizio alla società il fatto di lasciar sbagliare i cristiani impegnati in politica, invece di voler imporre direttive anche nel dettaglio.
Come dire "il re è nudo", invito ripetuto, sempre più amaramente, di fronte al mirror climbing degli altri convenuti di parte cristiana. Fossero tutti così si potrebbe intravedere qualche luce in fondo al tunnel, che per il resto rimane sconsolatamente buio.

Lesandro said...

A me quasi dispiace che esistano persone del genere. Non ci fossero, mi rassegnerei. Invece ci stanno e mi ricordano in continuazione che l'alieno non sono io, ma il resto del mondo. E questo mi fa incazzare ogni volta di più.
Tu capisci, il fegato ne soffre...

Anonymous said...

Ne soffre eccome, anche perché passano sopra a chiunque, in nome di una Verità che viene definita assoluta, ma non è mai stata tanto mutevole, adattata e relativa..

Anonymous said...

Un altro motto?!?!
Sono tutti opzionati, paese di pecore

PS: “Cam visit auar cauntri! Plis!” ci è costato parecchino, eh

Lesandro said...

appunto. facciamolo fruttare in qualche modo.Che ne so, una linea di t-shirt con sopra stampate le immortali parole...sarebbe già qualcosa