Friday, January 26, 2007

I Morbidoni di Governo



Qual è, o qual è stata, la principale differenza tra il primo governo di centrosinistra e lo scorso governo Berlusconi? Di differenze che ne sono state tante, ma una su tutte ha segnato il confine tra il governo eletto nel 1997 e quello eletto nel 2002. Il secondo ha visto il Presidente del Consiglio dei Ministri, il nostro beneamato Cavaliere, muoversi ed operare senza guardare in faccia nessuno, col solo scopo di blindare la propria ricchezza e la propria persona giuridica, aiutato in questo da schiere di avvocati-onorevoli, faccendieri e propagandisti. Una carica a testa bassa che ha rifiutato ogni tipo di dialogo con la controparte all’opposizione, imponendo il proprio volere a colpi di fiducia ed anzi sguinzagliando in giro per l’Europa loschi figuri (vedi il duo Guzzanti-Scaramella) col solo intento di gettare discredito sul centrosinistra e sui suoi rappresentanti. Il primo invece ha avuto, in questo senso, un atteggiamento opposto. Non ha cambiato nulla. Non ha migliorato nulla. Non ha risolto nulla. Ma lo ha fatto cercando sempre, educatamente, il dialogo, il confronto, la larga intesa. E allora giù commissioni, tavoli di discussione, bicamerali che non hanno portato a niente. Quasi che vincere le elezioni fosse troppo per i rappresentanti di quel governo, e temessero che ‘stravincere’ potesse apparire una sorta di comportamento ‘antisportivo’.
Ne abbiamo pagato le conseguenze. Le abbiamo pagate con 5 anni di governo omicida di tutto quanto di buono e rispettabile ci fosse nel nostro paese. Le abbiamo pagate care! E adesso? Adesso ci si aspetterebbe che i nostri attuali governanti, memori degli errori fatti durante la loro precedente amministrazione, avessero imparato la lezione e sapessero comportarsi di conseguenza. Ma non è così. L’abbiamo sospettato dopo la legge Gentiloni (oggi definita ‘piano criminale’ dal Silvio nazionale). L’abbiamo realizzato con orrore dopo la legge sull’indulto e la difesa della Gasparri da parte dell’Avvocatura di Stato. Lo constatiamo con tristezza oggi, dopo aver letto la proposta di legge sul conflitto d’interessi del margherito Franceschini. Già, proprio una proposta di legge sul conflitto d’interessi, ovvero quella materia sulla quale questo governo avrebbe dovuto legiferare da subito in maniera DEFINITIVA e spietata…alla Berlusconi, per intenderci. Senza guardare in faccia nessuno. Ed invece, a leggere quel documento, si rimani spiazzati dalla evanescenza e dalla morbidezza sia dei toni che dei contenuti. Una persona che sia coinvolta o possieda imprese i cui interessi possano entrare in conflitto con un ruolo istituzionale, non è ineleggibile. Bensì può essere eletta a patto che questi conflitti vengano risolti in accordo con i dettami di una ipotetica Autorità garante che dovrebbe essere composta da non meglio identificati personaggi di alto profilo intellettuale (si citano magistrati, professori universitari ecc). In altre parole, un’altra occasione persa per riparare ai misfatti di chi non si è mosso con la stessa morbidezza ed evanescenza. Ci sarebbe da spendere righe e righe per cercare di capire il perché di una mossa tanto stupida, e probabilmente si aggiungerebbero solo altri interrogativi alla già lunga lista di ‘perché?’ con cui commentare l’operato del Governo fino ad oggi. Ad esempio, chi sceglie i componenti di questa authority? Ed in base a quali principi? Ovvero, chi controlla i controllori? Ma non ne vale decisamente la pena. L’impianto della proposta di legge è più che chiaro e non limita in nessun modo l’accesso al Parlamento a quelle persone che potrebbero essere portatrici di conflitto d’interessi, come invece dovrebbe essere. Nel frattempo, il Cavaliere tuona contro l’operato del governo, promette milioni e milioni di manifestanti in piazza ma, guarda caso, continua ad elogiare alcuni dei suoi esponenti più morbidoni (vedi il caro d’Alema)…una contraddizione solo in apparenza.

1 comment:

roob said...

Purtroppo penso che se dovessimo lasciare la risoluzione di questo maledetto "conflitto di'interessi" all'attuale classe dirigente, non otterremo nessuna soluzione, sono tutti immersi in intralazzi che spesso legano tra loro anche esponenti di diverse fazioni politiche... e come sempre il cittadino paga i privilegi di questa demoplutocrazia.

O.T.
Grazie per il commento a "Memoria per tutti e tutto", soprattutto perchè hai capito la provocazione