
E' così che si intitola il libro che ho appena finito di leggere. Nonostante il titolo, si tratta di una analisi critica del giornalismo moderno, inteso come composto da chi scrive e dovrebbe informare e da chi legge e dovrebbe volersi informare. La figura di Vespa viene usata da Mino Fuccillo al solo scopo di illustrare vizi (molti) e virtù (poche) di informanti ed informandi, i primi ossessionati dalla vendita di un prodotto di intrattenimento, ormai non più in grado di 'spegare' la notizia, se non addirittura di capirla, i secondi troppo presi a vivere nell''eterno presente' per rendersi conto anche solo della propria ignoranza. Viene chiamato in causa l'abbruzzese punteggiato, come esempio non unico ma completo di giornalismo moderno. Sintesi di tutto quanto è diventata l'informazione, soprattutto quella politica, in Italia ed oltre. E' un libro utile prima ancora che ironico e divertente, scritto da una persona con un vocabolario completo e complesso, che non esita a soffermarsi sugli aneddoti della propria vita professionale tra una dissertazione sul significato della democrazia delegata ed un'altra della politica 'televisiva'. Frequenti le citazioni di...Alberto Sordi. O meglio di personaggi da lui interpretati. Mi domando se sia solo la passione dell'autore per l'attore o ci sia dell'altro. Indimenticabile la citazione 'dotta' dell'ultima riga prima del poscritto finale.
Ho imparato diverse cose leggendolo. Altre me le ha semplicemente riportate alla memoria. Ve lo consiglio.
1 comment:
Ti ho inviato un contributo che puoi leggere se clicchi. Ciao!
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