Saturday, October 28, 2006

La cultura dell'ignoranza


La serotonina, (5-idrossitriptamina o 5-HT), è una molecola molto simile agli aminoacidi che formano le proteine ed è naturalmente presente nel sangue, nella mucosa gastrointestinale e soprattutto nel tessuto nervoso. Al giorno d'oggi, è oggetto di una quantità infinita di studi scientifici, principalmente di natura neurofarmacologica poichè molti disturbi neuropsichiatrici comuni, come la depressione, i disturbi bipolari o l'emicrania, sono risultati essere sensibili alla manipolazione farmacologica delle sue funzioni. Cioè, aumentando o diminuendo il suo funzionamento con farmaci specifici, si può diminuire la severità dei sintomi della malattia studiata. Come per molte altre sostanze che agiscono nel nostro corpo, le proprietà della serotonina sono state conosciute molto prima che venisse identificata la molecola responsabile.
Questo merito spetta ad un italiano. Vittorio Erspamer nasce a Malosco (TN) il 30 luglio del 1909. Si laurea a Pavia a 26 anni (due meno di me...) descrivendo per la prima volta, nella sua tesi le cellule enterocromaffini dei vertebrati, ed una sostanza, l'enteramina, prodotta da esse. Vittorio Erspamer è un segugio. Afferra questa enteramina e non la molla più per buona parte della sua carriera, durante la quale lavorerà, tra l'altro, a Berlino, Bonn, Bari, Parma e Roma. Il risultato, è l'eguaglianza enteramina=serotonina (nome dato da Irwin Page a questa molecola, ancora sconosciuta, presente nel 'siero' ed attiva sul 'tono' muscolare dei vasi) e la dimostrazione delle sue proprietà farmacologiche. Nell'arco della sua carriera, oltre alla serotonina, identificherà numerosissime molecole e peptidi (brevi sequenze di aminoacidi) che agiscono nel nostro organismo regolando funzioni ormonali e nervose ed il cui studio, ad oggi, ha prodotto nel mondo migliaia e migliaia di pubblicazioni scientifiche. Viene insignito dall'Accademia dei Lincei del Premio Feltrinelli per la Medicina nel 1954 (un anno dopo di Igor Stravinsky ed un anno prima di Gaetano Salvemini) ed è più volte candidato al Nobel. Viktor Mutt del Karolinska Institute di Stoccolma lo paragona a Colombo e Vespucci come qualcuno che ha "...scoperto un continente da esplorare." Il riconoscimento del suo lavoro è unanime nel mondo scientifico, a livello internazionale. Così come lo è il cordoglio quando, il 26 ottobre del 1999, all'età di 90 anni, muore a Roma dove dirigeva il Dipartimento di Farmacologia che oggi porta il suo nome. Sette anni fa, lo ricordo, telegiornali muti. A parte i necrologi di parenti, amici e colleghi, forse solo un trafiletto nella cronaca cittadina di qualche giornale. A Roma esistono vie con nomi assurdi tipo 'via Barilla'. In Senato hanno inaugurato la sala 'Carlo Giuliani' (che per inciso, se fosse vivo, sarebbe tutt'altro che contento di saperlo). Oggi in uno degli 'hub' che frequento in rete ho provato a chiedere se qualcuno sapesse chi era Vittorio Erspamer, a sette anni esatti dalla sua morte. Nessuno lo aveva mai sentito nemmeno nominare. In compenso però tutti sapevano benissimo chi è Costantino, quanto è bello e come balla bene dalla defilippi.

3 comments:

Lesandro said...

grandioso fulmyne...come sempre

Giancarlo Calzolari said...

Una sola domanda ; lei è un parente del chimico Lesandro che, in anni lontani fu collaboratore di Erspamer?

Lesandro said...

Temo che il mio sia solamente un nickname caro amico. Nessuna parentela con nessun chimico.