Così ripeteva Calimero, il brutto anatroccolo reso famoso dal carosello in un’epoca in cui anche la pubblicità richiedeva fantasia. E così probabilmente va ripetendo Brambilla Michela Vittoria (BMV), ex-rossa d’assalto del PdL, ex-candidata alla delfina tura Berlusconiana, ex-simbolo del centrodestra pre-elettorale. Oggi non la vuole più nessuno, proprio come il brutto anatroccolo. Anzi, in molti le si scagliano contro aggressivamente, chi sostenendo che i suoi Circoli della Libertà non siano altro che meri numeri di telefono (Lino Jannuzzi), chi invocando criteri meritocratici e di anzianità che non sussisterebbero nel decidere se assegnarle oppure no un ministero, un sottosegretariato o una delega. Una cosa abbastanza comica questa del merito e dell’anzianità se si considera il ministero ritagliato addosso alle forme sinuose di Mara Carfagna e soprattutto se si considera che a pronunciare tutto ciò è stata Gabriella Carlucci, quella che ha dato dell’idiota ad un premio Nobel.D’altra parte anche lei, BMV, ha dei limiti evidenti che non le consentono l’ingresso definitivo nel gotha dirigenziale italiano e non poteva aspettarsi un trattamento diverso. È ricca, è imprenditrice, vive d’immagine. Ma nonostante tutto non è mai riuscita a collezionare nemmeno un avvisuccio di garanzia piccolo piccolo…e che diamine!
3 comments:
La stanno rimbalzando come un pallone da calcio, mi chiedo anche lei perchè continui ad insistere
poverina, s'è sbattuta tanto. Tante mani strette sorridendo, tanti sproloqui pre-elettorali, tante cene di rappresentanza, tante scosciate in prima serata da Vespa. E tutti i soldi spesi dal parrucchiere? Tutto il capitale investito in autoreggenti? Chi la rimborsa adesso?
la fantomatica storia del marchio registrato, di quella mi piacerebbe sapere di più
..presa a pesci in faccia, è la dura legge del contrapasso
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