Monday, May 12, 2008

Il non-segreto di stato

Giorgiana Masi era una studentessa di 19 anni, uccisa con un colpo calibro 22 sparato alla schiena il 12 maggio del 1977 durante una manifestazione. Il nome dell’assassino non è stato mai fatto, seppure Francesco Cossiga in un’intervista al Corriere del 25 gennaio 2007, sostiene: “La verità la sapevamo in quattro: il procuratore di Roma, il capo della mobile, un maggiore dei carabinieri e io. Ora siamo in cinque: l’ho detta a un deputato di Rifondazione che continuava a rompermi le scatole. Non la dirò in pubblico per non aggiungere dolore a dolore”. Nel luogo in cui Giorgiana Masi è stata uccisa, a Ponte Garibaldi, è stata posta una lapide su cui si legge questa poesia, che oggio il mio cuginastro mi ha spedito per imeil e che io bloggo al volo.

'Se la rivoluzione d'ottobre fosse stata di maggio,

se tu vivessi ancora,

se io non fossi impotente davanti al tuo assassinio,

se la mia penna fosse un'arma vincente,

se la mia paura esplodesse nelle piazze,

coraggio nato dalla rabbia strozzata in gola,

se l'averti conosciuta diventasse la nostra forza,

se i fiori che abbiamo regalato alla tua coraggiosa vita

nella nostra morte diventassero ghirlande

della lotta di noi tutte, donne,

se...

non sarebbero le parole a cercare di affermare la vita


ma la vita stessa, senza aggiungere altro.'"



3 comments:

Dyo said...

Me lo ricordo bene: aveva la mia età.
Sono stati anni orribili. Veramente orribili.

Anonymous said...

Non mi aspetto di meglio, purtroppo.
Per questo va ricordato TUTTO.

Anonymous said...

vividamente ricordo quel giorno, adolescente appena uscito da quel corteo e investito dall'onda d'urto dell'emozione di anni talmente intensi che a ricordarli fa ancora male allo stomaco. Pieni di cose, pieni di passione e pieni di dolore, come quel giorno.
una ragazza come me, come noi allora e oggi, fermata in quella foto così triste, come se vedesse qualcos'altro...