Tuesday, March 13, 2007

Eravamo tutti fratelli

Tante cose si possono dire di questo governo e del suo operato fino ad adesso, e quasi tutte, purtroppo negative. Ma anche nonostante questo è possibile trarre delle conclusioni positive da questo quasi-primo anno di governo Prodi. Una in particolare. Questo governo sta lentamente, ma in maniera sempre più palese, portando allo scoperto la vera anima delle parti politiche che lo compongono, e non solo. L’ala sinistra del parlamento, da Rifondazione Comunista a Mussi, ci sta provando. Rispetto del programma politico presentato in campagna elettorale senza se e senza ma, anche a costo di votare provvedimenti ‘a naso chiuso’, come quello sul rifinanziamento della missione italiana in Afghanistan. Alcuni non ci sono riusciti, come i senatori Turigliatto e Rossi. Troppo pesante è stato per loro il compromesso. Troppo stridente il contrasto tra quel voto e le proprie convinzioni personali. Hanno la mia comprensione, ma avrebbero dovuto pensarci prima. Era tutto già scritto nel programma che anche loro hanno accettato. Procedendo verso destra, le cose cominciano a farsi confuse. Ci si imbatte in un’area DS in cui non si capisce più bene quali siano le reali priorità da perseguire. L’amministrazione della cosa pubblica o questo fantomatico Partito Democratico? Alcuni dei Ministri che operano da questo distretto politico, uno su tutti, con mia profonda sorpresa, il Ministro degli Esteri d’Alema, stanno facendo bene. Ma è la politica Estera. Le sue linee sono state già tracciate in precedenza e fanno eccezione solamente quei casi straordinari, come il rapimento del giornalista Mastrogiacomo, che sono capitati lungo il percorso. Ma, a parte questi rari casi, sembra più che gli esponenti della coalizione che siedono in questa parte dell’emiciclo, da Fassino in giù, ma vale anche per il Presidente Prodi, siano troppo indaffarati a far nascere questo non meglio identificato PD, che nessuno sa ancora bene cos’è, ma che sembra tanto importante per loro. Un obiettivo da perseguire anche a suon di inciucioni se necessario, come suggerisce l’assordante silenzio del Governo su temi come il conflitto d’interessi o l’emittenza radiotelevisiva. Andiamo oltre. Dell’Italia dei Valori non abbiamo quasi più notizie. Il ministro delle Infrastrutture Antonio di Pietro è assente dalle principali testate giornalistiche da secoli ormai. Speriamo che sia perché è troppo impegnato a lavorare e perché il suo lavoro procede liscio, ma anche questo è un silenzio preoccupante. Ma è oltrepassato questo arco del Parlamento che ci si trova esposti alle rivelazioni più eclatanti. Dalla Margherita-Opus Dei di Rutelli-Binetti all’Udeur di Madre Mastella da Ceppaloni è tutto un rifiorir di buoni valori cattolici. Per l’ex-radicale Rutelli i Dico non sono una priorità. Ancora una volta folgorato sulla via di Damasco (ma forse è la Binetti che gli ha regalato un cilicio elettrico difettoso, di quelli ‘per un maggiore piacere del partner’), Rutelli, che parla in inglese sul web come Nando Meniconi, fa il possibile per ritardare la discussione sui Dico, smarcandosi con abilità da centravanti di fronte alle recenti manifestazioni di piazza. ‘Prima l’economia’, ‘prima il lavoro’…si vabbè…cioè? Ci manca solo che dica ‘prima la salute!!!’. E poi arriva lui, Mastella. Questo essere chimerico, mezzo Ruini e mezzo stronzo. È arrabbiato. Ma non per i Dico. È arrabbiato con Casini perché ‘cazzo avresti pure potuto dirmelo prima delle elezioni che volevi rifare la diccì…guarda in che casino mi trovo adesso!!!’. E ci prova a fare questo salto di qualità, ma si sforza di farlo come quello a cui non viene lasciata altra alternativa. La vittima. Dimentico del fatto che quel programma politico presentato in campagna elettorale l’ha sottoscritto pure lui. E la cosa triste è che sia i giornali che le televisioni lo aiutano non poco in questo. Oltre ovviamente al Vaticano, che proprio in questi giorni lo ha innalzato, attraverso l’Osservatore Romano, agli Altari della quasi-beatitudine, investendolo della nomina di ‘Difensore Ecclesistico dei Buchi di Culo Altrui’ (DEBCA). E forte è la milizia propagandistica che il clero ha messo a disposizione del Ministro. Offese, insulti, disprezzo a vagonate dalle colonne del giornale per quelle persone che domenica scorsa sono sfilate per le vie di Roma. La condanna della presenza di bambini alla manifestazione, quasi fossero stati usati come scudo da mostri omosessuali dediti ad ogni sorta di perversione. Curioso che la Chiesa si ricordi dei bambini solo in circostanze come questa e non quando i cattolicissimi elicotteri americani sganciano fosforo bianco su altri bambini, meno bianchi e più mussulmani. Poi oggi, la ciliegina sulla torta ce l’ha messa il Grande Ratzinger in persona, con magli perforanti, raggi protonici e via dicendo, che non solo ha DIRETTAMENTE richiamato alle loro responsabilità di cattolici i politici italiani (‘vai Clemente…sei tutti noi!!!’), ma ha anche concluso la propria esortazione apostolica sull’Eucarestia, suggerendo di reintrodurre il latino nelle celebrazioni religiose. Non si sa mai…i fedeli potrebbero capire che anche secondo Gesù Cristo siamo tutti fratelli…

6 comments:

Lawrence d'Arabia said...

omg..le parti su rutelli e mastella erano spettacolo puro.

Seriamente, diciamo che secondo me è troppo presto per giudicare il governo. Purtroppo ha fatto le sue porcate, ma anche buone cose.

L'economia (secondo me la priorità delle priorità) è in ripresa e tutto sommato anche le prospettive per i giovani migliorano.

Senza infamia e senza lode, secondo me.

ciao

Lesandro said...

Anche io credo che la situazione sia in evoluzione. Solo non sono convinto che la direzione di questa evoluzione sia la migliore...personalmente mi sono ripromesso di attendere un altro anno prima di emettere giudizi tanto definitivi quanto personali. Dopotutto già oggi leggo che si sta mettendo mano alla Bossi-Fini...hai visto mai...

Lawrence d'Arabia said...

Beh sì. Credo che più o meno siamo tutti daccordo che questa non è certo l'alternativa migliorare.

Io però resto convinto che sia la meno peggiore.

ciao

Lawrence d'Arabia said...

*alternativa migliore volevo dire.

Azz mi sono rovinato la frase a effetto :asd:

Francis Drake said...

ora che tra le priorità c'è la legge elettorale, ci scordiamo altre liberalizzazioni!

Lesandro said...

Caro Drake, la tua frase suona interessante ma mi risulta poco chiara. Che vuoi dire? Regalami altre due righe, non afferro il nesso tra legge elettorale e liberalizzazioni.