Saturday, December 09, 2006

Ahi serva Italia, di dolore ostello...

Evabbè. Io ce l’ho messa tutta. Ho aspettato fiducioso. Ho spulciato giornali e quotidiani nell’attesa di un articoletto confortante, di una smentita, di una spiegazione. Ma non ho trovato nessuna di queste cose. Prodi tace. I quotidiani tacciono, cosa ancor più grave. Il 30 novembre scorso, l’Avvocatura di Stato, convocata dalla Commissione Europea per dibattere della legittimità della legge Gasparri e soprattutto dei soprusi reiterati subiti da Francesco di Stefano e dalla sua Europa7 (un procedimento iniziato sotto il governo Berlusconi e proseguito fino ad oggi) ha letteralmente tradito le aspettative di chiunque abbia deciso di votare per l’Unione. Tutti si aspettavano un cambio di direzione. Una svolta che restaurasse la legalità nel nostro paese, almeno per quanto riguarda l’emittenza televisiva e le concessioni delle frequenze. Ma questa virata non c’è stata, e l’Avvocatura, rappresentativa dell’attuale Governo, ha tenuto la barra immobile, perseverando nell’atteggiamento criminale del precedente Governo. Di Stefano è comprensibilmente frustrato. “…è uno scandalo, una difesa assoluta e continua delle posizioni del governo Berlusconi e della Gasparri” dice l’imprenditore. Come dargli torto? Già altri, compreso il sottoscritto, avevano sottolineato la mancanza di una discontinuità evidente tra questo governo ed il precedente quando venne reso pubblico il ddl Gentiloni sull’emittenza radiotelevisiva (vedi il post “Gaspaloni e Gentilarri”). Ma l’atteggiamento tenuto dall’Avvocatura di Stato davanti alla Corte Europea, che sostanzialmente è consistito nell’affermare che “il Governo sta cambiando la legge” e nulla più, confermano che il Governo Prodi, in fatto di emittenza radiotelevisiva, predica bene ma razzola malissimo. Che fine ha fatto l’intenzione di radere al suolo la legge Gasparri, tanto propagandata nelle 282 pagine del Programma dell’Unione? Non ci è dato saperlo evidentemente. Però la puzza la sentiamo benissimo. La puzza del ‘do ut des’, la puzza dell’inciucio più svergognato. La puzza di massoneria insomma. E la sentiamo ancora di più quando ci accorgiamo che una notizia del genere viene praticamente ignorata da tutti i principali quotidiani, indipendentemente dallo schieramento. Unica nota fuori dal coro, come sempre, rimane l’Unità. L’articolo di Travaglio ‘Produsconi’ nella rubrica ‘Ulivood Party’ è stato l’unico, almeno tra quelli che ho letto io, ad evidenziare questo schifo, a porsi il problema della discontinuità tra questo governo ed il precedente. Eppure anche quello è rimasto un caso isolato.
Insomma a Di Stefano non rimane che pregare. Pregare che almeno l’Alta Corte Europea sentenzi in suo favore, costringendo il Governo a spedire definitivamente Rete4 sul satellite (quello più lontano speriamo) ed assegnando ad Europa7 le frequenze che gli spettano, e regalando a noi italiani l’ennesima, pesante, evitabilissima figura di merda davanti al resto del mondo.

AAA. Cercasi nocchiero per governare nave attualmente in gran tempesta. Possibilmente con le palle. Salario ottimo. Benefits a iosa. Mastella trattabile. Cazzo volete di più?

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