Saturday, October 06, 2007

La Casta Impreparata

È anche colpa nostra forse. Abbiamo sempre dato un’impressione sbagliata. Colpa nostra, di chi ha sempre vissuto la realtà politica italiana al riparo da tanti malanni, senza essere mai sfiorati da problemi seri. Illegalità, criminalità, povertà, sono tre accenti contro cui, a parole, ci siamo sbattuti tutti ma poi, nei fatti, non siamo mai stati altrettanto incisivi ed abbiamo accettato passivamente le briciole che ci venivano lanciate dal mondo politico. Briciole fatte di frasi ad effetto, panini telegiornalistici, commemorazioni e lapidi, dando l’impressione di essere ben contenti di non doverci immischiare più di tanto in realtà che, credevamo, non ci toccassero da vicino. Il proverbiale struzzo che ficca la testa sotto la sabbia. E
così facendo si è raggiunto un eccesso, una condizione estrema. Quella in cui la casta politica comincia a pensare che quella maschera di perbenismo dietro cui celava i propri interessi non sia più necessaria, dal momento che il ‘popolo’ è accondiscendente, non replica, non risponde. E ci restano siceramente male, sono sinceramente sorpresi adesso che si accorgono che quell’impressione è sbagliata. Quando si accorgono che uno magari non scende in piazza, ma ciononostante registra, incamera, ricorda e poi tira le somme. E s’incazza!
Leggere i commenti del mondo politico alla trasmissione Annozero di giovedì scorso è allucinante. Viene davvero da pensare ‘ma dove abbiamo sbagliato?’. Voglio riportarne alcuni, quelli più assurdi secondo me.

È stata una puntata a senso unico”, Franco Marini, Presidente del Senato. Che cazzo significa? C’era una notizia da commentare e da approfondire. In studio c’era chi rappresentava la gente a sostegno del magistrato e chi rappresentava il governo (e conoscendo il modus operandi di Santoro scommetto che Mastella sia stato ampiamente invitato). Se la trasmissione è risultata a senso unico è solo perché unica è la conclusione a cui ciascun essere senziente giungerebbe dopo essere venuto a conoscenza dei fatti reali (ovvero quelli che non si sentono dai telegiornali) dalla viva voce dei protagonisti coinvolti. Mi domando come avrebbe dovuto cambiare il tutto per risultare ‘a doppio senso’. Forse bisognava ripetere ogni tot minuti “si vabbè, però il ministro di grazia e giustizia è anche simpatico ogni tanto”.

un errore trasformare Mastella in un capro espiatorio dei difetti della politica”, Paolo Gentiloni, ministro delle telecomunicazioni (credo…). Ma nessuno trasforma Mastella in capro espiatorio. Fa tutto lui da solo. È lui che manda le ispezioni e suggerisce i trasferimenti, e sempre quando c’è qualche compagno di merende che rischia di finire dietro le sbarre. Di chi altri si sarebbe dovuto parlare in trasmissione? Del Milan? A chi si sarebbe dovuto riconoscere la responsabilità dei fatti? All’aviaria?

Secondo Landolfi poi “Il giornalista non deve avere timori reverenziali verso nessuno. Quando però si trattano temi delicati è opportuno non solo garantire una trasmissione equilibrata ma anche in grado di consentire ai telespettatori di formarsi un convincimento quanto più aderente alla realtà”. Piccolo problema. Erano i telespettatori stessi, quelli che quei problemi li sperimentano quotidianamente sulla propria pelle, a fare la trasmissione. E ancora, che significa più equilibrata? Che dovevano scontrarsi in 11 contro 11 su un campo di calcio? Che bisognava fare la cronistoria dell’operato politico mastelliano come si fa col Duce, che era un dittatore però ‘ha anche fatto qualcosa di buono?’

La verità, è che questa casta politica non era pronta. È indifesa di fronte a mastini dell’informazione come Travaglio e Santoro, inerme di fronte alle parole semplici e dirette di Salvatore Borsellino, sconfitta di fronte alla determinazione di Rosanna Scopelliti. E non ci sta. Rimprovera a queste persone di non essere il gregge di pecore che credevano fossero.

Temo che il processo sia ormai irreversibile cari ‘compagni’. Fareste bene ad abituarvi.

5 comments:

Anonymous said...

Caro Lesandro,
le vicende in rai parlavano, e parlano chiaro.
Un'altra cosa pubblica da presidiare.
Alla faccia di Samuelson.

(continuo a leggerti, eh)

Lesandro said...

Ciao Cri, grazie per l'interesse.
'Presidiare' sembra proprio essere la parola giusta. Proprio oggi ho letto su Videopolitik, il blog dell'amica Gisa, che mamma rai ha deciso di oscurare tutti i filmati presi dalle sue reti ed immessi nel circuito youtube. Gisa su quei filmati ha costruito il suo blog e pertanto ha scritto alla rai per chiedere spiegazioni. Le hanno risposto che il materiale audiovisivo della rai non è da considerarsi ad 'uso pubblico'!!! Roba che è venuta a me la voglia di prenderli a schiaffi!
Ciao

Anonymous said...

Dimenticavo, mi manda 1ps ;)

Anonymous said...

Forse per bontà d'animo hai tralasciato le dichiarazioni deliranti di Prodi, Veltroni e Bindi che giudicavano "su resoconti giornalistici" una trasmissione che non avevano visto come premettevano. Sì, forse è proprio colpa nostra - come scrivi all'inizio - se siamo arrivati a questo punto.

Lesandro said...

Più che per bontà d'animo perchè dichiarazioni del genere si commentano da sole. Come quella che noi avremmo la classe politica che ci meritiamo.
Sarà l'alzheimer...