Leggere i commenti del mondo politico alla trasmissione Annozero di giovedì scorso è allucinante. Viene davvero da pensare ‘ma dove abbiamo sbagliato?’. Voglio riportarne alcuni, quelli più assurdi secondo me.
“È stata una puntata a senso unico”, Franco Marini, Presidente del Senato. Che cazzo significa? C’era una notizia da commentare e da approfondire. In studio c’era chi rappresentava la gente a sostegno del magistrato e chi rappresentava il governo (e conoscendo il modus operandi di Santoro scommetto che Mastella sia stato ampiamente invitato). Se la trasmissione è risultata a senso unico è solo perché unica è la conclusione a cui ciascun essere senziente giungerebbe dopo essere venuto a conoscenza dei fatti reali (ovvero quelli che non si sentono dai telegiornali) dalla viva voce dei protagonisti coinvolti. Mi domando come avrebbe dovuto cambiare il tutto per risultare ‘a doppio senso’. Forse bisognava ripetere ogni tot minuti “si vabbè, però il ministro di grazia e giustizia è anche simpatico ogni tanto”.
“un errore trasformare Mastella in un capro espiatorio dei difetti della politica”, Paolo Gentiloni, ministro delle telecomunicazioni (credo…). Ma nessuno trasforma Mastella in capro espiatorio. Fa tutto lui da solo. È lui che manda le ispezioni e suggerisce i trasferimenti, e sempre quando c’è qualche compagno di merende che rischia di finire dietro le sbarre. Di chi altri si sarebbe dovuto parlare in trasmissione? Del Milan? A chi si sarebbe dovuto riconoscere la responsabilità dei fatti? All’aviaria?
Secondo Landolfi poi “Il giornalista non deve avere timori reverenziali verso nessuno. Quando però si trattano temi delicati è opportuno non solo garantire una trasmissione equilibrata ma anche in grado di consentire ai telespettatori di formarsi un convincimento quanto più aderente alla realtà”. Piccolo problema. Erano i telespettatori stessi, quelli che quei problemi li sperimentano quotidianamente sulla propria pelle, a fare
La verità, è che questa casta politica non era pronta. È indifesa di fronte a mastini dell’informazione come Travaglio e Santoro, inerme di fronte alle parole semplici e dirette di Salvatore Borsellino, sconfitta di fronte alla determinazione di Rosanna Scopelliti. E non ci sta. Rimprovera a queste persone di non essere il gregge di pecore che credevano fossero.
Temo che il processo sia ormai irreversibile cari ‘compagni’. Fareste bene ad abituarvi.
5 comments:
Caro Lesandro,
le vicende in rai parlavano, e parlano chiaro.
Un'altra cosa pubblica da presidiare.
Alla faccia di Samuelson.
(continuo a leggerti, eh)
Ciao Cri, grazie per l'interesse.
'Presidiare' sembra proprio essere la parola giusta. Proprio oggi ho letto su Videopolitik, il blog dell'amica Gisa, che mamma rai ha deciso di oscurare tutti i filmati presi dalle sue reti ed immessi nel circuito youtube. Gisa su quei filmati ha costruito il suo blog e pertanto ha scritto alla rai per chiedere spiegazioni. Le hanno risposto che il materiale audiovisivo della rai non è da considerarsi ad 'uso pubblico'!!! Roba che è venuta a me la voglia di prenderli a schiaffi!
Ciao
Dimenticavo, mi manda 1ps ;)
Forse per bontà d'animo hai tralasciato le dichiarazioni deliranti di Prodi, Veltroni e Bindi che giudicavano "su resoconti giornalistici" una trasmissione che non avevano visto come premettevano. Sì, forse è proprio colpa nostra - come scrivi all'inizio - se siamo arrivati a questo punto.
Più che per bontà d'animo perchè dichiarazioni del genere si commentano da sole. Come quella che noi avremmo la classe politica che ci meritiamo.
Sarà l'alzheimer...
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