
Un incidente dunque, o almeno così credevamo. Ne eravamo tutti tanto convinti che non ci ha sorpreso più di tanto la rapidità con cui la magistratura ha archiviato il caso, assolvendo Placanica per aver agito in nome della legittima difesa. Poi però lo stesso Placanica rilascia un’intervista al giornale ‘Calabria Ora’ (lo stesso giornale perquisito dalle forze dell’ordine il 7 maggio scorso, dopo la pubblicazione della relazione relativa alla Asl di Locri, che portò alla chiusura della stessa per ‘infiltrazioni mafiose’). Rilascia un’intervista che non solo rivela alcuni raccapriccianti retroscena della vicenda, come le congratulazioni ricevute dal giovane carabiniere, da parte dei suoi commilitoni, per l’uccisione (‘benvenuto tra i killer’), ma riaccende la curiosità, riporta in evidenza tutte le contraddizioni di questa vicenda, del processo. Tutti gli interrogativi riaffiorano. E viene fuori che, ad esempio, mentre Placanica afferma che erano solo in due nel retro di quel ‘defender’, il suo collega sostiene ripetutamente durante il processo che invece erano più di due. Viene fuori che il foro lasciato dal proiettile non è compatibile con quelli delle 9 mm normalmente in dotazione all’Arma, essendo di 8 mm. Viene fuori che a sparare potrebbe essere stato qualcun altro insomma, forse un alto ufficiale.
In un paese normale, tutti questi interrogativi aprirebbero un dibattito pubblico, anche parlamentare. In un paese normale una commissione d’inchiesta si farebbe carico di ricercare e di rendere pubblica la verità. In un paese normale scoppierebbe un casino infernale. Ma il nostro non è un paese normale. Il dibattito pubblico è limitato a pochi giornali, qualche sito web e qualche blog. La commissione d’inchiesta, di cui l’Unione s’era fatta garante in campagna elettorale, è ferma ed osteggiata da più parti anche interne alla maggioranza (Italia dei Valori e Rosa nel Pugno). Insomma, il casino infernale, ancora una volta, non scoppia. Come dice La Russa, ‘abbiamo problemi più seri da risolvere’.
Già, cose più importanti. Tipo l’inchiesta sui brogli elettorali!