Wednesday, November 29, 2006

Il Tempo delle Conseguenze

Finalmente. Era da sempre che ne aspettavo una. Dopo decadi di ‘Rambo’, alieni, asteroidi assassine, spie russe-cinesi-arabe ecc., insomma dopo decadi di ‘americanate’ inutili quando non dannose, finalmente un’americanata fatta bene. “An Inconvenient Truth”, sottotitolo “A Global ‘Warming’”, il DVD prodotto dall’ex candidato alla Casa Bianca Al Gore (ancora una volta il link giusto l’ho trovato da Beppe Grillo). Quello della contestazione elettorale con Bush, tanto per capirci e per rimanere in tema. In pratica un documentario sul disastro ambientale di inizio millennio, sull’effetto serra, sull’innalzamento del livello degli oceani e sulla desertificazione. In realtà è un po’ autocelebrativo. In pratica Gore in più di una occasione si ‘auto-intervista’ e non evita di ripercorrere i dubbi sulla sconfitta elettorale. Col riscaldamento globale c’entrano poco, però riesce a farceli entrare comodamente lo stesso. Immagini, grafici, fotografie satellitari, ricostruzioni virtuali di un ambiente devastato dalle emissioni di CO2 e dalle politiche dissennate di USA ed Australia, le uniche due nazioni che hanno rifiutato di aderire al Trattato di Kyoto sul riscaldamento del pianeta. Ghiacciai scomparsi, come quello del Kilimangiaro, calotte polari in disfacimento (impressionanti le immagini dello sgretolamento lampo di una parte del polo sud. Una superficie di ghiaccio pari a più dell’Italia andata in frantumi in pochi giorni), laghi essiccati e trasformati in deserti, previsioni accurate e comprovate di quanto potrebbe accadere nei prossimi 50 anni, limite individuato per la sopravvivenza della nostra specie (ma un po’ di tutte in verità). Il tutto dividendo lo schermo tra una delle tante conferenze tenute dal democratico americano a questo riguardo e filmati più o meno d’epoca. Senza peli sulla lingua se la prende con gli USA per essere responsabili di più del 30% delle emissioni di gas serra del pianeta. In Italia gli avrebbero dato del comunista probabilmente. Anche perché tutti i dati presentati sono, come dire, inoppugnabili. Vale decisamente la pena comprarlo. Anche e soprattutto per il tono. Non è un caso infatti che ne parli in termini di ‘americanata’. Il tono è quello epico, ironico, apicale dei discorsi presidenziali. Immancabile come la bandiera rialzata dai soldati ad Okinawa. Come gli squarci di vita privata dell’oratore che si aprono sullo schermo per illustrare le sue storie, le sue tragedie ed il suo, anche questo immancabile, ranch di famiglia dove il babbo ‘self-made’ allevava bestiame e coltivava tabacco. Frasi ad effetto, piazzate al punto giusto della narrazione, che divertono il pubblico, nonostante l’argomento trattato, o lo sollevano in applausi entusiasti. L’americanata classica insomma, però, una volta tanto, a fin di bene. Una volta tanto per denunciare un pericolo reale. Una volta tanto per spronare gli Stati Uniti non alla conquista, non alla distruzione, ma alla ricostruzione, o meglio, alla riparazione di un pianeta che è l’unico attualmente disponibile. A chi non piacerebbe vedere la famosa ‘stars and stripes’ sventolare dalla cima di un reale processo di risanamento del nostro ecosistema piuttosto che dalla cima di un cumulo di macerie fresche di bombardamento?
"Il periodo dei rinvii e delle mezze misure è finito" diceva Churchill. "Adesso inizia il periodo delle conseguenze".

PS
Io ho comprato il DVD in inglese. Non so se ne esista già uno con traduzione o sottotitoli in italiano. Gore parla comunque un inglese comprensibilissimo.

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