
Come funziona? Le elezioni sono quelle per l'elezione del Congresso. Ogni stato elegge un tot di rappresentanti. Ogni rappresentante viene eletto in un collegio. Il segreto sta nel modo con cui vengono disegnati i collegi. Nel suo articolo, Alessandro Ursic fa l'esempio di uno stato ipotetico con tre collegi e novanta elettori. In questo stato, alle elezioni precedenti, il partito blu aveva vinto sul partito rosso per due collegi ad uno. Ma il partito blu ama esportare democrazia a basso costo e l'opinione pubblica, vedi tu, ha cambiato idea. Per cui oggi, su novanta elettori ne avrebbe solo 35, ovvero la minoranza. Come ovviare? Dal momento che il partito al governo può ridisegnarsi i collegi a piacimento (negli USA ciò è possibile dal giugno scorso...quando si dice il caso!), allora il partito blu creerà un collegio che racchiuda tutti o quasi i 55 elettori del partito rosso, in modo da isolarli in un unico collegio e poter vantare la maggioranza negli altri due collegi (opportunamente disegnati in modo da dividersi equamente i suoi 35 elettori) causa mancanza di elettori per la controparte. Il risultato è che si vota in collegi dalle forme barocche, come quello della figura, disegnato in occasione delle elezioni del 1992. Il primo ad usare questo trucchetto fu appunto Elbridge Gerry che nel 1812, per assicurarsi la maggioranza nel suo collegio del Massachusetts, gli dette una forma assurda, simile ad una salamandra. Da cui il nome. In pratica non sono più gli elettori a scegliersi i candidati, ma i candidati a scegliersi gli elettori. Conseguentemente, a meno di ribaltamenti clamorosi del fronte elettorale, improbabili in un sistema maggioritario, il partito blu continua a tenersi la poltroncina sotto alle natiche e ad esportare GigaCurie di democrazia impoverita.
Se questa gente mettesse lo stesso ingegno nella ricerca biomedica oggi il cancro si curerebbe con un'aspirina! Una curiosità. Questo sistema funziona in tutti gli Stati Uniti. Eccetto l'Iowa. Chissà perchè...
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