Thursday, September 18, 2008

Si discuteva sui problemi dello stato...

Bè, non era il cantante dei Pink Floyd. Non era famoso o, quantomeno, conosciuto ai più. Di certo, se chiedi oggi a un ventenne di Roma chi fosse Stefano Rosso, quello ti dice che è un comico milanese. E invece era romano, Stefano Rosso. Ma di quella Roma degli anni settanta, quella che ancora respirava Pasolini, cullava un 'Monnezza' piccolo piccolo e vedeva Santarini e Frustalupi fronteggiarsi in un bellissimo Olimpico tutto di marmo bianco.
Si son tenuti ieri, presso Santa Maria in Trastevere, i suoi funerali. Personalmente, non sapevo che fosse morto. Aveva sessant'anni. Una notizia del genere sfiora appena la carta stampata. Ma non sfugge ad internet. E così...

2 comments:

isterika said...

ecco, vedi, io il pezzo l'ho ascoltato e a me vien su una gran tristezza quando sembra che tutto si ripete e per quanto crediamo di progredire, di cambiare, di vivere in una società diversa rispetto a vent'anni fa... non è cambiato niente, leggo pasolini e tutto sembra ancora lì, ascolto gaetano e la sensazione è la stessa... mah, l'aveva capita tomasi di lampedusa...

Lesandro said...

Non è che SEMBRI che tutto sia ancora lì. Tutto E' ancora lì. Alcuni hanno saputo interpretare i segni del proprio tempo allora e, cosa ancor più importante, li hanno saputi spiegare ai propri contemporanei. Pasolini avanti a tutti. Lo so che è banale dirlo, ma non ne usciremo mai se non con la ricetta di Gesualdo Bufalino, riportata da Gery Palazzotto qualche post fà. Ovvero Libri, libri e ancora libri. Al posto di veline, carrambe e altre puttanate del genere.