Commento:
Tuesday, October 30, 2007
Antonio di Pietro e il G8
Commento:
Rimproveri reali
Da buon complottista nato, vedo dietro tutta questa sfacciataggine, l’invio di segnali precisi all’occidente, solo che non riesco a decodificarli.
Monday, October 29, 2007
Sua Maestà il carnefice
Accade che il Regno Unito, ed i suoi maggiori rappresentanti, hanno espressamente dichiarato la propria distanza da tutti quei paesi in cui la tortura, il non rispetto dei diritti umani, la dittatura, opprimono la popolazione, in particolare quella femminile. I vertici politici britannici, in particolare il premier Gordon Brown, hanno più volte rifiutato di partecipare ad eventi che vedessero coinvolti personaggi politici direttamente o indirettamente collegati o responsabili a violazioni dei diritti umani. poi oggi, la notizia che Abdullah al-Saud, re dell’Arabia Saudita, verrà in visita ufficiale in UK e non solo incontrerà i suddetti vertici politici del Regno, ma riceverà anche il ‘full red carpet treatment’. L’Arabia Saudita è stato bollato da Human Rights Watch come uno dei regimi più brutali del mondo. In particolare, le donne saudite vivono una condizione simile a quella dell’arresto permanente. Non possono uscire di casa da sole, non possono guidare, non possono fare niente senza la supervisione di un uomo, sia esso il marito, il padre o il figlio quindicenne. La condizione delle donne in Arabia Saudita è stata illustrata da una donna coraggiosa che riuscì a pubblicare un breve scritto su internet, prima che il suo sito venisse oscurato. L’Independent ne riporta uno stralcio che copio ed incollo:
“Imagine being a woman, and being subject to harassment, beating, or murder, then when your picture is published in local newspapers, along with the criminals' in all their murderousness, there will still be those who ask if you, the victim, were veiled ... Imagine being a woman whose nose, arms, and legs are now broken by your husband, and when you submit a complaint to a judge saying: He beats me! He'd casually reply by saying: Yes? What else? ... “
I vertici politici britannici si giustificano (sempre ‘distrattamente’) dicendo che l’Arabia Saudita sta compiendo un percorso di modernizzazione dei propri costumi, ma diverse organizzazioni riportano come questi cambiamenti siano semplicemente ‘cosmetici’, mentre nella realtà le cose non cambiano affatto.
La verità, afferma l’Independent, sta negli strettissimi rapporti di interdipendenza che esistono tra UK ed Arabia Saudita. I primi forniscono materiale bellico, i secondi ricambiano, ovviamente, col petrolio. ‘Addiction’
La Regina (unica donna a cui è consentito incontrare il re saudita) e Gordon Brown omaggeranno il carnefice dentro Buckingham Palace per tutta la settimana.
Non avremo i loro giornali, ma in quanto a politici-banderuole anche l’UK non ha poi molto da insegnarci. Non quando entra in ballo il petrolio comunque.
L’articolo lo trovate qui.
Saturday, October 27, 2007
Il riflesso dello scarpone
Il marine Mario Lozano è stato ritenuto ‘non processabile’ da un tribunale italiano per l’omicidio di Nicola Calipari in virtù di una non meglio identificata ‘assenza di giurisdizione’. Non è processabile perché è americano. Non è la prima volta che succede. Anzi. C’è da perdere le staffe solo per questo in verità. Ma quello che più mi fa incazzare è il contorno di ipocrisia servito da chi prima regala gentilmente questo ennesimo bagno di merda agli italiani e dopo cerca anche di convincerli che invece è profumatissimo bagnoschiuma. Siamo servi Cioè, siamo governati da servi. Il che fa di noi degli schiavi. Facce di bronzo temprato al fuoco del più totale disprezzo per ogni forma di appartenenza ad un paese compaiono in televisione ed osano rivolgere alla vedova di Calipari dopo il proscioglimento dell’assassino del marito parole come ‘non dimenticheremo’, quando invece la sola cosa che vogliono è proprio dimenticare, ed al più presto. Oppure ardiscono disquisire affettatamente su questa ‘carenza’ del nostro codice. L’importante è comparire in tivvù ed affermare che ci ‘dispiace tanto’. Quasi che il tubo catodico potesse in qualche modo battezzare l’ennesima sequela di cazzate innalzandole a verità assoluta e risolvendo il problema del nostro dispiacere. Quello che non capisco è per chi questo teatrino viene messo in atto. Tutti in Italia sanno come stanno le cose. Lo sanno perché, verrebbe da dire ‘sfortunatamente’, i prodi marines non sono riusciti ad ammazzarli tutti. Avevano probabilmente a disposizione un numero limitato di colpi da sparare, per rimanere nel limite dell’incidente plausibile, e non sono riusciti a portare a termine il compito che gli era stato assegnato. E questi superstiti hanno detto, hanno raccontato, hanno descritto. Che l’auto procedeva a velocità contenuta (cosa che è stata verificata nonostante la riluttanza degli americani a fornire l’auto), che si è fermata a distanza di sicurezza (cosa che è stata verificata nonostante i tentativi di inquinamento della scena del crimine) e via dicendo. Lo sappiamo tutti, così come sappiamo che la non giudicabilità di Lozano altro non è se non il risultato dell’infame Convenzione di Londra del 19 giugno 1951, che ci vuole come persone di serie B di fronte ad un militare americano, sia all’estero che in casa nostra. Eppure, nonostante l’evidenza dei fatti, qualcuno sente sempre il bisogno di apparire in televisione con l’arroganza di chi crede di poterti convincere che Cristo è morto dal freddo.
Non basta il fatto che un italiano, coraggioso ed onesto, sia stato ammazzato come un criminale mentre tentava la più nobile delle imprese, ovvero salvare la vita di qualcuno. Non basta che il suo assassino abbia avuto la faccia tosta di andare in televisione a dire che la vera vittima è lui, mentre la Sgrena ci ha guadagnato perché ci ha scritto un libro. Non basta che adesso questo vigliacco se la stia spassando a casa sua, magari insieme a quel Richard Ashby, responsabile dei 19 morti del Cermis. Tutto questo non basta. Dobbiamo anche sorbirci le cazzate di chi cerca di convincerci che tutto questo è anche normale. Ed io sto per finire gli scarponi.
Thursday, October 25, 2007
La vita in metri quadri
Tuesday, October 23, 2007
Quelli che non ne va bene una
I carabinieri si sono messi sulle sue tracce. Io spero che non lo trovino, ad essere sinceri.
Monday, October 22, 2007
Salviamo il pianeta
“Questa volta non si tratta di semplici indiscrezioni, ma è l’Udeur che minaccia di non votare la Finanziaria. «Se non ci sarà un chiarimento è tutto inutile quello che stiamo facendo – ha dichiarato lunedì il capogruppo dell’Udeur al Senato, Tommaso Barbato – ci sono troppi pappagalli in giro. O c'è chiarezza o l'Udeur non ci sta: se gli facciamo schifo – ha concluso – noi ce ne andiamo e non ci sono problemi». Ma il problema c’è, è che Mastella è sotto tiro da settimane: si è fatto il suo nome quando si discute di sicurezza perché è lui il ministro della Giustizia che ha firmato l’indulto, si è parlato di Mastella nella polemica sui costi della politica dopo che insieme al figlio ha approfittato di un viaggio con un aereo di Stato, infine, oggi, il leader dell’Udeur è sotto accusa per la richiesta di trasferimento del pubblico ministero di Catanzaro Luigi De Magistris, che indaga sui rapporti illeciti tra politici e imprenditori. (…) Il chiarimento che Mastella e i suoi vorrebbero, è soprattutto quello del ministro Antonio Di Pietro che domenica è arrivato a chiedere al presidente del Consiglio di «valutare se sia opportuno» che il leader dell'Udeur resti al suo posto, dopo l’iscrizione nel registro degli indagati dell’inchiesta Why Not.”
In altre parole, oltre al ‘sì’ anche il ‘sissignore’. Non solo il nostro invidiatissimo ministro di Grazia e Giustizia sta oltrepassando anche i sogni erotici più spinti del nostro precedente Presidente del Consiglio, scarcerando, approfittando, avocando. Ma pretende anche di farlo e di ricevere gli omaggi del resto del Governo per questo. Pena, cade il governo perché ‘Mastella se ne va’…
E VATTENE!!!
Quando Rifondazione fece cadere il primo governo Prodi, in virtù del fatto che i patti di desistenza pre-elettorali non erano stati rispettati (bei tempi), tutti si affrettarono a buttare la croce addosso a Bertinotti, chiamandolo responsabile di infiniti (ed indefiniti) malanni per l’Italia (il posto di Prodi venne preso da d’Alema). Adesso invece non si riesce a leggere una riga di biasimo che è una nei confronti di questo...di questo...CO£$%&NE che tiene in scacco tutta la maggioranza per favorire eserciti di compagni di merende, a destra e a sinistra. Al contrario è tutto un esprimere solidarietà nei confronti del ministro che è arrivato a dire che aspetta il giudizio della magistratura con ‘serenità’ e che l’avocazione dell’idagine dalle mani di de Magistris non comporta l’interruzione dell’iter giudiziario. In altre parole, i magistrati devono essere intercambiabili e quello che stava facendo de Magistris potrà farlo qualcun altro. Mi pare di averla già sentita questa, qualche anno fa…in Sicilia
DEMASTELLIZZIAMO IL PIANETA!
È un appello ambientalista più che altro.
Saturday, October 20, 2007
Il Govelno Plodi
Non sono ancora riuscito a leggere il testo del ddl. E devo dire che le parole di Gentiloni (ma anche di altri) non mi rassicurano per niente. Soprattutto se si considera l’intransigenza e la sicumera di Levi. In più di un’occasione le rassicurazioni di questo governo sono state seguite da sonore bastonate. Senza contare che l’approvazione di un ddl del genere segnerebbe la fine del consenso per questo governo e farebbe la felicità dell’opposizione che potrebbe pertanto decidere di votarlo all’unanimità. Perciò, nel dubbio, io prima aderisco alla campagna lanciata da Gianfalco, poi mi ‘candido’ e dico ai blogger che mi conoscono:
"Hai un blog ma questa massa di cialtroni criminali che TI governano non ti permette di usarlo? Manda a me i tuoi post…LI PUBBLICO IO!!!" Io nemmeno ci abito più in Italia. Sono ufficialmente residente nel Regno Unito dove un ddl del genere non verrebbe presentato nemmeno sotto tortura!!! Come si dice…fatta la legge nazi-cinese, trovato l’inganno.
Friday, October 19, 2007
La sveglia delle incertezze
Cosa c’è dietro questa tragedia? Non c’è solo la disperazione della sfortuna, ci sono anche delle responsabilità precise secondo me. E queste fanno capo al sistema del precariato italiano ovviamente, ma anche al sistema bancario. È ormai un luogo comune dire che le banche prestano i soldi solo a chi ce li ha già e non a chi ne ha bisogno. Ma le cose, volendo, possono essere anche peggio di così, laddove chi i soldi li ha, non ha bisogno di pagare per comprare una casa, perché gli viene ceduta per quattro lire, magari nel centro storico. Basta essere parlamentare no?
La morte di Giuliano è una sveglia tremenda. Per me sicuramente. Una sveglia che dimostra chiaramente che la povertà, nel nostro paese, è dietro l’angolo. Che anche a 43 anni, si può essere costretti a vivere senza certezze. Nonostante i falsi buoni propositi di vecchi politici con il vestitino nuovo o di pontefici ciarlatani che gridano ‘al lupo’ tenendo a malapena nascoste la coda e le orecchie sotto l’abito e la papalina.
Wednesday, October 17, 2007
Elementare, caro Watson!
Che un ottantenne, per quanto dall’illustre passato, possa uscirsene con tali castronerie, posso pure accettarlo. Si sa, alle volta l’età avanzata comporta un certo grado di rincoglionimento (e questo, caro Storace, vale specialmente nel tuo caso). Sta di fatto però che il giro di conferenze e seminari per i quali il buon James si trova adesso nel Regno Unito non è stato cancellato in seguito a queste affermazioni. Questo già lo accetto di meno.
Update 18.10.07
Lo Science Museum di Londra ha disdetto la lecture di Watson prevista per oggi. Va un pò meglio adesso.
Paradossi dell'era moderna
Monday, October 15, 2007
Il ggiovane piddì
Friday, October 12, 2007
Risposta da un cervello in fuga
mi limito ad aggiungere al tuo sfogo una precisazione. Tempo fa ho avuto il piacere di conoscere il Senior Editor della rivista Science. Era qui in UK per un giro di conferenze su come fare per promuovere la diffusione della scienza tra la gente comune. Lui sa benissimo che il sostentamento della ricerca nei paesi occidentali, e soprattutto negli Stati Uniti, deriva in gran parte dalle donazioni della gente, che mantengono attive le fondazioni che, infine, finanziano i singoli laboratori. Pertanto la diffusione della conoscenza scientifica, in termini comprensibili anche dal cosiddetto 'uomo della strada', è vitale, soprattutto per quelle discipline scientifiche ed a quei laboratori il cui lavoro non porta ad un prodotto direttamente spendibile sul mercato. Parlavo con lui e mi sono ritrovato a pensare agli infiniti anni luce di distanza tra quelle idee ed il nostro paese, dove per giorni e giorni si è andato sbandierando che un italiano avrebbe vinto il Nobel per le sue ricerche sulle staminali. Mentre invece non è per niente vero. Vero è che il 99% della letteratura scientifica è in inglese. Il che facilita, con ogni probabilità, la diffusione di nozioni scientifiche nei paesi anglosassoni. Ma questo non vieterebbe a noi di promuovere pubblicazioni in italiano però. Da che ricordo io, l'unica rivista scientifica degna di questo nome che viene attualmente venduta in Italia è 'Le Scienze', ovvero la traduzione in italiano del 'Scientific American'. Ed il perché, temo, è evidente. Non conosco la tiratura di quella rivista, ma temo sia decisamente inferiore a quella della Gazzetta dello Sport. Il che, dopotutto, non sorprende neanche. La Scienza sa essere anche noiosa per chi non è animato dalla curiosità della ricerca. Ma il punto è proprio questo. È questo genere di curiosità che manca. E manca perché la gente, gli italiani, vivono la ricerca scientifica come un qualcosa di distante, che non li riguarda. Al massimo, se ne interessano per tirare addosso a questo o quel ricercatore quando si riscoprono tutti improvvisamente animalisti vegani. In altri paesi, incluso il Regno Unito, non è così. La ricerca scientifica, se non da tutti senz’altro da molti, è vissuta come patrimonio comune. Come distintivo di civiltà e progresso di un paese. E’ coccolata dal Governo e dalle amministrazioni, e mai messa in secondo piano. E non è che in questi paesi altri problemi non esistano. La disoccupazione, la sanità, le pensioni, sono problemi anche qui.
Dalla mia permanenza in questo posto ho maturato un’unica sola grande consapevolezza. E cioè quella di non aver incontrato alieni o geni strabilianti, che mantengono la ricerca attiva grazie alle proprie doti sovrumane. Semplicemente ho incontrato persone a cui viene data quotidianamente la possibilità di lavorare in un ambiente sereno e degno. Con un minimo di garanzie. Non ci vorrebbe poi molto a fare lo stesso anche nel nostro Paese. Basterebbe un minimo di volontà comune.
Thursday, October 11, 2007
Il ruolo dell'uomo e della pecora
Tuesday, October 09, 2007
Yo tuve un hermano que iba por los montes mientras yo dormia
No nos vimos nunca
pero no importaba.
Yo tuve un hermano
que iba por los montes
mientras yo dormia.
Lo quise a mi modo,
le tomè su voz
libre como el agua,
caminè de a ratos
cerca de su sombra.
No nos vimos nunca
pero no importaba,
mi hermano despierto
mientras yo dormia.
Mi hermano mostràndome
detràs de la noche
su estrella elegida
Sunday, October 07, 2007
Videopolitikally scorrect
"...alla mia mail di protesta.
Ecco la fulgida prova della serietà dell'azienda Rai. Perfetta miniatura della bassezza formale e sostanziale di questa major stagnante e putrida che mette il bavaglio a bloggers, giornalisti scomodi e artisti e solleva le gonne di starlette da quattro soldi.
'Gentile Signora (...),
in merito alla Sua segnalazione Le comunichiamo che al momento il materiale audiovideo Rai non è ad uso pubblico.
Con l'occasione La informiamo che le società interessate ad acquistare materiali Rai di qualsiasi tipo e relativi diritti, possono contattare l'indirizzo i.digirolami@raitrade.it oppure telefonare al numero di Rai Trade 06.374981.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito internet di Rai Trade www.raitrade.com
Grazie per averci contattato.
Cordiali saluti.
Contact Center ScriveR@i'"
Ne deduco che chiunque sia in possesso di un videoregistratore commette un illecito ogni volta che si registra un film e magari se lo rivede in compagnia, 'al momento'.
'Al momento' cordiali saluti una sega, poi si vedrà.
Saturday, October 06, 2007
La Casta Impreparata
Leggere i commenti del mondo politico alla trasmissione Annozero di giovedì scorso è allucinante. Viene davvero da pensare ‘ma dove abbiamo sbagliato?’. Voglio riportarne alcuni, quelli più assurdi secondo me.
“È stata una puntata a senso unico”, Franco Marini, Presidente del Senato. Che cazzo significa? C’era una notizia da commentare e da approfondire. In studio c’era chi rappresentava la gente a sostegno del magistrato e chi rappresentava il governo (e conoscendo il modus operandi di Santoro scommetto che Mastella sia stato ampiamente invitato). Se la trasmissione è risultata a senso unico è solo perché unica è la conclusione a cui ciascun essere senziente giungerebbe dopo essere venuto a conoscenza dei fatti reali (ovvero quelli che non si sentono dai telegiornali) dalla viva voce dei protagonisti coinvolti. Mi domando come avrebbe dovuto cambiare il tutto per risultare ‘a doppio senso’. Forse bisognava ripetere ogni tot minuti “si vabbè, però il ministro di grazia e giustizia è anche simpatico ogni tanto”.
“un errore trasformare Mastella in un capro espiatorio dei difetti della politica”, Paolo Gentiloni, ministro delle telecomunicazioni (credo…). Ma nessuno trasforma Mastella in capro espiatorio. Fa tutto lui da solo. È lui che manda le ispezioni e suggerisce i trasferimenti, e sempre quando c’è qualche compagno di merende che rischia di finire dietro le sbarre. Di chi altri si sarebbe dovuto parlare in trasmissione? Del Milan? A chi si sarebbe dovuto riconoscere la responsabilità dei fatti? All’aviaria?
Secondo Landolfi poi “Il giornalista non deve avere timori reverenziali verso nessuno. Quando però si trattano temi delicati è opportuno non solo garantire una trasmissione equilibrata ma anche in grado di consentire ai telespettatori di formarsi un convincimento quanto più aderente alla realtà”. Piccolo problema. Erano i telespettatori stessi, quelli che quei problemi li sperimentano quotidianamente sulla propria pelle, a fare
La verità, è che questa casta politica non era pronta. È indifesa di fronte a mastini dell’informazione come Travaglio e Santoro, inerme di fronte alle parole semplici e dirette di Salvatore Borsellino, sconfitta di fronte alla determinazione di Rosanna Scopelliti. E non ci sta. Rimprovera a queste persone di non essere il gregge di pecore che credevano fossero.
Temo che il processo sia ormai irreversibile cari ‘compagni’. Fareste bene ad abituarvi.
Thursday, October 04, 2007
Dimenticanze occidentali
Che schifo
Wednesday, October 03, 2007
Mortacci
Monday, October 01, 2007
Vuote promesse per vuoto ministro
PS
La vignetta di Vauro è ovviamente riferita ad altri avvenimenti…ma ci stava troppo bene. Come sempre.