Thursday, October 11, 2012

De tu querida presencia compañera




Che strana razza che siete voi umani. Non fate le fusa, non vi piace rotolarvi in terra, non mangiate croccantini (assurdo). 
Eppure, adesso che finalmente riprendo a salire sul mio albero, penso a quanto è stato bello trovarvi, seguirvi, accudirvi. Provare ad insegnarvi come si comporta un gatto degno di questo nome, come si vive da gatto rivoluzionario. 
E penso a tutto quello che ho ricevuto in cambio e mi rendo conto che non potevo essere più fortunata.

Grazie per esserci stati.

Ora vado però. I miei fratelli mi aspettano sopra, nello scatolone in cima all’albero. 

Vicino alle radici.

Hasta luego!











Tamara "Tania" Bunke
San Lorenzo Nuovo, 24 Giugno 1998
Montefiascone, 11 Ottobre 2012

Wednesday, September 26, 2012

Caro presidente


L'indecenza di questo vecchio ha oltrepassato ogni limite. Si e' fatto strumento dei grandi gruppi bancari del pianeta e prima ha eletto senatore a vita, poi ha chiamato a governare l'Italia, uno come Mario Monti. Il quale avra' pure consentito al Paese di rialzare la testa di fronte ai partners europei, ma lo ha fatto massacrando i ceti basso e medio, lo stato sociale e i diritti dei lavoratori, prestando la massima attenzione a non pestare i piedi dei grandi gruppi finanziari, delle banche e, ovviamente, del vaticano. Preservando in toto tutti i diritti della casta politica a discapito della massa dei contribuenti. Non sorprende che si sia comportato cosi'. Sorprende, e fa incazzare non poco, che dopo tutto questo, il presidente della Repubblica, ormai il piu' minuscolo che il nostro Paese abbia mai avuto, che pure di tutto cio' e' stato complice se non addirittura artefice, se ne esca con queste frasi del cazzo. Dov'e' stato Napolitano negli ultimi dodici mesi? Mentre schiere di operai disperati salivano in cima a torri e ciminiere, dov'era Napolitano? Quando piccoli imprenditori alla canna del gas optavano sobriamente per il suicidio dov'era il primo cittadino del Paese? Quando si calpestava l'articolo 18 dov'era il presidente? E quand'anche fosse stato altrove, se non fisicamente mentalmente, in un suo perenne delirio senile, che credeva Napolitano quando ha reclutato Mario Monti alla guida del Paese, di aver incaricato un socialdemocratico? Un progressista? Un comunista?
Ormai il danno e' fatto, e non comporterebbe nessun beneficio per il paese, ma almeno per il nostro fegato, per la nostra rabbia, per la nostra dignita', caro presidente, facci il piacere di tenerla chiusa quella bocca del cazzo!

Monday, July 23, 2012

Dello spread come falso valore

Aeroporto El Prat de Llobregat, Barcellona, pochi giorni fa. Mi avvicino alla fila dei taxi per farmi portare in albergo, ma il primo taxi della fila è vuoto. Mi rivolgo verso i tassisti, tutti fuori dalle macchine, all'ombra della  pensilina a fumare e parlare tra loro. Li guardo puntando un dito verso il taxi vuoto e prima ancora che apra bocca, quelli saltano tutti insieme e iniziano a chiedere, quasi urlando "El primero! El Primero! Donde està el primero!". El primero è appoggiato al muro con la sigaretta in bocca. Appena realizza, scatta come un centometrista verso la macchina, tra i "Rapido!" urlati dai colleghi. Mi carica il bagaglio, monto in macchina e quando ho finito di dirgli dove devo andare siamo praticamente già fuori dell'aeroporto.
Aeroporto G.B. Pastine, Ciampino, Roma, qualche mese fa. Mi avvicino alla fila...al groviglio dei taxi per farmi portare a casa. Non capisco chi sia il primo. C'è un tassista che parla al cellulare, appoggiato alla sua macchina con lo sportello aperto. Gli chiedo chi sia il primo. Si volta dall'altra parte.
Io odio volare, e sebbene l'essere atterrato vivo un pò mi risollevi, anche dopo l'atterraggio rimango sempre un tantino nervoso.
Io: "SCUSI!? Chi è il primo?"
Tassista "Aò famm'annà va, che qui c'è uno. Se se, cià cià. (rivolto a me) 'Ndò devi annà?"
Io: "San Paolo"
Lui (urlando agli altri tassisti): "AOOO! CHE C'è QUARCUNO CHE VA A SAMPAOLO?"
Altri tassisti in ordine sparso: "A PINOOO! CHE è ROBBA TUA SAMPAOLO?", "CHI è CHE VA A SAMPAOLO?", "AOO, CHIAMA QUER MORTO DE SONNO CHE SAMPAOLO è ROBBA SUA", "MA CHE CE VAI AFFA' A SAMPAOLO? MA NUN è MEJO A NOMENTANA?", "VIEQQUA' VIE', CHE TE PORTO IO A TERMINI"
Io: "Ma quale Termini? io devo andare a San Paolo"
Lui: "EEEVABBE' MA POI A TERMINI PII L'AUTOBUS!"
Apro il portabagagli di uno dei taxi più avanzati nella fila/groviglio, ci butto dentro il bagaglio, poi apro lo sportello e mi infilo in macchina. Arriva il proprietario, entra anche lui e mi chiede "Allora? 'Ndo devi annà?"
"A SAN PAOLO!" Rispondo forse ringhiando.
Oggi lo spread tra buoni del tesoro spagnoli e quelli tedeschi è arrivato oltre i 620 punti. Quello italiano invece non supera i 530. Conforta sapere che lo spread non abbia poi niente a che fare col grado di civiltà reale dei paesi che divide.

Tuesday, May 29, 2012

Dei geni del giornalismo italiano

Non so se mi fa più incazzare il sismologo di turno che accetta di rispondere "non possiamo escluderlo" o la giornalista che decide di chiedergli se "dobbiamo aspettarci nuove scosse?"
E' da quando esiste la sismologia che c'è qualche buontempone che decide di fare una domanda del genere al sismologo di turno, ed è da quando esiste il giornalismo che il sismologo di turno ribadisce che non è possibile prevederlo. Mi fa una rabbia che non riesco a spiegare. Come quando il genio del giornalismo si avvicina all'uomo o alla donna che ha appena perso il figlio, o la figlia, e gli chiede "come si sente?". 
Il giorno che uno qualunque di questi intervistati capirà che l'unica risposta possibile a domande del genere è il malmenare rabbiosamente l'intervistatore, stapperò una bottiglia. 

Monday, May 14, 2012

Con le mani in tasca

Dico la verità, sarei per non dare la sufficienza al nuovo programma di Fazio. Anzi, una insufficienza profonda. Per quasi tre ore ad ora, sembra sia passato sullo schermo il peggio della Fazio-televisione. Brutto. E' questa la parola che avrei portato io. La disgrazia eretta a sterile icona da venerare. La ricerca ossessiva di lacrime e singhiozzi ipertrofici tra il pubblico, anche a casa, utilizzando tutto quello che passa tra il massacro di innocenti bambini e le donne ammazzate dai mariti. La corruzione rivelata da sotto un granello di sabbia: è sempre stata lì, ma quando appare nello studio, tutti a guardarsi con tanto di occhi e a farsi cenni con la testa. Persino Travaglio è sembrato finto. La Littizzetto penosa, imbarazzante, è saltata dall'elogio di mutande, tette e coglioni alla donna oggetto uccisa dall'uomo possessivo. Una spolverata anche alle morti bianche, ai raccoglitori di pomodori caporalati, un passaggio a volo radente di un Paolo Rossi che ride più lui delle sue battute che non il pubblico. Pierfrancesco Favino che spunta ogni tanto non si capisce bene a che titolo per fare citazioni illustri. Un connubio improponibile tra Piero Pelù e Fabrizio de Andrè. Mi sono perso l'intervento di Landini, lo riconosco. Ma sarei comunque per assegnare, da spettatore, un sonoro 4 in pagella, anche adesso che ho visto il finale penoso dei tre, Fazio, Saviano e Littizzetto, che ripropongono la stessa formula di vieni via con me, alternandosi a dire frasi perfettamente in linea con tutto il resto della trasmissione, con tanto di elogio funebre finale.

Se non lo faccio, è solo per quell'omino lì, che con le mani in tasca è venuto dentro casa mia a parlare del ponte di Mostar, usando parole vere, con significati veri, vissuti e, cristo di un dio, belli.

Brechin nius

La nota giornalista Facci rivela, durante l'ultima puntata di 'Agorà', di essere stata sotto protezione da parte della questura a causa di un gruppo eversivo riconducibile al Movimento 5 stelle. Una task force dei servizi di intelligence, guidata dal commissario Basettoni, si è subito attivata per fare piena luce sull'attivismo di questi nuovi gruppi di estremo grillo. "I risultati dell'indagine parlano chiaro", afferma il vicequestore Filo Sganga, "queste frange ultras dell'antipolitica non esitano a mischiarsi con la criminalità organizzata pur di conseguire il proprio disegno eversivo. Abbiamo intercettazioni ambientali che dimostrano il loro coinvolgimento nel traffico di droga, sotto l'egida di Topolino, e di quello del traffico d'armi, in combutta con il clan di Pippo. Sembra inoltre che durante una notte brava a suon di alcool e anfetamine, abbiano abusato di una suora minorenne insieme a Eta Beta, noto pedofilo già attenzionato presso questa questura. Non sorprende che una giornalista così bionda ed attenta ai fatti di Topolinia come Facci, sia finita nel mirino di questa gente."


Saturday, May 12, 2012

Ambiguità ministeriali

I ministri Cancellieri e Severino commentano il clima di ostilità che si è creato nei confronti di Equitalia, ovvero gli spezzapollici del ventunesimo secolo, nonchè gli atti intimidatori commessi contro di essa (una molotov e un paio di petardi in realtà) dicendo che "Chi colpisce Equitalia, colpisce lo Stato".
Non capisco se vogliono condannare quanto è accaduto oppure promuovere nuove aggressioni...

Thursday, May 03, 2012

Citazioni demagogiche

"Trascorsi una sera intera a discutere con lui l'ingiunzione di amare il prossimo come se stessi; essa è troppo contraria alla natura umana per essere sinceramente seguita dalle persone volgari, le quali non ameranno mai altri che loro stesse, e non si addice al saggio, il quale non ama particolarmente neppure se stesso"

Quando poi il saggio, o tecnico, ti governa la vita, allora son dolori. Specialmente se il saggio si ammanta proprio di quella stessa morale cattolica che predica, tra l'altro, la beatitudine dei poveri ed il primato degli ultimi. Anche perchè

"Siamo abbastanza religiosi per odiare e perseguitare, ma non abbastanza per amare e soccorrere"

Mi si dirà, questi saggi non li abbiamo scelti noi, ce li hanno imposti dall'alto. Dall'estero addirittura. Risponderò, tutti quelli che ci siamo scelti negli ultimi vent'anni, hanno seguito esattamente gli stessi insegnamenti, indipendentemente dal colore politico. E ciò non ostante, abbiamo continuato a votarli ad oltranza. Ora ci lamentiamo del dispotismo dei saggi, ma

"Il dispotismo dei partiti politici non deve temersi meno di quello di un uomo solo. Quando la massa dei cittadini non vuole occuparsi che d'affari privati, i partiti meno numerosi non debbono disperare di poter divenire padroni dello stato...Non è caso raro allora, vedere sulla scena del mondo, così come sui nostri teatri, una moltitudine rappresentata da pochi uomini. Costoro soli parlano in nome di una folla assente o distratta; soli agiscono in mezzo all'immobilità generale; soli dispongono, capricciosamente, di tutte le cose; cambiano le leggi e tiranneggiano a loro arbitrio i costumi; e ci si meraviglia vedendo come un grande popolo può cadere schiavo di un pugno di uomini deboli e indegni"

Chi individua per primo la paternità dei corsivi vince una mia foto di quando avevo tutti i capelli. In realtà non li ho mai avuti, tutti i capelli. Sono nato calvo. Quindi questo concorso è una truffa. Ma tanto voi userete google, quindi...

Saturday, March 31, 2012

Dormi Gigante



Con un diploma di scuola superiore trovavi un lavoro in un batter d'occhio, e con quello stipendio, e nient'altro, ci compravi una casa degna di questo nome e ci mantenevi una famiglia. Scuola, sanità, trasporti, pensioni, semplicemente non erano in discussione. E chi non era d'accordo, chi obiettava, chi contrastava quelli che pure erano i mali di quell'epoca, le contraddizioni di quello stato di cose, scendeva in strada con il coraggio (giusto o sbagliato che fosse, ma sempre con coraggio) della lotta armata. 
Son passati quarant'anni. Con un diploma di scuola superiore sei considerato appena sopra la soglia dell'analfabetismo, per avere un lavoro garantito non esistono titoli di studio abbastanza avanzati, e quand'anche lo trovi, prima di poter pensare di comprare un monolocale devi impegnarti gli organi interni tuoi, dei tuoi genitori e dei tuoi discendenti fino alla terza generazione. La scuola pubblica, la sanità, i trasporti, sono diventati un intralcio lungo il cammino di arricchimento di grandi gruppi privati (e spesso confessionali), mentre le pensioni ormai sono niente altro che un grande salvadanaio da cui attingere di volta in volta per coprire le necessità di una classe dirigente, pubblica o privata che sia, che ci considera alla stregua di bestiame da macello. E se qualcuno non è d'accordo, si mandano legioni di poliziotti contro persone il cui coraggio si misura in base al numero di manganellate che riesce a beccare o, al massimo, di vetrine di McDonalds infrante.
Oggi i veri responsabili di questo sfacelo escono allo scoperto, si tolgono la maschera da statisti, da politici, da intellettuali e mostrano il proprio volto di grassi banchieri, pescecani della cosiddetta alta finanza, che altro non è se non la più bassa usura.
Sarebbe ancora niente. Teoricamente, contro un sistema del genere la volontà popolare potrebbe ancora farsi valere. E invece, questi sciacalli si contendono la carcassa del paese contando sul supporto di italiani ed italiane che, indirettamente, attraverso il voto espresso a questo o quel partito, li sostengono.
Non eletti, prima hanno provato ad imporre il pensiero unico attraverso le televisioni, adesso hanno scoperto che non è più necessario, basta dire, sobriamente, che le cose stanno così e basta. Smontano pezzo per pezzo ogni briciolo di diritto che la classe lavoratrice ha faticosamente conquistato attraverso il secolo scorso (e non mi riferisco certo alla buffonata dell'articolo 18, che viene ignorato da anni ormai, senza che nè la Camusso nè Bersani abbiano mai avuto niente da obiettare in proposito), al solo scopo di rendere il lavoratore un oggetto produttivo, eventualmente rimpiazzabile, quale che sia il motivo (una gravidanza, un'obiezione ad un superiore, un mancato inchino), come un qualsiasi macchinario difettoso. Per finire, viaggiano attraverso il globo per tentare di svendere le nostre esistenze ad un paese come la Cina. Eppure c'è gente in Italia che continuerà a sostenerli col proprio voto. Perchè? Perchè hanno paura del comunismo!!! O magari perchè pensano che sia giusto perseguire una 'corretta' e 'costruttiva' opposizione, all'insegna di una sana dialettica parlamentare e, per carità, sempre della non violenza.
Le banche ringraziano, siamo andati decisamente oltre quelle che erano le loro aspettative. Non hanno più bisogno nemmeno di spingere per mettercelo in culo. Siamo noi che gentilmente spingiamo indietro le natiche per facilitargli il compito.
Gigante, non ci pensare più. Tanto nemmeno tu puoi farci niente ormai.

Wednesday, March 28, 2012

Tuesday, March 27, 2012

Lugano addio


Titoli come questo di prima mattina sono meglio del caffè. Ora si tratta solo di stabilire cosa sia più divertente, se l'immagine di Emilio Fuffi che viene accompagnato recalcitrante alla porta dell'istituto di credito, sbraitando "leinonsachisonoio", "maioladenuncio", sputando a destra e a manca, tenendo la valigetta col denaro con una mano e il catetere con l'altra, o l'idea di un istituto di credito svizzero che rifiuta un deposito di due milioni e mezzo perchè 'di provenienza sospetta'.

Monday, March 26, 2012

Volere è godere

Mario Monti "rifiuta" l'idea stessa di una crisi di governo sulla riforma del lavoro perchè lui è stato "chiamato" per svolgere un compito, e non ha intenzione di "tirare a campare". 
Quanto vorrei che in Parlamento sedesse ancora una sinistra degna di questo nome. Me la godrei allora la vista di Monti che, dopo che il suo governo è caduto, "rifiuta" di cadere, con la Fornero che piagnucola che anche lei è stata "chiamata", mentre il resto del paese gli urla in faccia che se c'è qualcuno che "tira a campare", di certo non per vocazione, siamo noi, e non loro, cialtroni che tagliano le pensioni e distruggono i diritti dei lavoratori avendo già in tasca pensioni milionarie e decine di contratti a vita, per loro e per i loro figli.

Bersà, e falla 'sta pazzia. Facce godè!

Thursday, March 22, 2012

Degli strani feticci del Pakistan

Cellulare in mano, compongo il numero del servizio di assistenza della British Telecom. Vocine automatiche, tasti da premere, pubblicità, ecc. Alla fine risponde una voce maschile. Saluta, si presenta, ha un nome strano, forse pachistano. E' l'addetto del call center. Cerco di spiegargli il problema. Il telefono non funziona, la linea è disturbatissima. Inoltre, ogni volta che squilla il telefono, crolla la banda larga. Che crolla pure ogni volta che piove. Pago miliardi di canoni e bollette, vorrei almeno non essere costretto a consultare il meteo ogni volta che voglio spedire una mail. Il ragazzo mi dice che secondo lui il problema è il filtro ADSL che non funziona e va sostituito. Tra il mio inglese maccheronico ed il suo inglese persianeggiante, inizio a sudare quasi subito. E anche lui. Però rimango calmo e invece di rispondergli come vorrei, gli faccio presente che non sono esattamente uno sprovveduto, e che il filtro ADSL è stata la prima cosa che ho cambiato, ma che il problema è rimasto. 
Lui però insiste: "tu deve cambiare filtro ADSL. Tu no bisogno di ingegnere per risolvere tuo problema".
Io: "IO GIA' CAMBIATO FILTRO ADSL!!! E HO PURE PAGATO DI TASCA MIA (mortacci vostra)!!! PER FAVORE TU DARE ME APPUNTAMENTO CON INGEGNERE JA?".
Ma niente. la discussione si protrae per altri dieci minuti buoni, tutti a spese mie, che sto chiamando dal cellulare, dato che il fisso è andato. Alla fine, esausto, lo saluto, proprio mentre mi ripete che il problema, secondo lui è il filtro ADSL, chiedendomi se l'ho cambiato.
Mi demoralizzo per un pò e accetto di andare avanti con questa connessione barocca che va e viene, e senza telefono. Questo succedeva circa quattro mesi fa.
Due mesi fa, dopo aver pagato il canone, rispolvero un pò d'incazzatura, vado sul sito della BT, e vedo che hanno aggiunto un servizio di assistenza su chat. Penso che con una chat sarà tutto meno faticoso. Mi collego al volo. Mi risponde Meheli. Per curiosità, gli chiedo da dove viene. E' pachistano anche lui.
Vavè, saluti, presentazioni, richieste di informazioni. Poi arriviamo al sodo. Fornisco la descrizione del problema e specifico immediatamente che il cazzo di filtro ADSL l'ho già cambiato 7 volte, sperando che il numero 7 abbia una qualche valenza mistica per un pachistano. Lui ci pensa un pò. Per un pò, di fianco al suo nome, nella finestra di chat, si vedono comparire e scomparire dei puntini di sospensione. Poi riappare chiedendomi di aprire la mascherina della presa a muro e di collegare il filtro ADSL alla presa interna (c'è una presa interna dietro la presa del telefono). Originale, ma avevo già provato anche questa. Glielo faccio notare e gli dico anche "DEAR Meheli, oltretutto, se facessi questa operazione, convieni con me che smetteremmo di chattare, dal momento che scollegherei la banda larga". Puntini di sospensione che appaiono e scompaiono. Poi "Mi sa che hai ragione". Grazie Meheli. Mi chiede un numero di telefono alternativo, gli do il cellulare, e mi dice che il servizio tecnico mi chiamerà per parlare con me. Gli chiedo di farmi chiamare dopo le 6 pm, chè prima sono a lavoro e non sono sicuro di poter rispondere (alla fine non mi chiameranno mai). Comunque lo ringrazio, speranzoso, sul momento, in una soluzione rapida. Lui mi saluta gentilissimo e, prima di riattaccare, mi suggerisce di cambiare il filtro ADSL...
Passano altri due mesi. I tanti cazzi della vita aiutano a dimenticare certi problemi. Poi stasera mi arriva a casa la ricevuta del canone pagato per i prossimi sei mesi. Mi sale il sangue al cervello, mi ributto sulla chat alla caccia di qualcuno che mi risolva il problema.
Mi ha risposto Sadip...

Wednesday, March 14, 2012

La cura del maleppeggio

Si dice che un disegno vale più di mille parole. Io aggiungo che certe espressioni, usate in determinati contesti, valgono più di un'enciclopedia.
Una 'paccata' di miliardi. Con quel tono di voce poi. Quello di chi chiude la fabbvichétta pev andave a fave il bvunch sul bavchino del Dodi.
Me la immagino davanti a qualche minatore del Sulcis che dice "Io non butto lì una paccata di miliardi". E mi immagino il minatore, serio, quasi compunto, che la fissa annuendo con la testa mentre estrae lentamente il maleppeggio dal gancio della tuta da lavoro.
Che idea può avere della disoccupazione una che dice "una paccata di miliardi"? Come immagina il concetto di frigo vuoto il quindici del mese una che concepisce i milardi a 'paccate'? Miliardi che, oltre ad appartenere a-, dovrebbero rappresentare la speranza di- milioni di persone che magari si sono fatte un mazzo tanto per tutta la vita e oggi si ritrovano col mazzo di cui sopra per terra, e che vedono il proprio destino nelle mani di qualcuno che distrattamente butta 'paccate' di miliardi su un tavolino.
E le motivazioni poi, che pure esistono, si nascondono dietro una frase tanto incauta, e appaiono chiaramente anche peggiori della frase stessa. Io metto 'paccate' di miliardi (forse è proprio quel 'Io' che dà fastidio, come se fossero soldi suoi) ma voi sindacati dovete prima accettare le proposte del governo. Sennò io non la butto lì una 'paccata' di miliardi. I soldi devono necessariamente comportare l'assenso automatico.
Viene definito un governo di tecnici questo qui. Mi domando se per 'tecnici' in questo caso non si intendano quelli che aggiustano le lavatrici. Senza offesa per chi aggiusta le lavatrici ovviamente.
Tristezza, pessimismo e fastidio. Sarà che secoli fa, quando il blogger era giovincello, per 'paccata' si intendeva ben altro.

Sunday, March 11, 2012

Confederazione Generale Portoghese del Lavoro

Adesso anche la Camusso si dice favorevole alla TAV Torino Lione. Dice che c'è bisogno di occupazione. Non si capisce bene se questa parola ormai venga utilizzata per indicare la necessità di creare nuovi posti di lavoro per riavviare un pò l'economia, o se bisogna intenderla nel senso che bisogna tenere occupata la gente per non farla pensare allo stato penoso in cui è precipitato il nostro paese in termini politici e soprattutto sociali.
Giorni fa, tentavo di spiegare ad un collega scozzese cosa stava succedendo in val di Susa. Gli parlavo del progetto nuovo e di quello vecchio, degli scavi tossici nel fianco del monte, e via dicendo. Ed anche dell'apparente ottusità con cui i governi italiani hanno sempre 'tirato diritto' a suon di manganellate di fronte alle rimostranze degli italiani e dei valsusini in particolare. Lui ha ascoltato il tutto in silenzio e poi mi ha detto: "Qualche anno fa me ne sono andato in vacanza in Portogallo con la mia famiglia. Mentre eravamo sul taxi che ci portava dall'aeroporto al mare, ci siamo ritrovati a passare per un tratto di campagna bellissima. Un paesaggio fatto di tante colline verdi, non altissime, ma vicine tra loro. Mentre ci avvicinavamo al mare però, il paesaggio è cambiato all'improvviso. Alcune colline erano state semplicemente spianate. Su altre invece, la maggior parte, erano stati costruiti dei ponti. Ponti che univano le colline tra di loro. Era surreale, sembrava un labirinto di ponti. Anche due o tre per ogni collina. Allora ho chiesto al tassista come mai fossero stati costruiti tutti quei ponti. Dopotutto andare da una collina all'altra sembrava cosa facile usando le strade che vedevo. Il tassista mi ha risposto che i ponti non servivano per andare da una collina all'altra. In realtà non servivano a niente, dal momento che i ponti erano stati fatti, ma le strade no, non c'erano strade che li attraversassero. Iniziavano e finivano nei prati, e non ci si poteva passare con la macchina. Erano stati costruiti solo 'per creare nuova occupazione'. Capisci?" mi ha detto il collega, "hanno devastato un paesaggio bello come quello solo per poter tenere la gente occupata". 
"Capisco capisco, eccome se capisco" gli ho risposto.

Ti do un ingegnere se mi dai due marò

Rientra in Italia il corpo dell'ingegner Lamolinara. Io manco lo sapevo che era stato rapito. Cioè, non mi pare che durante gli ultimi nove mesi, tanto è durata la detenzione di Lamolinara e di McManus, l'operaio inglese rapito insieme all'italiano, non mi pare ci sia stato tutto questo baccano mediatico. In genere dicono che il silenzio aiuta le trattative. Sarà...
Intanto questi due cristiani sono stati ammazzati da rapitori nigeriani nel momento in cui forze super specializzate inglesi hanno tentato un'incursione che se l'avessero annunciata il giorno prima su tutti i giornali, forse le cose sarebbero andate diversamente.
Cameron è un'interventista. Lo è sempre stato. Ed un ostaggio inglese da nove mesi in mano ai suoi rapitori non era una bella cosa per il primo ministro inglese, che vede la propria popolarità diminuire di giorno in giorno per tagli e politiche economiche dettate dalla crisi. E quindi parte un'operazione dissennata, forse proprio per dimostrare che la Corona non si piega alle richieste di un branco di sbandati africani (tra l'altro, il gruppo jihadista al quale era stata riconosciuta la paternità del doppio rapimento, si è affrettato a dissociarsi dal tutto, ed anche questo non è un dettaglio da poco, dal momento che quando la fanno sporca, queste persone non solo non si dissociano, ma iniziano a sventolare corani a destra e a manca, vantandosi del proprio operato e della propria santità). L'Italia non viene avvertita se non ad operazione conclusa. E giù tutti a lamentarsi. Anche questo non mi suona bene. Si fa presto ad archiviare il tutto come un semplice gesto di disprezzo nei nostri confronti, da parte del governo inglese. C'è pure chi tira in ballo l'imperialismo britannico, e la mancanza di considerazione che gli inglesi avrebbero nei confronti di tutto quanto non sia anglosassone. Se fosse veramente così, allora gli SBS sarebbero intervenuti e basta, senza cercare improbabili appoggi nella polizia e nell'esercito nigeriani, che pure hanno preso parte allo show, con elicotteri e sembra addirittura con un blindato (l'effetto sorpresa...). Inoltre non si nasconderebbero adesso dietro il dito dell'Italia che non muove obiezioni quando gli si prospetta una possibilità d'intervento. Direbbero chiaramente che per loro era il momento di intervenire, e sticazzi dell'Italia. Punto. Sia gli inglesi che altre nazioni non hanno esitato a farlo in passato (vedi l'ultimo intervento francese in Libia).
Eppure, nonostante tutto, il TechnoMinistro Terzi, pur dopo la manifesta indignazione del Presidente della Repubblica, invita a non 'cercare risse'. 
Eggià
Dopotutto ci sono ancora due marò italiani prigionieri in India.
E indovinate un pò chi è il primo partner commerciale dell'India in Europa?

Thursday, March 08, 2012

Invecchiandro

Il culo è importante. Per me almeno lo è. Non voglio dire la prima cosa che guardo in una donna, ma sicuramente un dettaglio che considero, e che mi attrae. Per questo mi ha sorpreso la reazione che ho avuto nel vedere, qualche giorno fa, le foto di questa tipa, presunta laurea in economia alla Bocchi...Bocconi di Milano, che dopo aver tenuto un discorso sul signoraggio bancario alla camera dei deputati (e dico, la camera dei deputati. Mica pizza e fichi), esce in strada e mostra le abbondanti curve ai fotografi. Un bel culo, non c'è che dire. Eppure niente salivazione aumentata. Niente ormone barzotto. Niente di niente. Mi ha sorpreso e anche preoccupato ovviamente. Anche perchè nel vedere quelle foto, ho avvertito distintamente una sensazione nuova, insolita, quasi fuori luogo. Solo che non sono riuscito ad identificarla questa sensazione. Almeno non sul momento. Poi ho visto questo, ed ho realizzato finalmente.
Ho realizzato che se mi fossi trovato davanti a quella tipa nel momento in cui mostrava il culo a tutti, l'avrei presa a zampate (nel culo di cui sopra) per tutto il centro di Roma.
Significa che sto invecchiando?

Wednesday, March 07, 2012

Baffo Jorg

Un paio d'immagini sfocate nella memoria, uno scantinato bollente della periferia romana, sede ufficiale di quella che allora era ancora una radio piccola piccola, Radio Rock. Un caldo bestia. Ed un pub 'irlandese' del centro di Roma, via dell'Olmata, il 'Fiddler's Elbow'. Un tavolino con pochi amici intorno, tutti più grandi di noi. Atmosfere magiche per me, in entrambi i casi. Ed in mezzo sempre lui, 'Baffo'. Sempre sorridente, sempre cordiale. Sempre nero! Poche battute scambiate. Pochissime. Eppure, quando poi mi è capitato di incontrarlo di nuovo, un saluto ed un sorriso non sono mai mancati. Quanto bastava a far sentire anche me parte di quel 'underground' metal romano, a cavallo tra gli anni ottanta ed i novanta, col quale forse avevo poco a che spartire (il mio unico strumento era ed è il citofono, e riesco a stonare anche con quello), ma dentro cui sguazzavo con un piacere immenso.
Sempre immerso nella musica. Organizzatore di eventi, di concerti, promotore di gruppi giovani.
Ti direi "Riposa in pace", ma ho idea che sarebbe fiato sprecato. Ti raccomando quel pezzetto dei miei anni verdi che porti con te.


Bang the head that doesn't bang!


Tuesday, March 06, 2012

Candidandro

Nulla accade per caso. Ogni singolo avvenimento della nostra vita ha una sua ragion d'essere. Avviene per un motivo preciso. E questo motivo non può essere altro che il tentare di indirizzare la nostra vita verso un sentiero migliore. Anche gli avvenimenti più infausti, più tristi, più drammatici, possono essere spiegati alla fine, come tentativi estremi del Destino di migliorare la nostra condizione in questa vita.
Deve essere necessariamente così. Altrimenti non mi spiego per quale cazzo di motivo il mio orologio debba essersi fermato stanotte per sessanta minuti esatti, facendomi arrivare stamattina con un'ora precisa di ritardo al mio appuntamento col dentista.
Chissà quale aberrante concatenazioni di eventi il buon Fato è riuscito ad impedire operando questa distorsione di ingranaggi temporali. Forse, se fossi stato in tempo, nell'attraversare la strada sarei finito sotto ad un camion. O magari nell'aprire la porta dello studio medico, avrei attivato una cascata di reazioni frattali di causa-effetto che avrebbero in ultimo portato il dentista a svenire durante la trapanazione del molare, e a trapanarmi i lobi frontali del cervello.
Chissà...
Comunque, Egr. Dr. Fato, le faccio presente che il mio dentista non ha potuto fissarmi un nuovo appuntamento prima del  23 MARZO ALLE 9:10 AM, ovvero tra più di due settimane, e che se nel frattempo il mio molare va a farsi benedire, dovrò far operare un'estrazione ed un impianto il cui prezzo non è generalmente inferiore alle 3000 sterline (leggi 5000 euri). 
Ecco, ora mi dia pure dell'ingrato se crede, ma è giusto per farle capire che, alle volte, finire sotto un camion o farsi lobotomizzare non è necessariamente un'opzione da scartare a priori.

Sunday, March 04, 2012

Mosca-Civitavecchia 10-0

Putin piange.



Che paese del cazzo il nostro dove al massimo piange qualche madonna.

Saturday, March 03, 2012

Gli ultimi giorni



Vita dura per i catastrofisti, la fine si avvicina. I giornali riversano nei loro occhi prove inconfutabili del prossimo Armageddon. Asteroidi in rotta di collisione col nostro pianeta, luci misteriose che che si innalzano da antiche piramidi Maya, Angelino Alfano che mangia leader politici a colazione, Scilipoti assalito da orde di formiche tropicali (che lo assaggiano e scappano disgustate). 
Fatica sprecata. Preoccupazioni inutili. Se volete davvero preoccuparvi, le brutte notizie vanno cercate altrove.

Thursday, March 01, 2012

La felicità nelle piccole cose

Quelle belle giornate. La primavera nell'aria, giornate tiepide. Ti alzi la mattina e trovi quella luce soffusa, quell'aria trasparente, quel venticello ancora a metà tra il freddo ed il frizzante che lega insieme tutto e ti fa incamminare verso la macchina con un sorriso beota sulla faccia. Sorriso che trovi negli occhi intelligenti dei colleghi di lavoro che ti salutano in ufficio, con quello sguardo che dice "allora vecchio mio, un'altra giornata insieme eh?". E poi il tuo lavoro, che ti accoglie a braccia aperte e ti coccola coi suoi risultati brillanti. Che non te ne andresti mai da quell'ufficio. Poi però la luce si abbassa e nella stanza entra quell'opacità rilassante che ti annuncia la meritata stanchezza, infondendoti un senso di soddisfazione nelle ossa che è solo l'antipasto di quello che ti aspetta. E allora voli in macchina e guidi alla volta di casa. La tua casa, il tuo focolare, il tuo divano, il tuo liquore, la tua televisione. La tua cena poi! Che goduria restare davanti ai fornelli della tua meravigliosa cucina, preparandoti cene deliziose. Un pizzico di sale, un bicchiere di vino, e ti piazzi davanti alla televisione insieme al migliore dei pasti, mentre la micia sgranocchia croccantini nella ciotola e fa le fusa. E alla fine, il coronamento di tutto questo. Gustare la cena, comodo, assaporare il vino, vedere Bersani in diretta da Serviziopubblico che demolisce e seppellisce ogni briciolo di consenso di ciò che resta della sinistra parlamentare italiana, difendendo le posizioni di un potere che sembra godere ad imporre agli italiani l'opera ferroviaria più inutile della storia del pianeta, un goccio di limoncello, una sigaretta, e poi via, a letto! Per il meritato riposo, fremendo nell'attesa di ricominciare.
Ma vaffanculo...

Tra i gatti che non han padrone

Non mi sognerei mai di unirmi a quella massa di cialtroni che solo oggi si ricordano che esisteva Lucio Dalla, mentre se ne sono sempre disinteressati mentre era ancora vivo.




PS: Ciao Luciodalla, tu non sai le risatine che ci facevamo da ragazzini canticchiando quello che succedeva prima di salir le scale, o i molteplici interrogativi che, sempre in tenera età, ci suscitava l'idea di una puttana ottimista e di sinistra. 
Ti sia lieta la compagnia dei gatti senza padrone.

Monday, February 27, 2012

Alla ricerca dell'epitopo perduto

Saranno stati i funghi secchi. Porcini. Quelli che normalmente si trovano nei supermercati dentro bustine appese una sotto l'altra su un pannello di cartone. Ieri ne ho comprata  una e per cena ho optato per un piatto di mezze maniche in salsa di pomodoro ai funghi porcini. Non è una cosa che mangio di rado, in verità, ma stavolta saranno stati quelli. Magari erano trattati con sa-la-mazza quale schifezza chimica. O magari il brodo di carne. Quelli che si fanno col 'dado'. Ne ho aggiunto mezzo alla salsa. Magari anche quella famosa marca italiana che li produce ha spostato la produzione in qualche ex paese ex sovietico per intascare sovvenzioni pubbliche ed abbattere i costi. E per non farsi mancare niente, adesso i dadi invece che con il manzo li fanno coi cadaveri di chissà quali bestie. Fatto sta che adesso, alle quattro del mattino,  l'angoscia e senza vino, voglia di bestemmiare come se piovesse, mi ritrovo davanti al piccì alla ricerca di un valido motivo. Provo ad aprire la pagina del Corriere, hai visto mai. Ma la situazione sembra deludente a prima vista. Le solite cose. Gli italiani che guadagnano la metà dei tedeschi (eppure nessun crucco si sognerebbe mai di licenziare dei tedeschi per spostare la produzione in Italia. Semmai occupano in Italia i posti lasciati liberi. Vedi Razzinghè), Bossi dice che Berlusconi è stato prescritto per ragioni politiche (e quindi ora sappiamo che Renzo non ha preso dalla mamma), le banche lamentano un miliardo di perdite in seguito alle manovre di Monti (la vergogna...questa sconosciuta. La banca centrale europea ha iniziato ad operare espianti di orifizio anale a carico dei cittadini europei, solo per finanziare le banche e loro lamentano un miliardo di perdite), Passera (che è sempre un piacere leggerlo) dice che per la riforma del lavoro si troverà un accordo coi sindacati (ma, per contrappasso col nome, solo quelli con segretari maschi il cui cognome non inizi per L e non finisca per andini). Insomma le solite cazzate, niente che possa giustificare lo stato di cose attuale. Vediamo un pò, ah ecco, "Baciai Schettino, saremmo andati di sicuro oltre", dice Domnica. Il che induce ad una serie di considerazioni riguardo a a) laddove il naufragio era riuscito a risparmiarci quest'immagine orrida, il corriere pose rimedio pubblicando una notizia di cui veramente non frega un cazzo a nessuno; b) Domnica è veramente un cesso; c) varie ed eventuali. 
Però no, non ci siamo ancora. Sebbene questo titolo in effetti possa avere effetti collaterali indesiderati, non darei a Domnica la responsabilità del tutto. Forse più avanti. Arance a Rosarno, la Coca Cola chiude i contratti (che uno per prima cosa dovrebbe prendere a schiaffi il titolista del corriere), le bombe in Siria, Mandela esce dall'ospedale, liberalizzazion...un momento...eccolo. Trovato!
Presenze e gaffe. "Ecco a voi il magico mondo di Lapo. In abito bianco alla sfilata di Gucci, in Ferrari mimetica alla festa di 'Vogue'".
Ecco. Ora si che c'è un motivo valido se alle quattro del mattino mi sono svegliato in preda ad una botta d'orticaria furibonda. 
Altro che funghi secchi.

Saturday, February 25, 2012

Chiavi di ricerca

E' confortante notare come, nonostante tutto, tra le chiavi di ricerca più utilizzate nel mese di Febbraio per arrivare su questo blog, 'Calimero' e 'il Brutto Anatroccolo' ancora stacchino di diverse distanze 'la fica di Belen'.

Friday, February 24, 2012

Il più grande

Secondo Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello IOR (che a discapito di ogni decenza significa sempre Istituto per le Opere Religiose), il più grande economista al mondo sarebbe il Papa, in quanto più grande conoscitore dell'Uomo e dei suoi bisogni. Ma allora, secondo questo ragionamento il Papa sarebbe anche il più grande idraulico, il più grande ginecologo, il più grande tabaccaio, il più grande tassista, il più grande pizzaiolo, il più grande attore porno, il più grande poliziotto, il più grande netturbino, il più grande oculista e via dicendo.
Ma forse Ettore Gotti Tedeschi si riferiva ai bisogni spirituali dell'Uomo, non a quelli materiali. Si però allora che c'entra l'economia coi bisogni spirituali dell'Uomo? Che la spiritualità si compra un tanto al kilo?
Certo che no, è un'altra la chiave di lettura delle parole di EGT. E cioè, il teologo Razzinghe meriterebbe il Nobel per l'economia, perchè l'economia è solo uno strumento in mano all'Uomo, di cui il papen è profondo conoscitore, e se va male è perchè è l'uomo che è sbagliato, non l'economia. 
Quindi, se io, da uomo fallace, decidessi di riciclare denaro sporco su un conto corrente, ad esempio, dello IOR, magari lasciando fare i versamenti a uomini sbagliati come, tanto per dirne due, Cusani o Bisignani, il Grande Razzingher, in virtù dello stretto legame che unisce l'economia al mio essere uomo sbagliato,...comprenderebbe perfettamente.

Wednesday, February 22, 2012

Lavoro da neutrini


"La velocità della luce non è comunque un tabù" si affretta a precisare il ministro Fornero. "Con o senza neutrini andremo avanti nelle riforne".
Furibonda, l'ex-ministro Gelmini pretende che vengano restituiti i soldi per la costruzione del tunnel.

Tuesday, February 21, 2012

Gente che spera...che cambiate lavoro tutti e due

Ho letto il testo del nuovo inno pidiellino. Quello che si dice sia stato composto da Berlusconi in persona. Poi ho letto il testo della canzone 'Gente che spera', degli Articolo 31. L'ex cantante del gruppo si dice infuriato perchè secondo lui il nuovo inno berlusconiano è stato copiato dalla sua canzone. In effetti ci sono molte somiglianze tra i due testi. Eppure non parlerei di plagio. Parlerei di statistica. Quando due persone buttano parole a casaccio nel testo di due canzoni, per la legge dei grandi numeri, prima o poi qualche somiglianza tra i due testi viene fuori.

Come tassare le pippe per uscire dalla crisi

Vuoi la farfallina di Belen in prima serata? Paghi il canone della televisione e te la guardi. Non contento decidi di perpetuare in quelle tue pratiche autoerotiche che tanto fanno contento te e il tuo oculista anche dopo che è finita la diretta? Paghi il canone del PC e ti smaneggi a tuo piacimento venerando quelle immagini su internet. Sei travolto dalla passione per l'inguinale lepidottero anche mentre sei a lavoro? BENE! Sarà cura del tuo datore di lavoro (così degradato al ruolo di affitta-PC ad ore per onanisti digitali) provvedere a pagare il canone per il PC della tua workstation, ovviamente detraendone il costo dal tuo stipendio. L'ondeggiare di quelle vellutate ali ti sfrucuglia l'ormone mentre sei sull'autobus e non puoi fare a meno di andarti a trovare nei calzoni? OTTIMO! Basta pagare il canone per quel ruffiano del tuo smartphone sempre pronto a spacciarti provocanti pelurie, ed anche l'autobus diventerà un caldo nido pronto ad ospitare il tuo raccoglimento. Sempre se trovi un posto a sedere però, chè in piedi è un pò problematico. Capisci, con una mano ti reggi al mancorrente, con l'altra gestisci lo smartphone...o chiedi aiuto a qualcuno seduto oppure rinunci. "Scusi, le dispiace? Sa, io pago il canone...".
Insomma, una tassa sulle pippe. 
E allora? Che problema c'è? Hanno tassato già tutto il resto ormai, una più una meno. Oltretutto, visto l'argomento dell'imponibile, meglio parlare di tasse che di tagli no?
D'altra parte, parliamoci chiaro, grandi artisti come Frizzi o Conti, o grandi giornalisti come Giacobbo o Ferrara, vanno pagati come si deve. E non è mica giusto che uno si vada a prendere l'intrattenimento (ammesso che con Frizzi e Conti di intrattenimento si possa parlare) e l'informazione (stante che l'informazione con Giacobbo e Ferrara non c'entra un cazzo) in rete, senza pagare il dovuto dazio. Dove andremmo a finire se tutti facessero così? Di questo passo presto potremmo vedere gente che vive senza televisione in casa! Rendetevi conto di quale abominio sarebbe una cosa del genere!!!
Quindi caro tipico italiano medio, paga i tuoi canoni e abusa pure delle tue diottrie a tuo piacimento. E se ti riesce cerca di non sporcare.

Oppure smettila di farti le pippe davanti a quella merda che chiami televisione.
Boicotta la Rai.
Boicotta Mediaset.
Prova ad aprire un libro dopo cena invece di andarti a rincoglionire dietro a un telecomando Cristo!
E soprattutto disobbedisci.
Rifiuta di pagarla questa ennesima porcata.
Insomma incazzati come si deve, una buona volta.
Chè la rete è l'ultimo posto dove ancora conservi uno straccio di libertà. Dove ancora puoi provare a parlare senza venir manganellato (e nemmeno sempre). 
Quando ti avranno tolto anche quello, anche se ti incazzerai, non lo saprà nessuno.


 

Saturday, February 18, 2012

Per una volta...

Belen Rodriguez, l'iperlordotica, mostra la fica in televisione e tutti si scandalizzano. Non capisco perchè. Per due serate a Sanremo avrà percepito uno stipendio per lo meno a quattro zeri. Mettiamo, chessò, 10,000 euri come minimo. Per una cifra del genere la sua professionalità le imponeva come minimo di farla vedere, che diamine. Qualsiasi altra sua collega sulla Salaria, per una cifra del genere avrebbe fatto ben altro, è chiaro. Ma all'Ariston ci saranno state migliaia di persone. Non si poteva pretendere il trattamento completo per tutti no? I diritti dei lavoratori ce li siamo guadagnati a forza di scioperi in questo paese perbacco!
Per una volta che i soldi del canone non vengono sperperati per promuovere qualche incompetente raccomandato, bisognerebbe essere contenti, dico io. Vogliamo finalmente iniziare a premiarla la serietà oppure no? Il merito, vogliamo cominciare a riconoscerlo in questo paese? Davvero non capisco. Oltretutto mi è sembrato che anche quest'anno l'intrattenimento/ottundimento da festival abbia seguito i soliti binari. Quelli di sempre, gli unici che riescono a far sobbalzare un tantino sulla poltrona i neuroni tetraplegici degli italiani. Gli italiani sono gente di bocca buona, suvvia. Basta poco a farli contenti dopotutto. Un ex cantautore in delirio mistico-amiloide che parla di Dio, una ragazza con la spina dorsale bloccata dalla nascita in posizione di accoppiamento che mostra tutto quanto passa tra le grandi labbra e le tonsille, e Pupo. Basta. Non serve molto altro. Per una volta che la Rai fa le cose come si deve... 

(nella foto: Belen legge il contratto d'ingaggio prima di firmarlo)