Wednesday, September 10, 2008

(tra parentesi)

Per articoli espressamente qualunquisti, populisti e soprattutto comunisti come questo (è così che si tende ad identificare le riflessioni di chi non si rassegna a caste, cosche, inciuci, privilegi ecc. ecc.), ci sarebbero milioni e milioni di validi esempi da prendere in considerazione. Corrotti, pregiudicati, veline, mafiosi e via dicendo. Fortunatamente, la cronaca non manca mai di fornire nuovi spunti di paragone tra 'voi' (io, con buona pace di voi tutti, ho tagliato la corda da un pezzo ormai) e 'loro'.

Ed ecco quindi che i nostri politici, ministri e sindaci di destra fanno a gara a rifare il trucco a vent'anni di regime fascista, fermamente intenzionati a ridurlo ad una sorta di candid camera o di scherzi a parte (e Veltroni, infuriato e indeciso se chiamare il popolo alle armi o farsi esplodere sotto casa di Alemanno, opta per un violento ritiro dal comitato per il museo ebraico della shoah. Terribile!). La nostra Costituzione (credo di essere rimasto uno dei pochi a riconoscergli almeno il titolo alla maiuscola) dice chiaramente che l'Italia ripudia ogni forma di fascismo, ma nessuno sembra accorgersene e il Presidente della Repubblica, tra una pera cotta ed un rebus di Bartezzaghi, si intrattiene e dialoga cordialmente con il ministro della difesa, subito dopo che questi ha pensato bene di intervenire alle celebrazioni dell'8 settembre commemorando i caduti della Repubblica di Salò. Che giustamente, pure quelli avranno avuto dei discendenti e se non ci pensa lui a loro, chi lo fa? Poco importa che, secondo questo ragionamento, allora l'11 settembre in America dovrebbero commemorare anche l'animaccia di quei fondamentalisti islamici che hanno dirottato i voli (per quelli di voi che ancora ci credono) contro il WTC. Poco importa che, come evidenzia Galatea, allora potremmo tranquillamente abolire il 2 di novembre e commemorare tutti i morti ammazzati a cazzo di cane, quando più viene comodo. L'importante è che, dopo tutto questo, La Russa e Napolitano hanno conversato cordialmente. Ovvero, nessuno pretenderà MAI da La Russa (ministro della Repubblica Italiana, si, proprio quella nata grazie alla Resistenza) che si comporti e parli in osservanza della Costituzione. Il massimo che ci sarà dato di ottenere sarà un Veltroni che, al limite della sopportazione, ovvero pacatamente indispettito MA ANCHE un pò spettinato, si ritira dal comitato di gestione di un museo del cazzo il cui unico scopo è quello di ripresentare per l'ennesima volta immagini e reperti che ormai conosciamo a memoria, che non aumentano di un filo la nostra ripugnanza verso la persecuzione e lo sterminio operati dai nazisti (non solo a scapito degli ebrei, ma anche dei gay, degli zingari, dei comunisti e via dicendo. E' bene ricordarlo sempre) nè intacca di un filo l'ottusità di chi si ostina a non voler riconoscere quegli avvenimenti o, caso estremo (ma ancora per poco, visto l'andazzo...), tende ad auspicarli.
Dunque, la Costituzione calpestata, la storia masticata e rivomitata, la memoria dei caduti infangata. E all'autore di tanto scempio non viene torto un capello. Anzi, dialoga cordialmente col Presidente della Repubblica.

Invece 'voi', comuni mortali, provatevi anche solo a non pagare il pedaggio autostradale se avete coraggio...

9 comments:

Anonymous said...

siamo sulla stessa linea, ho dedicato gli ultimi post proprio a questo tema, che trovo assolutamente fondamentale!

note disambigue said...

Se fossi "comunista", come tu ti definisci, forse penserei come te.
Ma vedi, qui non si tratta di fare apologie di un pezzo di storia (comunque lo si voglia considerare)del nostro Paese.
Il fascismo è morto. Punto.
Ma affermare che i morti di Salò (in larga parte ragazzini cresciuti acriticamente alla scuola dell'epoca)non meritino rispetto a me fa ribrezzo. Proprio perchè ho rispetto per tutti coloro che sono morti credendo ad un'Idea.
I dirottatori, se permetti, non c'entrano, perchè un conto è combattere ad armi pari in una guerra (fratricida, purtroppo)in cui si difendono i propri ideali (giusti o sbagliati che siano, ma poi chi lo stabilisce?). Altro è ammazzarsi sapendo di provocare un disastro immenso.

Ps.
Sull'attacco al WTC ne ho lette e sentite tante, ma continuo a pensare che sia andata come si è sempre detto ufficialmente.
Un saluto.

note disambigue said...

Ah, ti ricordo (ma so che sai che so che sai) di Fo e Bocca. Anche del padre del comico Paolo Rossi e di altri che adesso non ricordo.
Pensi che si siano mondati l'anima nelle chiare, fresche e dolci acque del PCI?
:)
Dai, Les, non sono una donna cattiva.
:ppp

Lesandro said...

Ti sbagli mia cara. Qui si tratta proprio di fare 'apologie' di un pezzo di storia italiana. L'8 settembre non è una data qualsiasi. Segna l'inizio della guerra di Resistenza del nostro Paese. Se vengono fatte delle commemorazioni ufficiali è proprio per questo motivo, per ricordare chi è caduto nel tentativo di liberare il nostro paese. Non per ricordare 'i morti'. Per quello, lo ripeto, c'è il due di novembre.
I dirottatori (parliamo di terroristi islamici và) non c'entrano perchè si ammazzano solo per provocare disastri immani. Ne deduco che, dal tuo punto di vista, un uomo o una donna di quelli che, ormai quotidianamente, si fanno saltare per aria in Iraq o in Afghanistan, lo fanno perchè sono *cattivi*. Permettimi di nutrire dei dubbi a questo riguardo, e di riconoscere anche a loro delle motivazioni un filo più elevate. Ma giusto un filo però. Sai, cose come avere un ideale di libertà diverso da quello che noi tentiamo 'democraticamente' di esportare nei loro paesi.
Dello zio, del nonno o del padre delle persone che hai menzionato, non credo di sapere cos'è che dovrei sapere che tu sai che io so che tu dovresti sapere...forse.
Sono convinto che sei una donna buonissima. Spiegami solo dov'è che hai letto che io sarei *comunista*.
Detto questo, lasciami prolungare un pò la mia replica. Il fascismo è morto! Chissà perchè questa frase me la sento ripetere in continuazione da chi si schiera più o meno a destra. Quasi in maniera ossessiva. E sai cosa penso? Penso che queste persone tentino in tutti i modi di esorcizzare i propri demoni del passato, specialmente quando si ritrovano di fronte alle malefatte di chi, braccio alzato, pesta, acoltella, incendia e via dicendo. "Persone senza ideali, che non capiscono niente", così li definiscono. Cosmesi pura. Per vivere meglio le proprie contraddizioni. Per riuscire a coniugare senza problemi ciò che sarebbe altrimenti inconiugabile, ovvero la propria indole fascista con la facciata pulita di onesti e cattolicissimi consumisti.
Mussolini è morto. Questo si. E quasi quasi mi dispiace pure. Che se fosse vivo, questo genere di ipocrisia la condannerebbe senza se e senza ma.

note disambigue said...

Vedi, che sia gente senza ideali (quella che ammazza col braccio teso) io lo do per scontato. Si tratta di violenti frustrati che si ammantano di ideologie che nemmeno conoscono.
Potrei dirti lo stesso dei ragazzotti che ammazzano col pugno chiuso in nome di una non meglio identificata libertà.
Matrice comune è la violenza, e se in Italia abbiamo avuto il fascismo, altrove ci sono stati regimi dittatoriali di segno opposto, che non mi risulta abbiano garantito libertà e condizioni di vita normali.
Tra l'altro questi regimi comunisti (e bada, non lo dico come potrebbe dirlo il cavaliere)sono ancora vivi e vegeti, seppur in altre parti del mondo.
Sinceramente penso di essere una "antitotalitarista".
Magari mi dirai che non c'entra, ma dove li metti i nostri politici comunisti, che prendevano denaro dall'Unione Sovietica, avallandone gli orrori?

Ps1. Non sono stata io a chiamarti così: devi essertici definito tu, ma forse non ho colto l'ironia. Sorry.
Ps2. Non ho detto che i terroristi che si fanno saltare per aria siano "cattivi". Sono esaltati: è diverso.

Smack.

note disambigue said...

Asp, son tornata indietro.
L'8 settembre dovrebbe celebrare, più che altro, la morte di tutti quei soldati che, non sapendo dell'armistizio a tradimento, si trovarono praticamente fra due fuochi..
Molti diventarono resistenti, altri seguirono i tedeschi.
Vedi, alla luce dei fatti così come possono sembrare, accomunare i prevaricatori agli oppressi pare una bestemmia. E' vero. In linea di massima è vero. ma molti "repubblichini" si immolarono in nome dei loro pur discutibili ideali. Molti resistenti si macchiarono di azioni che non furono propriamente eroiche.
Cioè, io non sarei così manichea. Penso che la celebrazione dei morti di entrambe le parti ci stia. Il 2 novembre è per mio fratello, per il tuo bisnonno, per la mamma della mia amica e così via.

Lesandro said...

Cara mia, ciò che l'8 settembre dovrebbe rappresentare secondo te, io posso trovarlo interessante. Ma non è così che stanno le cose. Ed il motivo, curiosamente, ce lo rammenta uno come Fini. E cioè che dopo l'armistizio è possibile individuare inequivocabilmente un 'giusto' ed uno 'sbagliato'. Totalitarismo da un lato, resistenza dall'altro. Chi si è *immolato* (bada bene al verbo che hai usato. E' lo stesso che usano quegli esaltati degli arabi) per il primo avrà pure avuto tutte le convinzioni di questo mondo. Ciò non lo rende però 'onorevole' o 'onorabile'. Ed il fatto che sia morto, di per sè, non annulla questa differenza. Altrimenti, lo ripeto, dovremmo onorare anche la memoria di Pacciani. Le commemorazioni dell'8 settembre sono un evento simbolico che vuole celebrare l'inizio della fine del periodo più oscuro della nostra storia contemporanea. Credo che chi ha combattuto ed è morto per questo, meriterebbe almeno di non trovarsi tra i piedi chi, invece, quell'oscurità avrebbe voluto perpetuarla. A questo aggiungi anche un'altra cosa. E cioè che il tentativo di la Russa non è dissimile da tanti altri che, negli ultimi vent'anni, hanno provato a riscrivere ciò che è stato, a proprio uso e consumo. La Russa è un volpone. Il meccanismo lo conosce bene. Manda in televisione una come Stefania Craxi a ripetere all'infinito che il padre era un sant'uomo e qualcuno finirà per intestargli una via o una piazza. Poco importa che poi fosse un bandito. Ecco, a questo gioco, tutto made in Italy in verità, io non ci sto. Poi ci sarà anche stato qualcuno che non ha fatto in tempo a togliersi la camicia nera, a quei tempi, ed è stato ucciso prima di poter indossare il basco. Costui rientra comunque, almeno per me, tra quelli morti per una buona causa. Perchè ha fatto una scelta ovviamente. Altra cosa però è dire che bisognerebbe commemorare 'i caduti di Salò', perchè, a mio avviso, quelli stanno bene dove stanno.
Smack a te.

Lesandro said...

mi pareva di aver riconosciuto lo stile comunque...te possino!

note disambigue said...

Embè, ho effettuato una transumanza strategica. :)
Lo sai che mio figlio è nato l'8 settembre?
;)