Friday, June 01, 2007

L'italica filogenesi

Chi siamo? Da dove veniamo? Dove origina il nostro modo di essere italiani? Viene da farsele queste domande (classiche) dopo aver assistito alla puntata di ieri di Annozero. E soprattutto dopo aver letto i commenti del mondo politico sui giornali di oggi. Quel filmato in tivvù non l’avrebbe voluto proprio nessuno, né a destra né a sinistra, a quanto pare. I commenti, dicevo, sono illuminanti e banali al tempo stesso. Illuminanti per chi ancora non avesse capito che razza di gente siede in parlamento, banali per chi invece l’ha capito benissimo. Anatemi, proteste, menzogne. Tutti sono indignati per quello che viene spacciato come un attacco contro la Chiesa ed il papen. Non uno che spenda una parola per commentare la sorte delle vittime, che in molti casi aspettano giustizia ancora oggi dopo decenni. Lorenzo Cesa sminuisce. Per lui si è trattato solo di un bieco tentativo, peraltro fallito, di innalzare gli ascolti con misera tv spazzatura. Curioso che Rino Fisichella si sia prestato a questo ‘bieco’ tentativo e che la trasmissione abbia registrato più del 21% di share, ovvero quasi 5 milioni di telespettatori. Ed in tutti i giornali, dall’Unità fino a il Giornale, si possono leggere perle simili in una sorta di crescendo boleriano in quanto ad indignazione e falsità. Un sottofondo musicale fastidioso, ma che non riesce a coprire il frastuono della verità che, per una volta tanto, siamo riusciti ad intravedere sulla televisione pubblica. Rimangono però le domande di prima. Da dove saltiamo fuori noi italiani, con i nostri politici starnazzanti, i nostri semi-giornalisti che prima di scrivere qualcosa ci pensano su cinquanta volte, soprattutto se quel qualcosa è vero; i nostri compaesani che, spesso e volentieri, se li costringe a profondi ripensamenti sul loro modo di interpretare la vita, la politica o la religione, la verità non riescono (o non vogliono) vederla nemmeno se gliela cacci in gola di forza? La risposta era lì. Nel piccolo schermo. Era vestita da prete ed aveva lo sguardo furbo e, perché no, anche simpatico di Monsignor Rino Fisichella. Ha affrontato il filmato e le testimonianze delle persone in studio con una fermezza quasi stoica e le ha provate tutte per uscire dallo studio a ‘testa alta’, come lui stesso ha affermato. Prima si è impuntato sul codicillo, la frase tecnica, gli errori di traduzione del documento Crimen Sollicitationis’. Ruotolo respinge e chiama fuori la difesa. Poi ha lamentato la mancanza di un contraddittorio nel filmato. A centrocampo gli viene ricordato che il Vaticano è stato interpellato numerose volte durante le riprese del filmato, ma che si è sempre rifiutato di commentare il tutto. Il pressing è aumentato e, messo alle strette in difesa, il porporato devia in calcio d’angolo sia le testimonianze di studio che il filmato stesso, esprimendo orrore per i fatti descritti e solidarietà alle vittime. Il tutto non solo senza rispondere mai direttamente alle accuse di ostruzionismo nei confronti della magistratura civile, di omertà quand’anche non di protezionismo nei confronti dei preti colpevoli, ma anche in un clima di massima pacatezza e cordialità, assicurato da Santoro, e addirittura portando a casa gli elogi di Santoro stesso, che lo addita come esempio di grande civiltà e di disponibilità al confronto da cui i politici dovrebbero prendere spunto. Insomma un genio. Un uomo che racchiude in se tutte le caratteristiche (a voi stabilire se le migliori o le peggiori) dell’italiano, sia esso politico, giornalista o semplice cittadino. È da lui che discendiamo tutti!
Forse è per questo che l’unico straniero presente in studio, quel Colm O’Gorman autore del filmato, era così incazzato. Non era abituato agli italiani. Era talmente incazzato al sentire e vedere come venisse raggirato l’unico vero problema sollevato dal suo documentario, ovvero la tutela di quelle famiglie e di quei bambini che, per vocazione o per forza, si affidano al clero per evitare la strada o per avere un’educazione in linea con le proprie convinzioni, che persino il suo traduttore simultaneo, italiano (ma probabilmente di origine diversa…), traduceva le sue parole quasi urlando.
Concludendo, siamo riusciti a vedere sulla televisione pubblica un documento agghiacciante che in molti hanno provato a censurare. Chiediamoci il perché di questi tentativi e degli assurdi commenti che possiamo leggere oggi sui giornali, e cerchiamo di farlo dimenticandoci, almeno per una volta, le nostre origini filogenetiche!
PS
'EGO ME ABSOLVO'...io voglio Vauro PAPA!

1 comment:

cinema and cigarettes said...

Pian panino, mi sto leggendo tutti i post che mi sono perso.

Caro Lesandro, sono Italiano, ed è l'unica similitudine che ho con i simpatici personaggi che hai citato. Abbiamo il diritto e l'obbligo morale, di difenderci da questi individui, additandoli come clandestini e sabotatori, in un'Italia che vuole essere Libera ed Indipendente. Esempio Ricca con frasi del tipo: ma quale paese avete in mente voi!? ...la Cina di Mao??!!
Propio così, frasi che mettono subito in chiaro, chi siamo noi, Cittadini, e chi sono loro, clandestini immorali! Credono di poter fare quel che vogliono, nel Nostro Paese!