C’è da non credere ai propri occhi a leggere gli articoli che compaiono sul sito dell’Unità da un paio di giorni a questa parte. In realtà poi si tratta di un articolo solo, scritto, riscritto, rimaneggiato e ripresentato più volte nelle ultime 48 ore e che, ovviamente, parla (pretende di parlare in verità) della prossima crisi di governo. Nonostante le molteplici riscritture, alcuni punti sono rimasti fermi attraverso tutte le diverse versioni. Spicca tra tutti il conteggio, ripetuto fino all’ossesso, dei seggi parlamentari a disposizione di Prodi con e senza l’appoggio del ceppalonico. Una sorta di esorcismo cabalistico che sembra voler rassicurare più il giornalista che non il lettore. Dei seggi al Senato non si fa parola. Non si dicono certe cose davanti a tutti che diamine! In compenso però si riportano (nell’ultima versione) i commenti diretti dall’opposizione ai senatori a vita. Riassumibili in: “siete tutti un branco di vecchiacci bavosi che non vi ha eletto nessuno e morirete presto, tranne Andreotti.” Non capisco il perché di tanta acrimonia da parte dell’opposizione. Dopotutto oggi Prodi ha ufficialmente aperto la crisi, chiedendo la fiducia del Parlamento, con l’esposizione dei risultati ottenuti dal governo fino ad oggi. Indulto, legge sull’emittenza radiotelevisiva procrastinata e procrastinabile ad libitum, italiani spremuti dalle tasse fino al midollo, aboilizione dei diritti delle coppie di fatto a colpi di cilicio, il conflitto d’interessi declassato a videogame. Se qualcuno voterà la fiducia a questo governo, dovrebbe essere l’ala destra del parlamento!
Diciamo la verità, più che un governo di sinistra questo è stato un deja vu.
Piccolo update post-prandiale:
Bossi: "O si va al voto oppure facciamo la rivoluzione. Ci mancano un po' di armi ma le troviamo"
Berlusconi: "L'Udeur di Mastella da questa sera confluirà nel centrodestra"
Bossi: "In questi momenti è meglio se Berlusconi sta zitto"
1 comment:
Prodi starà pensando: Cuffaro riesce a governare con una condanna, vuoi che io non riesca senza la maggioranza? Itaalianiiiiii... ... ... biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip.
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