E' tutto pronto. Sei li che aspetti solo di partire per tornartene a casa e rilassarti qualche giorno in Italia. Valigie pronte, biglietto in mano, gia' pregusti gli svariati metri quadri di pizza ed i diversi ettolitri di vino. Vai a lavoro giusto per chiudere due o tre cosette e chi ti si presenta? L'ispettore del ministero degli interni fermamente intenzionato a romperti il cazzo tanto per far vedere che non ruba lo stipendio. E vuole vedere tutto! Diari di laboratorio, records, documenti vari vecchi anche di cinque anni, al solo scopo di vedere dove ti sei sbagliato e con l'unico intento di gustarsi la scena di te che, onde evitare di finire dietro le sbarre, cerchi di spiegargli come mai in quella riga hai saltato una casella o perche' quella tal cosa che hai fatto il 26 di ottobre del 2006 e' stata registrata il 27.
Ed e' in questi momenti che uno si immagina abbronzato, con una larga camicia bianca ed un paio di bermuda, in piedi dietro al bancone di un chiosco da spiaggia a Fuerteventura a vendere pina colada a splendide sirene in topless...
2 comments:
eh, non male (fuertaventura, dico) :-)
O abbronzato di botte, con una divisa arancione, con le catene ai piedi a Guantanamo...
Tutto dipende dall'interlocutore.
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