Saturday, October 18, 2008

Giovani saggi e vecchi porci


Una volta mi ricordo che aprivo i giornali, leggevo le notizie e puntualmente mi incazzavo come una serpe. E dopo essermi incazzato venivo sul blog e scrivevo. E mi riusciva anche bene, se posso dirmelo da solo. Ora, per qualche motivo che non riuscivo a focalizzare, non mi riesce più. Leggo i giornali, seguo le notizie, guardo quei pochi programmi di approfondimento che vengono trasmessi su internet e dopo un po’ inizio a sbadigliare. Una volta aspettavo il giovedì sera per vedermi annozero e mentre lo guardavo mi venivano in mente post ed articoli. Oggi, mi sono visto la puntata di giovedì scorso. Crisi finanziaria, tagli a scuola, università e ricerca, licenziamenti. Ex dipendenti che fanno lo spogliarello per protesta e si presentano in trasmissione con cartelli e striscioni. Maggioranza ed opposizione in studio più un giornalista ed un tecnico. Sembrava quasi una formazione tipo. I due politici seguono il copione di quasi tutti i politici che sono passati nello studio di Santoro. Ovvero, come prima cosa, presentano le credenziali e srotolano sul tappeto tutto quello che secondo loro avrebbero fatto di buono negli ultimi novantasette anni che sono stati in parlamento. Anche se non c’entra un cazzo con l’oggetto della trasmissione. Poi iniziano il balletto del ‘perché noi nel settantadue abbiamo fatto questo e quest’altro mentre voi facevate quello e quell’altro’, sacrificano poveri, emarginati, malati, disoccupati e licenziati sull’altare imponente e fangoso della cronica amnesia dello spettatore italico e piano piano si allontanano dal problema di cui invece si dovrebbe discutere, non senza aver prima citato numeri, percentuali, leggi e leggine completamente estranei al vivere ed al sentire quotidiani. Il tecnico puntualmente appare in studio con l’aria di chi pensa di essere la più alta espressione di grazia che Dio sia riuscito a produrre su questa terra e ride, anche quando qualcuno gli dà del coglione. Ride con fare paterno e misericordioso e benedice l’assemblea con dotte citazioni. Il giornalista, che conosce il meccanismo, non apre bocca se non quando interrogato e parla in totale sei-sette secondi.
Ed ero lì, che assistevo sbadigliando a questo spettacolo mortalmente noioso, infiocchettato da un imprenditore padano neuroleso che se la rideva di chi è stato licenziato giustificandosi con frasi sconnesse il cui succo avrebbe dovuto essere ‘m’importa sega dei licenziati, sono io che li licenzio!!!’, quando ad un certo punto si è alzato un ragazzo. Uno studente universitario che si muoveva e parlava come Nucleo e Capsula ma che, nonostante tutto, ha espresso un concetto che mi ha lasciato alquanto a bocca aperta e che riporo testualmente: “la VOSTRA crisi economica NON la pagheremo NOI. Non è pensabile in un paese civile, considerare la conoscenza un costo da tagliare”.
Queste poche parole mi hanno fatto dimenticare tutto il resto, tranne la Granbassi, che me la spupazzerei tutta anche sui chiodi. E questo per me è un problema, perché mi conduce a formulare tre possibili conclusioni, tutte abbastanza preoccupanti in verità. La prima, la peggiore, è che sto diventando uno di quei qualunquisti dediti al ‘è tutto un magna magna’. Ma sinceramente non mi ci vedo poi tanto. La seconda, la più improbabile, è che sto ringiovanendo. Ma, la carica ormonale non basta a supportare questa conclusione. E comunque non noto particolari segni di ricrescita tricologica. Pertanto non mi rimane che la terza, temo. E cioè che sto invecchiando. Se tutto questo circo di chiacchiere, che puntualmente non porta mai a nulla di veramente concreto, fatta eccezione per il rincoglionimento dello spettatore medio, ormai mi annoia a tal punto, e se solo poche parole, dirette, chiare ed inequivocabili riescono a catturare il mio ragionamento ed a rimetterlo in moto, allora significa proprio che sto diventando vecchio.
Un vecchio saggio.
E porco.

2 comments:

elena71 said...

Ariecco la canzone di quello che si sveglia alle 3 per guardare quei film pop porno...


Ho avuto le tue stesse emozioni guardando quella puntata di annozero.

Ma quando è uscito quei l'ipertricotico urlante e acneico, ho ritrovato un guizzo negli occhi.
Nei mieie, che come i tuoi fissavano il video in stato comatoso fino a 5 minuti prima.

Mi sono anche un po' vergognata per lui.
Insomma che imbarazzo vederlo cosi' scompigliato davanti a tutte quelle persone cosi' ben messe.

E' stato l'unico a dire qualcosa di sensato e io speravo tacesse presto.

Che brutta cosa che sto diventando.

note disambigue said...

E veramente bravo.
Sarà che stai invecchiando, ma evidentemente invecchi bene.
Una volta mi incazzavo anch'io, e scrivevo. Poi ho avuto una battuta di arresto dell'indignazione. E non dirmi che è a causa del fatto che la destra è al potere, perchè quella non è la mia destra.
Quindi sto diventando vecchia anch'io. Parecchio vecchia. Ma non so quanto porca.